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Dopo l'esordio di ombre e i buoni blues di mezzanotte e gli esclusi,JOHN CASSAVETES torna alla regia con un film che potremmo definire il ritratto della sua poetica.Volti e' una pellicola incentrata su una coppia ,l'uomo conosce una prostituta e se ne innamora,la donna per ripicca va con un giovanotto conosciuto in discoteca,ma entrambi capiranno forse di aver sbagliato o semplicemente l'hanno fatto per uscire da una squallida routine dove sorrisi ipocriti tiranneggiano,e talmente il dolore e' grande che la donna tentera' persino il suicidio.Cassavetes fa riflettere sulla crisi della coppia ,una tematica a cui il regista e' interessato (la citazione di bergman ne e' un chiaro esempio),ma la sua innovazione tecnica e i suoi splendidi primi piani che mostrano i volti cosi nudi e cosi chiari sono veri e propri tocchi di magistralita' .la scenggiatura (cirata dallo stesso Cassavetes)e' buona ed i dialoghi (quasi sempre si concludono con sorrisi e battute) sono in differita con cio' che esprimono i visi(eccellente la sequenza in cui l'uomo dice a gena rowlands nella parte della prostituta di essere se stessa ed ella inizialmente ride per poi dopo piangere in disparte ,il volto non mente ma la sua voce che canta allegramente si).Cassavetes e' ancora legato ad un cinema sperimentale che solo con 10 anni prima con ombre aveva mostrato,ed una cosa e' chiara:non sbaglia una sequenza.Ottimo film che si incentra sl linguaggio facciale piu' che su quello verbale.
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