parsifal
|
martedì 1 ottobre 2019
|
parodia del faust in versione britannica
|
|
|
|
Nel 1967, periodo di grandi cambiamenti in pectore, Dudley Moore, attore talentuoso, versatile e fautore di una comicità irresistibile, con la complicità dell'amico e collega P. Cook, altrettanto bravo e trascinante, ma meno noto al di fuori del Regno Unito, scrissero la sceneggiatura di questa parodia britannica del Faust, ambientata nella Londra a loro contemporanea, poliedrica, cangiante e contradditoria. IL protagonista è Stanley Moon, intepretato da Moore, un giovane schivo, timido e molto impacciato, vittima di sè stesso e della sua scarsa autostima. Lavora senza entusiasmo in una tavola calda della Capitale del Regno Unito, fa il cuoco ( per modo di dire) ed è stufo di friggere patatine e cuocere hamburger sula piastra.
[+]
Nel 1967, periodo di grandi cambiamenti in pectore, Dudley Moore, attore talentuoso, versatile e fautore di una comicità irresistibile, con la complicità dell'amico e collega P. Cook, altrettanto bravo e trascinante, ma meno noto al di fuori del Regno Unito, scrissero la sceneggiatura di questa parodia britannica del Faust, ambientata nella Londra a loro contemporanea, poliedrica, cangiante e contradditoria. IL protagonista è Stanley Moon, intepretato da Moore, un giovane schivo, timido e molto impacciato, vittima di sè stesso e della sua scarsa autostima. Lavora senza entusiasmo in una tavola calda della Capitale del Regno Unito, fa il cuoco ( per modo di dire) ed è stufo di friggere patatine e cuocere hamburger sula piastra. E' innamorato di Margaret ( E.Bron) , altezzosa e scostante cameriera, che ovviamente non contraccambia affatto le sue attenzioni. Solo e depresso si reca in chiesa e chiede aiuto tramite la preghiera, che verrà esaudita ma non esattamente dall'entità evocata, ma da un suo ex adepto. Lucifero( P.Cook )entrerà di prepotenza nella vita di Stanley, con sarcasmo ed arroganza. Lo convincerà ad accettare la sua offerta; l'anima in cambio di sette desideri, che verrano esauditi dopo la firma del contratto, firma che avverrà nel Quartier Generale del Principe delle Tenebre, un piccolo Disco-Club alla periferia di Londra, affollato di strane presenze e popolato dai suoi collaboratori, i Sette Pecccati che hanno assunto sembianze umane. La Lussuria è interpretata da una sensuale e conturbante R.Welch, assai in voga all'epoca, più per le forme prorompenti che non per il talento. Ora l'inizia il divertentissimo excursus di Stanley , nell'avverarsi dei suoi desideri; diventerà un intellettuale dall'eloquio forbito, ma dall'animo di satiro, un miliardario con moglie infedele, una famosissima rock-star idolatrata dalla folla e via discorrendo. E tutto con un unico intento; far innamorare Margaret, che inutile dirlo, sarà sempre , in un modo o nella'ltro, distante da lui anni luce. I fitti dialoghi tra Stanley e Peter costituiscono il fulcro della narrazione, unitamente alle gag, assolutamente spassose e dallo squisito humor britannico e rendono la parodia molto, molto convincente. L' apoteosi si raggiunge alla realizzazione dell'ultimo desideri, puro humor surreale. Film di notevole spessore , che dimostra come l'umorismo sia una cosa assai seria.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
parsifal
|
giovedì 26 settembre 2019
|
i sette peccati ed i dispetti diabolici
|
|
|
|
Nel 1967, periodo di grandi cambiamenti in pectore, Dudley Moore, attore talentuoso, versatile e fautore di una comicità irresistibile, con la complicità dell'amico e collega P. Cook, altrettanto bravo e trascinante, ma meno noto al di fuori del Regno Unito, scrissero la sceneggiatura di questa parodia britannica del Faust, ambientata nella Londra a loro contemporanea, poliedrica, cangiante e contradditoria. IL protagonista è Stanley Moon, intepretato da Moore, un giovane schivo, timido e molto impacciato, vittima di sè stesso e della sua scarsa autostima. Lavora senza entusiasmo in una tavola calda della Capitale del Regno Unito, fa il cuoco ( per modo di dire) ed è stufo di friggere patatine e cuocere hamburger sula piastra.
[+]
Nel 1967, periodo di grandi cambiamenti in pectore, Dudley Moore, attore talentuoso, versatile e fautore di una comicità irresistibile, con la complicità dell'amico e collega P. Cook, altrettanto bravo e trascinante, ma meno noto al di fuori del Regno Unito, scrissero la sceneggiatura di questa parodia britannica del Faust, ambientata nella Londra a loro contemporanea, poliedrica, cangiante e contradditoria. IL protagonista è Stanley Moon, intepretato da Moore, un giovane schivo, timido e molto impacciato, vittima di sè stesso e della sua scarsa autostima. Lavora senza entusiasmo in una tavola calda della Capitale del Regno Unito, fa il cuoco ( per modo di dire) ed è stufo di friggere patatine e cuocere hamburger sula piastra. E' innamorato di Margaret ( E.Bron) , altezzosa e scostante cameriera, che ovviamente non contraccambia affatto le sue attenzioni. Solo e depresso si reca in chiesa e chiede aiuto tramite la preghiera, che verrà esaudita ma non esattamente dall'entità evocata, ma da un suo ex adepto. Lucifero( P.Cook )entrerà di prepotenza nella vita di Stanley, con sarcasmo ed arroganza. Lo convincerà ad accettare la sua offerta; l'anima in cambio di sette desideri, che verrano esauditi dopo la firma del contratto, firma che avverrà nel Quartier Generale del Principe delle Tenebre, un piccolo Disco-Club alla periferia di Londra, affollato di strane presenze e popolato dai suoi collaboratori, i Sette Pecccati che hanno assunto sembianze umane. La Lussuria è interpretata da una sensuale e conturbante R.Welch, assai in voga all'epoca, più per le forme prorompenti che non per il talento. Ora l'inizia il divertentissimo excursus di Stanley , nell'avverarsi dei suoi desideri; diventerà un intellettuale dall'eloquio forbito, ma dall'animo di satiro, un miliardario con moglie infedele, una famosissima rock-star idolatrata dalla folla e via discorrendo. E tutto con un unico intento; far innamorare Margaret, che inutile dirlo, sarà sempre , in un modo o nella'ltro, distante da lui anni luce. I fitti dialoghi tra Stanley e Peter costituiscono il fulcro della narrazione, unitamente alle gag, assolutamente spassose e dallo squisito humor britannico e rendono la parodia molto, molto convincente. L' apoteosi si raggiunge alla realizzazione dell'ultimo desideri, puro humor surreale. Film di notevole spessore , che dimostra come l'umorismo sia una cosa assai seria.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
fico
|
lunedì 17 settembre 2018
|
very british
|
|
|
|
Divertente, ironico, scanzonato, moolto inglese !. Mai più visto recentemente, purtroppo:
|
|
[+] lascia un commento a fico »
[ - ] lascia un commento a fico »
|
|
d'accordo? |
|
renato corriero
|
giovedì 20 dicembre 2007
|
simpatica parodia
|
|
|
|
Simpatica questa parodia del dottor Faust in tempi moderni anche se non approvo troppo l'irriverenza del finale del film. Per il resto però anche l'insegnamento morale del film non è male: cioè "Il diavolo ti illude ma alla fine ti frega sempre!" Ottima l'interpretazione di Peter Cook nella parte di un diavolo dispettoso ma che aveva anche il fare di un bonaccione (che però ti fragava!) Buone le battute alla humor inglese e le barzellette tipo "Era in bagno signora Robinson? E' uscita appositamente per rispondere al telefono? Scusi ho sbagliato!" La presenza poi di Raquel Welch condisce bene il tutto!
|
|
[+] lascia un commento a renato corriero »
[ - ] lascia un commento a renato corriero »
|
|
d'accordo? |
|
|