figliounico
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sabato 5 agosto 2023
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opera convenzionale
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Horror convenzionale di Narciso Ibáñez-Serrador, regista di soli due film, appartenente al sottogenere del women in prison, con qualche scena suggestivamente erotica che fa pensare al porno soft italiano anni settanta. Senza tensione e del tutto privo di suspense per essere un thriller, si salva grazie alla recitazione del cast, quasi tutto formato da donne, in cui spicca, nel ruolo della severa direttrice edipicamente innamorata del figlio, Lilli Palmer, e da una scenografia attenta a riprodurre nei particolari gli ambienti del collegio femminile, la Residencia del titolo originale, in cui è girato claustrofobicamente tutto il film.
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onufrio
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giovedì 14 febbraio 2019
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le ragazze del liceo
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Francia, fine 1800. In un collegio femminile diretto dalla severa Madame Fourneau, alcune ragazze scompaiono nel nulla. La Direttrice le archivia come "evasori" dall'istituto in quanto non adatte a quella vita, ma non approfondisce le ricerche nè avverte i familiari. Cosa succede fra le mura del liceo femminile? la verità sarà macabra. Il film lascia l'amaro in bocca e sa di occasione sprecata per delle pecche dovute ad una sceneggiatura a tratti superficiale e poco coinvolgente.
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virginia1982
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lunedì 13 agosto 2012
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regia talentuosa..ma il resto?
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Nulla da ridire ad una regia che demarca talento e stile, dalla quale forse molti registi hanno ripreso spunti e idee che incutono suspance e quel brivido distinto del genere thriller. Inquadrature e carrellate innovative per quegli anni dove padroneggiava uno statismo gotico. Idee registiche da dove poi li nostro genio nostrano Dario Argento ne ha creato una personale e inconfondibile caratteristica. Storia interessante e credibile alla fine anche se con un pò di pecche. Sceneggiatura troppo lenta, mediocre in alcuni passaggi. Mediocre la recitazione soprattutto per i personaggi fulcro della storia, senza un evoluzione appena percettibile e crescente. Si vede improvvisamente un troppo netto cambiamento che infatti denota una scarsa credibilità sul finale, sia dell'attore che del film nel complesso.
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Nulla da ridire ad una regia che demarca talento e stile, dalla quale forse molti registi hanno ripreso spunti e idee che incutono suspance e quel brivido distinto del genere thriller. Inquadrature e carrellate innovative per quegli anni dove padroneggiava uno statismo gotico. Idee registiche da dove poi li nostro genio nostrano Dario Argento ne ha creato una personale e inconfondibile caratteristica. Storia interessante e credibile alla fine anche se con un pò di pecche. Sceneggiatura troppo lenta, mediocre in alcuni passaggi. Mediocre la recitazione soprattutto per i personaggi fulcro della storia, senza un evoluzione appena percettibile e crescente. Si vede improvvisamente un troppo netto cambiamento che infatti denota una scarsa credibilità sul finale, sia dell'attore che del film nel complesso. Buono l'accompagnamento musicale. Film vedibile per gli amanti del genere che fa un pò da precursore al thriller d'autore.
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critichetti
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domenica 15 luglio 2012
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forse un pò troppo lento
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La trama del film è piuttosto prevedibile,senza contare che a volte è veramente troppo lento(ci sono alcune scene inutili messe puramente come riempitivi)e la recitazione non è sempre perfetta(anche se a volte anche il doppiaggio italiano rimarca fin troppo la recitazione a volte brutta),ma comunque sia il regista del film è uno che,a vedere da questo film,sa fare il suo mestiere,perchè comunque la sceneggiatura è orchestrata bene,a volte ci sono interessanti inquadrature o effetti a rallenty resi molto bene,senza contare che per quasi tutto il film c'è sempre un sottofondo musicale che aiuta a creare una discreta tensione...forse però sarebbe venuto meglio un pò più corto.
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La trama del film è piuttosto prevedibile,senza contare che a volte è veramente troppo lento(ci sono alcune scene inutili messe puramente come riempitivi)e la recitazione non è sempre perfetta(anche se a volte anche il doppiaggio italiano rimarca fin troppo la recitazione a volte brutta),ma comunque sia il regista del film è uno che,a vedere da questo film,sa fare il suo mestiere,perchè comunque la sceneggiatura è orchestrata bene,a volte ci sono interessanti inquadrature o effetti a rallenty resi molto bene,senza contare che per quasi tutto il film c'è sempre un sottofondo musicale che aiuta a creare una discreta tensione...forse però sarebbe venuto meglio un pò più corto...diciamo che ho messo tre stelle,ma sarebbe stato più giusto 2 stelle e mezzo...non fraintendetemi:non è brutto,solo non lo annovererei tra i capolavori...è un film che per la maggior parte si lascia guardare,anche se,come già detto,a volte si dilunga troppo
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alen
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venerdì 6 febbraio 2009
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ottimo thriller-horror ispanico
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Vidi per caso questo film da ragazzino nel lontano 1980 su una TV locale, poi per decenni è completamente sparito dalla circolazione. Allora mi spaventò parecchio per via della sua altmosfera morbosa ed inquietante. Avendolo rivisto a distanza di quasi trent'anni ho scoperto che questo film non ha perso niente di quel fascino macabro che lo pervade. A mio parere (ma non è solo una mia idea) Dario Argento ha preso parecchio da questo film per il suoi famosi "Suspiria" e "Phenomena". In definitiva "La residencia" (questo è il titolo originale della pellicola, non lasciatevi fuorviare dall'enfatico titolo italiano) è un thriller-horror che non può mancare nella cineteca di chi, come me, è un appassionato del genere.
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Vidi per caso questo film da ragazzino nel lontano 1980 su una TV locale, poi per decenni è completamente sparito dalla circolazione. Allora mi spaventò parecchio per via della sua altmosfera morbosa ed inquietante. Avendolo rivisto a distanza di quasi trent'anni ho scoperto che questo film non ha perso niente di quel fascino macabro che lo pervade. A mio parere (ma non è solo una mia idea) Dario Argento ha preso parecchio da questo film per il suoi famosi "Suspiria" e "Phenomena". In definitiva "La residencia" (questo è il titolo originale della pellicola, non lasciatevi fuorviare dall'enfatico titolo italiano) è un thriller-horror che non può mancare nella cineteca di chi, come me, è un appassionato del genere. L'omicidio al rallentatore nella serra è da Oscar per non parlare poi dell'orrido finale nella soffitta.
Per il resto le attrici sono bravissime ed anche lo spessore psicologico c'è. Insomma un film da vedere
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