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Con"Il bello, il brutto, il cretino"(Giovanni Grimaldi, anche autore di soggetto e scneeggiatura, 1967)l'autore non realizza una grande parodia di"I buono, il brutto , il cattivo"di Sergio Leone, precedente di poco. Non scalfisce il film di Leone né l'obiettivo era questo, senz'altro, ma realizza un film nel quale il bandito è Ciccio Ingrassia, Franco fa il bounty-killer, dunque apparenentemente il suo nemico, ma in realtà poi lo salva sempre, tagliando il cappio destinato all'impiccagione o meglio sparando alla stessa. Una volta il"gioco"non riesce a Franco crede morto l'"amico", ma poi , dopo una convulsa serata al salooen, con un'affascinante"maliarda"pericolosissima, lo ritrova sano e salvo, Dopo alcune incomprensioni, date dal desiderio di vendetta di Ciccio, torvano un sergente sudista ferito che rivela loro dove si trova un tesoro. La ricerca del quale si rivela ancora una volta molto difficile, e quando, ma dopo altre vissitudini e l'incontro con il"Bello"(Mimmo Palmara come interprete)fondano una società a tre, dove loro sono i"wanteds"e l'altro il bounty killer, mnetre però la maliarda sscappa con il"grisbi".... "Cretini"come sempre sullo schermo(mai in realtà e mai nella vita), i due "indissoulubili"(salvo qualche screzio posteriore)dove Franco è sempre stato lo Zanni, Ciccio invece il Magnifico, sono meno conivncenti del solito, colpa appunto di una sceneggiatura forse(anzi quasi certamente) scritta troppo in fretta e consegnata a tamburo batrente e senza adeguati finanziamente-in altre occasioni , sempre di parodie di film western, c'era l'apppggio anche dle capitale spagnolo, qui mancante. Le batture non mancano, alcune delle quali anche discrete, le"scenette"(siamo a questo livello)riultano talora (modestamente, però)"piacevoli"ma risulta uno dei film più deboli del duo marcatamente siculo e complessivamente intraducibile(vedere Franco e Ciccio in altre lingue comporta un surplus d'immaginazione, in quanto il doppiaggio non rende e anche le traduzioni- quando vale la versione originale con traduzione apposta- sono spesso forzate), dove qualche spunto proviene dall'unica interprete femminile, la bella e ambigua Brigttt Petry. di cui è noto ben poco, anche perché nonriusltano sue altre sfolgoranti interpretazioni. In complesso la tipizzazione dei personaggi a tre va meno bene che a due, come in genere appunto, avveniva con la coppia sempre molto bene assorttia... El Gato
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