Pellicola di classe,con attori affascinanti:la sensuale Spaak, la sublime Audran,il grandissimo Serrault,già tutto ammiccamenti e smorfie come lo ritroveremo ne "Il vizietto". Musica intrigante e anomala per un giallo. Dove il film non mi convince é nella sceneggiatura:molti passaggi arditi non sono supportati in maniera convincente,come se a E. Périer non importasse più di tanto la logica del racconto,pur con tutte le licenze che si possono concedere ad un prodotto di genere. E la suspance ne patisce,risultando decisamente annacquata. Il finale sdrammatizzante lascia il tempo che trova.