Alberto Fuguet
Ho visto Nanù, il figlio della giungla con lo zio Choclo Bulnes e i miei cugini Milo e Isadora a Vina del Mar, una domenica mattina verso le undici, dopo aver fatto colazione a El Samoiedo. Gli zii erano arrivati da poco dal Venezuela, e non trovavano una casa di loro gusto, anche se i bambini erano già iscritti al Saint Luke's. Il nonno Teodoro mi convinse a passare un fine settimana al mare, dove "quella stupida di Luisa" aveva affittato una vecchia casa. Io non ci volevo andare perché avevo già deciso che il mare non mi piaceva (bisognava togliersi la maglietta) e non sopportavo né la zia Luisa e i suoi dipinti di paesaggi né mio cugino Milo; da quando vivevo in Cile avevo realizzato quanto fosse famoso (perché non si riesce a non odiare le persone famose?). [...]
di Alberto Fuguet, articolo completo (9009 caratteri spazi inclusi) su 2004