elgatoloco
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mercoledì 18 novembre 2020
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capolavoro, in ogni senso
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"Coogam's Bluff"(Don Siegel, scritto da Herman Miller, Den Riesner, Howard Rodman, 1968), oltre ad essere un po'l'anti-.Easy Rider(è stato girato prima, come si vede dalla data, essendo "Easy Rider"successivo di un anno, ma c'0erano altri films on the road in circolazione), in quanto demistifica l'"on the road"e gli hippies, o almeno certo hiippiesmo deteriore, che c'era, è un chef-d-oeuvre non solo per il ritmo e le inquadrature, che rendono l'idea della "caccia"(Coogan-Eastwood deve portare un detenuto di New York in Arizona, dove verrà condannato per reati commessi colà), per la capacità di cogliere la "psicologia"dei personaggi senza mininamente essere un film"psicologico", sa rendere il gap profondo, antropolgicamente rilevabile tra New York e la provincia, soprattutto se essa è il"West"-Far West", sa mostrare la grandezza della mega.
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"Coogam's Bluff"(Don Siegel, scritto da Herman Miller, Den Riesner, Howard Rodman, 1968), oltre ad essere un po'l'anti-.Easy Rider(è stato girato prima, come si vede dalla data, essendo "Easy Rider"successivo di un anno, ma c'0erano altri films on the road in circolazione), in quanto demistifica l'"on the road"e gli hippies, o almeno certo hiippiesmo deteriore, che c'era, è un chef-d-oeuvre non solo per il ritmo e le inquadrature, che rendono l'idea della "caccia"(Coogan-Eastwood deve portare un detenuto di New York in Arizona, dove verrà condannato per reati commessi colà), per la capacità di cogliere la "psicologia"dei personaggi senza mininamente essere un film"psicologico", sa rendere il gap profondo, antropolgicamente rilevabile tra New York e la provincia, soprattutto se essa è il"West"-Far West", sa mostrare la grandezza della mega.supermetropoli con straordinarie sequenze dell'alto e non solo, sa mostrarci un Eastwood, all'epoca ancora non regista o solo iniziante tale carriera, si muove con grande intelligenza nel porcelo come non più"leoniano", ma comunque ancora con il sombrero e con elementi di vestiario tipici di quella stagione filmica da"spaghetti western", rendendo nel contempo tutti i pregiudizi insediati anche nella polizia"metropolitana"rispetto al"povero provinmciale"... Film dim ritrmo e costruzione perfetta, pieno di ironia e anche di elmenti comici, che contemperano e"riequilibrano"quasi dialetticamente il Coogan vicesceriffo in Arizona, dai metodi molto spicci, non adatti all0ambiente newyorkes,e che dismetteraà parzialmente alla fine del film, dopo averle date, prese(anche in modo decisamente serio), esseresi anche avvicinato all'amore(con una psicologa del dipartimento di polixia, che si rivelerà gelosissima, aprpendendo di una sua"scappatella"con una "ragazza difficile"che lei ha"in cura". Straordinaria la presenza di Lee J.Cobb, attore la cui storia si interseca con la megastoria politica made in the USA, in quando coinvolto, quale comunista(vero, non presunto)nella caccia alle streghe di Mc Carthy, con il presunto e autodenominato"Comitato per le attività antiamericane", purtroppo ristretta alle sole sequenze in Arizona. Bene anche Susan Clark,come psicologa, ma emerge sorpattutto(era inevitabile)Clint Eastwood quale Coogan-tutti elementi che approfondirà come inspector Callahan, ma che qui sono già presenti: scanzonato ma non cinico, impegnato nel difendersi come nel fare il suo lavoro con dedizione, una dedizione però non fanatica ma mirante al risultato, che si servae di mezzi, appunto,anche"sbrigativi". Senza, beninteso(e discorso analogo, pur se diverso varrebbe per i film di Bronson)indulgere in alcun modo a una presunta"apologia della violenza"che in questi film non si trova; al netto di alcune interpretazioni e di alcune lettured decisamente forzate, questo elemtno non c'è, non è in alcun modo riscontrabile, tanto che questi film vanno rivalutati anche in questo senso. Da Siegel come da Leone Eastwood regista ha imparato moltissimo, mettendo letteralmente a frutto tutto. El Gato
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samanta
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mercoledì 4 novembre 2020
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e'' difficile fare lo sceriffo a new york!
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Il film del 1968 è diretto da un ottimo regista: Don Siegel che sarà il punto di riferimento oltre il suo primo maestro Sergio Leone (La notte brava del soldato Jonhatan, Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo che provocherà innumerevol sequel e imitazioni) della successiva carriera artistica di Clint Eastwood.
All'inizio ambientato in Arizona, vediamo il vice sceriffo Coogan che cattura un indiano Navajo che ha ucciso la moglie, lo incatena ad un colonnato di una casa per sedure la bella Millie (Melodie Johnson) che lo aspetta approfitando dell'assenza del consorte. Questo comportamento fa arrabbiare il vecchio sceriffo che non può fare a meno della bravura di Coogan e teme che lo sostituisca e per punizione lo manda a New York per riportare in Arizona Ringerman un criminale che ha commesso rapine.
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Il film del 1968 è diretto da un ottimo regista: Don Siegel che sarà il punto di riferimento oltre il suo primo maestro Sergio Leone (La notte brava del soldato Jonhatan, Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo che provocherà innumerevol sequel e imitazioni) della successiva carriera artistica di Clint Eastwood.
All'inizio ambientato in Arizona, vediamo il vice sceriffo Coogan che cattura un indiano Navajo che ha ucciso la moglie, lo incatena ad un colonnato di una casa per sedure la bella Millie (Melodie Johnson) che lo aspetta approfitando dell'assenza del consorte. Questo comportamento fa arrabbiare il vecchio sceriffo che non può fare a meno della bravura di Coogan e teme che lo sostituisca e per punizione lo manda a New York per riportare in Arizona Ringerman un criminale che ha commesso rapine. A New York il vece sceriffo si scontra con il tenente McCrea (Lee J Cobb, un bravo attore protagonista di tanti film: La parola ai giurati, Yankee Pascà) . Contravvenendo alla procedura Coogan preleva Ringerman dall'ospedale dove è ricoverato falsificando la documentazione, ma all'aereoporto viene stordito da un complice con la complicità dell'amichetta di Ringerman, Linnie (Tisha Sterning) e il detenuto scappa. Eastwood, malgrado i divieti del tenente, cominciala caccia al fuggiasco, utilizzando una poliziotta che si innamora di lui: Julia (Susan Clark un'atttrice di un certo successo per un decennio: Squadra omicidi sparate a vista, Io sono Valdez, Bersaglio di notte, Airport '75), Coogan ne approfitta scoprendo l'indirizzo dell'amichetta di Ringerman e lei prima lo conduce in un agguato ma poi pedinata gli fa scoprire il vero nascondiglio del ricercato. Dopo un folle inseguimento in moto Coogan cattura Ringerman e lo consegna al tenente, ma questa volta seguirà tutte le procedure e potrà portarlo in Arizona. Al momento della partenza si riconcilia con Julie che lo aspetterà.
Il film è un poliziesco di azione, diretto con abilità e mano sicura da Don Siegel con una trama veloce, ambientato in una New York underground travolta dal messaggio hippie e dalla diffusione di massa della droga, con una polizia di fronte alla criminalità dilagante ostacolata dai formalismi della legge e delle procedure. Si delinea la figura del poliziotto che viola la legge per assicurare alla giutizia o ucciderlo il criminale impunito. Il messaggio finale però afferma che in ogni caso conviene seguire la legge per avere l'ordine. Coogan è presentato come un seduttore (tra l'altro anche dell'amichetta di Ringerman) che alla fine trova la donna con cui instaurare un rapporto stabile. Buona la recitazione di Clint Esatwood che si raffinerà negli anni successivi, bravi i comprimari tra cui primeggia Lee J. Cobb, Melodie Johnson che recita in una piccola parte era un'attrice molto bella e brava che dimostrò nel western Il bandito nero di sapere oltre che recitare, cantare e ballare ebbe una brevissima carriera al cinema per poi passare alla Tv e infine diventare scrittrice di romanzi polizieschi di successo.
Buona la fotografia a colori con in mostra alcuni luoghi inconsueti di New York come l'Abbazia benedetttina lungo il fiume Hudson dove si era rifugiato il ricercato.
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elgatoloco
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mercoledì 31 ottobre 2018
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grande film, anzi grandissimo
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Contrariamente allla definizione ironica del grande Sergio Leone, commentando Clint Eastwood come suo interprete negli"spaghetti.western", "Clint ha solo due espressioni: uno con il sigaro, l'altro senza"(variante:Col sombrero), che era appunto, definizione ironica, Eastwood ha sempre anche saputo recitare, nel ruolo da duro, certo, ma con una gamma di variazioni notevoli, che comprendono anche la dolcezza... Qui, in"Coogan's Bluff"di Don (Donald)Siegel, uno dei più grandi autori-registi USA(con Eastwood, beninteso, che nel 1968, anno di realizzazione del film, non era ancora regista, meglio non aveva ancora esordito come tale-lo farà tre anni dopo), a parte la grandezza di Siegel, tutte le doti dell'attore Clint vi sono, mentre nei film di Leone salvo pochi momenti/poche sequenze, il quadro era più"fisso", meno mobile, effettivamente, sceneggiatura e regia obbligando.
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Contrariamente allla definizione ironica del grande Sergio Leone, commentando Clint Eastwood come suo interprete negli"spaghetti.western", "Clint ha solo due espressioni: uno con il sigaro, l'altro senza"(variante:Col sombrero), che era appunto, definizione ironica, Eastwood ha sempre anche saputo recitare, nel ruolo da duro, certo, ma con una gamma di variazioni notevoli, che comprendono anche la dolcezza... Qui, in"Coogan's Bluff"di Don (Donald)Siegel, uno dei più grandi autori-registi USA(con Eastwood, beninteso, che nel 1968, anno di realizzazione del film, non era ancora regista, meglio non aveva ancora esordito come tale-lo farà tre anni dopo), a parte la grandezza di Siegel, tutte le doti dell'attore Clint vi sono, mentre nei film di Leone salvo pochi momenti/poche sequenze, il quadro era più"fisso", meno mobile, effettivamente, sceneggiatura e regia obbligando. Qui, in questo thriller dalle movenze anche western(Coogan-Easstwood, dell'Arizona, va a New York vestito da cowboy e subisce tutti gli affronti del caso, venendo trattato da"vaquero"anche un po'indisciplinato, ossia non capace di attenersi al bon ton in uso nella"Big Apple"...Thriller, poliziesco, con intelligenti contaminazioni, molto convincente, piccolo capolavoro, dove si vede anche che Siegel era insofferente della nuova cultura hippie e delle sue degenerazionI(vedasi la scena nella discoteca, chiaramente, maa anche tutta la parte relativa al trip con l'LSD). Probabilmente, sarebbe da aggiungere, anche Eastwood non vedeva le cose in altro modo,,,,Clint protagonista, Ottimi co-interpreti Lee J, Cobb e Susan Clark, beninteso tra gli altri/l e altre interpreti. Si dirà che molto rimane da fare, nel senso di rivalutare il film: per ora basterà dire che un film come questo sfugge alla vuglata dell'epoca, è extra-norma, nell'accezione ovviamente positiva del termine. El Gato
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elgatoloco
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mercoledì 12 ottobre 2016
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clint prima di"callagan"
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Già prima di"Callagan"e della sua travolgente e formidabile carriera come regista-autore(uno dei maggiori del cinema mondiale, per unanime riconoscimento), Clint, di cognome Eastwood, si perfeziona e "prende le misure", dopo l'esperienza lunga con Sergio Leone, con un altro grande regista, Don(Donald)Siegel, per es.in questo"Coogan's Bluff", in italiano"L'uomo dalla cravatta di cuoio", 1968, annus fatalis o mirabilis a seconda del punto di vista, comunque data importante per la storia(negli States c'era già stata l'esperienza di Berkeley, in Europa era in corso di tutto, come si sa). Tra giallo e western, il cowboy-vicesceriffo dell'Arizona(anche se lo chiamano "Texas")viene inviato in"The Great Apple"per rimpatriare in Arizona un criminale, che però è in viaggio(trip)causa LSD.
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Già prima di"Callagan"e della sua travolgente e formidabile carriera come regista-autore(uno dei maggiori del cinema mondiale, per unanime riconoscimento), Clint, di cognome Eastwood, si perfeziona e "prende le misure", dopo l'esperienza lunga con Sergio Leone, con un altro grande regista, Don(Donald)Siegel, per es.in questo"Coogan's Bluff", in italiano"L'uomo dalla cravatta di cuoio", 1968, annus fatalis o mirabilis a seconda del punto di vista, comunque data importante per la storia(negli States c'era già stata l'esperienza di Berkeley, in Europa era in corso di tutto, come si sa). Tra giallo e western, il cowboy-vicesceriffo dell'Arizona(anche se lo chiamano "Texas")viene inviato in"The Great Apple"per rimpatriare in Arizona un criminale, che però è in viaggio(trip)causa LSD. Clint fa di tutto per "recuperarlo", ossia"beccarlo"e riportarlo in Arizona e(naturalmente) ci riesce. Sequenze brevi e concentratissime, di tensione estrema, dialoghi secchi: l'agente di polizia donna, studiosa di psicofisiologia: "Mi occupo di ragazze giovani e sole"-lui: "Anche io"e la seduce. Cavaliere con le ragazze,, cowboy sempre con stivali, sombrero, tutto il repertorio, insomma, modi spicci, non occorre neppure aggiungerlo, il netto contrasto tra il mondo ancora rurale in Arizona e la"corrotta"ma anche "gentile"N.Y., con molta droga, balli ad alto tasso sexy, sessualità diffusa, con tratti essenziali Siegel e Eastwood ci mostrano da un'altra prospettiva , quella"conservatrice"il Sessantotto e dintorni, dove Eastwood, oggi maestro acclamato, non disdegna di schierarsi politicamente(lui sindaco da anni di una cittadina) decisamente a destra(Del"Great Old Party", alias Partito Repubblicano), ultimamente appoggiando, anzi facendo campagna per Donald(un bis, rispetto al regista Siegel)Trump...De gustibus non est disputandum, del resto...Prima di tutto, ma come attore già affermato(quella di Leone sulle uniche due espressioni di Clint, con o senza sombrero era solo una battuta)il"duro"Eastwood, allora decisamente più giovane emerge ancora una volta prepotentemente; gli sono accanto Lee J:Cobb, il sergente newyorkese che non lo ama, Susan Clark, qualche altro. Ma Clint ueber alles, in buona sostanza, con ciò che rappresentava e continua ad incarnare, che piaccia o meno... El Gato
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peppe97
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domenica 6 marzo 2011
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una pellicola "precisa di eastwood"
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Un altro bel film di Eastwood,trasformato da Siegel (con cui,successivamente,creerà la saga di "Dirty Harry",non chè ispettore Callaghan) in un vice sceriffo che vene incaricato di estradare un detenuto di New York,al suo paese.
Ambientato maggiormente nella New York di fine anni '60 (quando,addirittura,non c'erano nemmeno le torri gemelle),può essere considerato un film sia poliziesco,sia avventuroso,visto che quando c'e Eastwood,i film cambiano del tutto volto!
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