shiningeyes
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giovedì 21 febbraio 2013
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satira e realismo
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Sicuramente è l'opera più eclettica e ironica di Kubrick, un'opera che tratta temi seri e sconvolgenti in una maniera satirica e sferzante, che non risparmia nessuno. Il film prende in giro gli alti poteri statunitensi, evidenziandone difetti e paranoie e, ci fa ragionare sulla fallibilità e idiozia umana, che potrebbero benissimo far scoppiare un conflitto di dimensioni catastrofiche. La guerra stessa viene descritta in situazioni paradossali, come anche gli interventi diplomatici e l'odio nei confronti dei sovietici; il bello è che viene fatto in maniera cinica, ma allegra, quando nel periodo in cui uscì il film, il pericolo atomico spaventava a morte gli americani.
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Sicuramente è l'opera più eclettica e ironica di Kubrick, un'opera che tratta temi seri e sconvolgenti in una maniera satirica e sferzante, che non risparmia nessuno. Il film prende in giro gli alti poteri statunitensi, evidenziandone difetti e paranoie e, ci fa ragionare sulla fallibilità e idiozia umana, che potrebbero benissimo far scoppiare un conflitto di dimensioni catastrofiche. La guerra stessa viene descritta in situazioni paradossali, come anche gli interventi diplomatici e l'odio nei confronti dei sovietici; il bello è che viene fatto in maniera cinica, ma allegra, quando nel periodo in cui uscì il film, il pericolo atomico spaventava a morte gli americani. Ebbene Kubrick, sdrammatizza e scaccia in un'ora e mezza di film, il pericolo, facendo sorridere il pubblico, allontanandolo dalla paura.
La cosa incredibile è anche che, riesce a trasmettere satira anche in scenografie veramente realistiche; così realistiche, che a volte non si sa se sorridere o stare in pensiero sulle vicende che circondano il film(come ad esempio l'interno dell'aereo che porta la bomba). Comunque, i personaggi, così grotteschi e spassosi, spazzano via l'onda di preoccupazione che ci avvolge durante il film, facendoci ridere; e qui segnalo un incredibile e camaleontico Peter Sellers, che si districa magnificamente in tre ruoli (ufficiale inglese, presidente Usa e scienziato tedesco), ed usando perlopiù l'improvvisazione; grande merito per George C.Scott nel tirare fuori e rendere ridicolo il tipico americano anti-comunista e guerrafondaio; mi stupisce molto anche il mono-espressivo Sterling Heyden, che interpreta un generale pazzo , paranoico e molto triste veramente convincente.
L'assenza di geometrismo è sicuramente voluta da Kubrick per raccontare una storia irregolare e folle; quindi, niente, il caro Stanley ci azzecca sempre.
Non è il suo miglior film, ma è una commedia satirica della quale nessun altra del suo genere può arrivare a tali livelli.
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paolopacitti
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giovedì 11 luglio 2013
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l'atomo buffo
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Dal romanzo “Allarme rosso” di Peter George. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico, si avvale dell'apporto alla sceneggiatura del geniale scrittore satirico Terry Southern, che contribuì a farne un'opera particolarmente caustico e mordace. Il film tratta un tema estremamente serio in maniera estremamente divertente, sfruttando in particolare l'estro caricaturale di Sellers, che il regista considerava il più grande attore vivente. Kubrick pensava che nel contesto dell'imminente distruzione del mondo tutto, dall'ipocrisia all'incomprensione, dalla lussuria all'ambizione, dalla paranoia alla ragionevolezza poteva evocare una risata macabra.
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Dal romanzo “Allarme rosso” di Peter George. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico, si avvale dell'apporto alla sceneggiatura del geniale scrittore satirico Terry Southern, che contribuì a farne un'opera particolarmente caustico e mordace. Il film tratta un tema estremamente serio in maniera estremamente divertente, sfruttando in particolare l'estro caricaturale di Sellers, che il regista considerava il più grande attore vivente. Kubrick pensava che nel contesto dell'imminente distruzione del mondo tutto, dall'ipocrisia all'incomprensione, dalla lussuria all'ambizione, dalla paranoia alla ragionevolezza poteva evocare una risata macabra. Il regista mostra che la razionalità e l'irrazionalità umana sono due aspetti del medesimo stato: l'atomo è insieme il prodotto e la causa della ragione. Mette in causa così uno dei principi di fondo della filosofia occidentale da Socrate in poi, che si rifà alla concezione cartesiana dell'Io (la capacità di dubitare, quindi di pensare, che secondo il filosofo Nietzsche è l'inizio della decadenza della civiltà umana): la separazione tra oggetto e soggetto pensante. Il mostro non è generato solo dal sonno della ragione, ma anche dalla sua più intensa veglia. Kubrick aveva letto decine di libri sulle armi atomiche e tutte le riviste sugli armamenti e studi strategici. L'”ordigno fine di mondo” si rifà a un meccanismo realmente ipotizzato. Stranamore, con la pura razionalità di un invalido probabilmente impotente, che gode in maniera cerebrale, inventa un progetto di selezione naturale per la sopravvivenza dell'umanità attraverso il ripopolamento, un progetto di procreazione quantitativa svincolata dai legami matrimoniali che è un chiaro riferimento al “rafforzamento della razza” prospettato dal capo delle SS Heinrich Himmler, che venne poi lasciato cadere in seguito alla reazione della parte più moderata della Wehrmacht. Il film, coerentemente con la equazione kubrickiana tra sesso e volontà di potenza , anticipò l'interpretazione - che diventerà attuale alla fine degli anni '60 - della bomba atomica come pulsione sessuale. All'epoca molti negli USA pensavano che la guerra atomica fosse inevitabile, addirittura prossima. Alti funzionari avevano preparato un piano che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili, per mantenere l'ordine e salvare l'economia. Il prologo del film sembra una visione di un altro mondo. Inizialmente Kubrick aveva pensato a una storia raccontata dal punto di vista degli alieni. La Columbia Pictures specificò che il film era opera di fantasia e che le Forze Aeree americane assicuravano l'impossibilità del verificarsi degli eventi rappresentati nel film.
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jekyll
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martedì 15 dicembre 2015
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una risata macabra
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Tratto dal romanzo "Allarme rosso" di Peter George, il film denunciava la fragilità della politica di difesa americana, un sistema sensibile come l'ago di una bussola suscettibile di scattare per errore. Gli apparati sofisticati che l'uomo predispone per la sua salvaguardia potrebbero essere la causa della sua fine. La fede del controllo razionale della natura può portare alla mania ossessiva del controllo, alla follia. Il generale Ripper è uno psicopatico che dà la colpa della la propria impotenza sessuale a un complotto comunista attraverso l'inquinamento dei fluidi vitali(che i comunisti avessero inquinato l'acqua era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50); psicopatico é il generale Turgidson, posseduto dalle sua ossessioni, ovviamente psicopatico é il dottor Stranamore, un mostro che immagina situazioni assurde (il suo sistema di ripopolamento é un riferimento a un progetto che i nazisti non poterono realizzare per la ferma opposizione della Wehrmacht) e il cui braccio meccanico mostra la sconnessione tra corpo e cervello.
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Tratto dal romanzo "Allarme rosso" di Peter George, il film denunciava la fragilità della politica di difesa americana, un sistema sensibile come l'ago di una bussola suscettibile di scattare per errore. Gli apparati sofisticati che l'uomo predispone per la sua salvaguardia potrebbero essere la causa della sua fine. La fede del controllo razionale della natura può portare alla mania ossessiva del controllo, alla follia. Il generale Ripper è uno psicopatico che dà la colpa della la propria impotenza sessuale a un complotto comunista attraverso l'inquinamento dei fluidi vitali(che i comunisti avessero inquinato l'acqua era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50); psicopatico é il generale Turgidson, posseduto dalle sua ossessioni, ovviamente psicopatico é il dottor Stranamore, un mostro che immagina situazioni assurde (il suo sistema di ripopolamento é un riferimento a un progetto che i nazisti non poterono realizzare per la ferma opposizione della Wehrmacht) e il cui braccio meccanico mostra la sconnessione tra corpo e cervello. Prima di farci il callo e, come ha ammesso Kubrick, essendo abbastanza buoni e saggi da aver evitato il suicidio nucleare dell'umanità, all'epoca molti ritenevano la guerra atomica inevitabile e addirittura prossima. Alti funzionari avevano preparato un piano che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia. Anche il regista temeva il conflitto e aveva pensato di andare a vivere in Australia. La scelta del tono di commedia fu una risposta creativa di un grande artista in un contesto paranoico; l'apporto alla sceneggiatura dello scrittore satirico Terry Southern (che aveva scritto "Magic Christian") contribuì a farne un film particolarmente caustico e mordace.
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angelino67
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martedì 17 maggio 2016
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l'atomo buffo (parte prima)
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Perfetto, ricco di battute fulminanti, sardoniche, straordinariamente intelligente, antiretorico, è stato il primo film critico nei confronti della bomba atomica nella cultura popolare, e il primo vero film fantapolitico degli anni Sessanta. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico con un tono distaccato estremamente azzeccato e una satira costante, è la testimonianza di una crisi della ragione che anche 2001 registrerà. Il film si avvale dell'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, autore del romanzo Magic Christian e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Peter Sellers e Ringo Starr, satira altrettanto disillusa sul potere corruttivo del denaro. Kubrick ebbe il genio di trattare un tema estremamente nero in modo estremamente divertente.
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Perfetto, ricco di battute fulminanti, sardoniche, straordinariamente intelligente, antiretorico, è stato il primo film critico nei confronti della bomba atomica nella cultura popolare, e il primo vero film fantapolitico degli anni Sessanta. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico con un tono distaccato estremamente azzeccato e una satira costante, è la testimonianza di una crisi della ragione che anche 2001 registrerà. Il film si avvale dell'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, autore del romanzo Magic Christian e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Peter Sellers e Ringo Starr, satira altrettanto disillusa sul potere corruttivo del denaro. Kubrick ebbe il genio di trattare un tema estremamente nero in modo estremamente divertente. Il regista arriva a mettere in causa i principi del pensiero occidentale, mostrando come l'atomo è stato insieme il prodotto e la causa della razionalità umana. Così facendo incrina la netta separazione tra soggetto e oggetto, che costituisce la base della filosofia occidentale da Socrate in poi. Quest’ultima si rifà alla concezione cartesiana dell'Io – la capacità di dubitare, quindi di pensare – che secondo il filosofo Nietzsche è l'inizio della decadenza della civiltà umana.Razionale e irrazionale sono due aspetti del medesimo stato: Kubrick ha cercato di esprimere anche figurativamente questo concetto, comprendendone le implicazioni politiche. «Quanti mostri possono essere generati non già dal sonno della ragione ma da una sua più intensa veglia». Il regista mette in scena la follia che scaturisce dalla mania ossessiva di controllo, da quell’illuministica fede di controllo razionale della natura, contro i miti medioevali mai veramente estirpati del tutto, ma solo sostituiti. Kubrick aveva letto decine di libri sulle armi atomiche e tutte le riviste di armamenti e studi strategici. L'ordigno “fine di mondo” per mantenere la pace si rifà a un meccanismo realmente ipotizzato. Il protagonista è ispirato non tanto a uno tra Edward Teller, Herman Kahn, Wernher von Braun, John von Neumann, Henry Kissinger (che pare Sellers abbia conosciuto di persona), ma è piuttosto una summa delle caratteristiche di tutti questi. Stranamore, con la pura razionalità di un invalido probabilmente impotente, che gode in maniera cerebrale, inventa un progetto di selezione naturale di tipo nazista per la sopravvivenza dell'umanità attraverso il ripopolamento. Il suo progetto di procreazione quantitativa svincolata da legami matrimoniali è un chiaro riferimento al nazismo, al “rafforzamento della razza” prospettato dal capo delle SS Heinrich Himmler attraverso una politica che si rifaceva a un progetto simile, poi lasciato cadere a causa della reazione della parte più equilibrata della Wehrmacht.Il regista anticipò l'interpretazione – che non era attuale fino alla fine degli anni '60 – della bomba atomica come pulsione sessuale, coerente con la sua equazione tra volontà di potenza e pulsione sessuale. Inizialmente Kubrick aveva pensato al film come una storia raccontata dal punto di vista di alieni, cosa che mantenne solo nel prologo.
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angelino67
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martedì 17 maggio 2016
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l'atomo buffo (seconda parte)
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Chiudendo l'equivoco che aveva classificato il regista come un liberal tradizionale per i film precedenti, denunciava fra le altre cose la fragilità della politica kennediana, che aveva lasciato il paese con un sistema di difesa nucleare «sensibile come l'ago di una bussola» suscettibile di scattare per errore. Peter Sellers in realtà ha dichiarato di essersi ispirato ad Adlai Stevenson, il candidato democratico sconfitto da Eisenhower nel '52 e nel '56. Inoltre evidenziava i pericoli della strategia predisposta da Eisenhower, il predecessore di Kennedy (ad esempio il “Long Pull”, piano di bombardamento nucleare dell'Unione Sovietica). Alti funzionari avevano preparato un piano, in caso di guerra atomica, che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia.
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Chiudendo l'equivoco che aveva classificato il regista come un liberal tradizionale per i film precedenti, denunciava fra le altre cose la fragilità della politica kennediana, che aveva lasciato il paese con un sistema di difesa nucleare «sensibile come l'ago di una bussola» suscettibile di scattare per errore. Peter Sellers in realtà ha dichiarato di essersi ispirato ad Adlai Stevenson, il candidato democratico sconfitto da Eisenhower nel '52 e nel '56. Inoltre evidenziava i pericoli della strategia predisposta da Eisenhower, il predecessore di Kennedy (ad esempio il “Long Pull”, piano di bombardamento nucleare dell'Unione Sovietica). Alti funzionari avevano preparato un piano, in caso di guerra atomica, che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia. In Stranamore Kubrick continua la visione critica della società già presente in Lolita. «Tra qualche secolo le dispute politiche contemporanee appariranno tanto assurde quanto oggi ci appaiono le dispute teologiche del Medioevo». Nel film è evidente la forma fallica iperrealistica della bomba cavalcata dal maggiore T. J. ”King” Kong verso il finale del film, e la guerra è vista come un insistito rapporto erotico. La scelta del tono di commedia era per Kubrick «l’unica risposta veramente creativa a un secolo che ha visto la perdita dei valori, due guerre mondiali, la disillusione comunista, la psicoanalisi […]. Nel contesto di imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, l'incomprensione, lussuria, paranoia, l'ambizione, eufemismo, il patriottismo, l'eroismo, e anche ragionevolezza, può evocare una risata macabra». La convinzione del generale Ripper che i comunisti avessero inquinato l'acqua, era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50. All'epoca molti ritenevano la guerra atomica inevitabile e addirittura prossima. Il Dottor Stranamore vinse il premio della British Academy of Film and Arts. Quando Ronald Reagan divenne presidente degli Stati Uniti d'America, chiese al capo del suo staff di mostrargli la War Room. Quest’ultimo gli rispose che non c'era nessuna War Room alla Casa Bianca. E Reagan disse: «Ma io l'ho vista in quel film... Il Dottor Stranamore!».Un amico di Kubrick ha confidato che all'epoca, come molti, il regista temeva il conflitto: «A un certo punto disse di voler andare a vivere in Australia, perché quello era un posto che difficilmente sarebbe stato preso di mira da un attacco nucleare». L'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, con trovate geniali e satiriche, contribuì a farne uno dei film da molti più apprezzato del regista, particolarmente mordace e caustico. I nomi dei personaggi – tutti più o meno nevrotici sessuali – sono satirici (Mandrake, Kong, Jack D. Ripper, De Sadesky, Bat Guano, Turgidson), da comicità televisiva; il tavolo della War Room fa sembrare che i personaggi giochino col mondo come con delle carte. Frasi come quella di Turgidson: «Solo 50 milioni di morti» sono quasi una citazione letterale di frasi dette da Kissinger o Hermann Kahn (il quale però era ammirato da alcuni intellettuali pacifisti come Bertrand Russell che ritennero contribuì a evitare la guerra atomica).
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paolo vattelappesca
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giovedì 11 agosto 2016
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era meglio il neanderthal...
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...ma ce lo siamo mangiato. Il primo capolavoro assoluto riconosciuto di Kubrick, che mette in scena il più agghiacciante prodotto della mente umana, la bomba atomica, è, anche se apparentemente sembra il contrario, uno dei film dell'autore più eterodossi rispetto alla morale e alla politica dominante. Già acuti osservatori avevano fatto rilevare che non era affatto una difesa della politica americana, nè di destra (Eisenowher) nè di sinistra (Kennedy) mentre una critica ideologizzata continuava il fraintendimento di "Orizzonti di gloria", considerato un film antimilitarista (nonostante gli elogi di Churchill). Come risulta dalle sue interviste pubblicate, Kubrick era favorevole alla ingegneria genetica e alla clonazione umana (propio come si vede in "Il dormiglione di Woody Allen) e alla possibilità, attraverso esse di conseguire la immortalità sulla Terra (a quel punto avremmo già colonizzato altri pianeti), considerando i dogmi contrari ad essi delle morali transitorie e destinate ad essere superate dai "miracoli" della scienza e della tecnica.
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...ma ce lo siamo mangiato. Il primo capolavoro assoluto riconosciuto di Kubrick, che mette in scena il più agghiacciante prodotto della mente umana, la bomba atomica, è, anche se apparentemente sembra il contrario, uno dei film dell'autore più eterodossi rispetto alla morale e alla politica dominante. Già acuti osservatori avevano fatto rilevare che non era affatto una difesa della politica americana, nè di destra (Eisenowher) nè di sinistra (Kennedy) mentre una critica ideologizzata continuava il fraintendimento di "Orizzonti di gloria", considerato un film antimilitarista (nonostante gli elogi di Churchill). Come risulta dalle sue interviste pubblicate, Kubrick era favorevole alla ingegneria genetica e alla clonazione umana (propio come si vede in "Il dormiglione di Woody Allen) e alla possibilità, attraverso esse di conseguire la immortalità sulla Terra (a quel punto avremmo già colonizzato altri pianeti), considerando i dogmi contrari ad essi delle morali transitorie e destinate ad essere superate dai "miracoli" della scienza e della tecnica. Una tesi sul miglioramento dell'uomo che solo i nazisti - e i più estremi di loro - avevano osato proporre (nonostante l'eugenetica fosse ben altro che circoscritta alla Germania), tra lo sconcerto anche della parte più "moderata" del loro partito. Del resto la stessa bomba atomica viene associata alle mutazioni genetiche (vedi "Godzilla", evidente metafora sì della minaccia che viene dal mare, lo tsunami, per l'isola del Giappone, ma anche della mutazione genetica indotta dalle radiazioni della bomba). Stranamore è un personaggio inquietantemente ambiguo: le sue teorie per la sopravvivenza della razza (umana), in certe estreme condizioni, devono ancora essere considerate immorali? Kubrick era un laico che in fondo che (altrimenti perchè tanta severità) amava la Terra e l'umanità, che non credeva in Dio anche se concedeva una possibilità alla vita dopo la morte (tipo i fantasmi di "Shining"). Per lui "pagare il prezzo dei chiodi" doveva apparigli mediocre e stupido, oltre che estremamente perverso. Anche Giuseppe Verdi la pensava così. In più immaginativi (come Isaac Asimov) tra gli autori di fantascienza pensavano a mondi futuri o a società aliene alle nostre morali che ci appaiono immutabili ma che le menti più brillanti comprendono - non sostengono ma comprendono - come transitorie. Non parliamo della natura, che secondo le nostre morali è estremamente immorale, ma che decide come devono andare le cose a meno che l'uomo possa condizionarla o cambiarla, dominarla, mutarla, determinarla a dispetto di dogmi o morali che spesso rivelano chiaramente la loro natura contingente, alcuni sono già ribaltati, altri oggetto di forte discussione. La vita sulla Terra ha trasformato un veleno (l'ossigeno, lo è ancora per i batteri) in una necessità. Le possibilità per migliorare l'uomo per via scientifica potrebbero diventare addirittura necessarie. Chi l'ha detto che l'Homo sapiens sapiens, questo assassino cannibale anacronistico, debba essere l'uomo del futuro? Probabilmente, senza una mutazione (che potrebbe anche essere, secondo le convenzioni, regressiva) nel cervello, è destinato a chiudere. E così la fine del mondo, sarebbe più che naturale. E giusta. Certo, così la pensava un cattivo di un film film di 007, ma anche Julian Assange è servito come un modello per un cattivo della serie ("Skyfall"). Se Assange è un cattivo, allora il futuro Presidente degli Stati Uniti chi è?
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elgatoloco
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sabato 28 luglio 2018
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in pieno"cold war"un capolavoro
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In pieno"Cold War"(Guerra Fredda, non molto tempo dopo la crisi della Baia dei Porci), ma prima di molte altre crisi(Vietnam etc.)questo"Dr.Strangelove or: How I Learned to Stop Worryng and Love the Bomb"(1964, geniale regia di Stanley Kubrik, da una sceneggiatura dello stesso regista e di Therry Southern e di Peter George, autore del breve romanzo che ispira il film), irride in modo cupo e grottesco le fantasie belliche di folli scienziati(quello del titolo)e di vari generali desiderosi di sperimentare la bomba contro quei"maledetti comunisti senza Dio"(il senatore Mc Carthy non era più in vita, ma con la sua"caccia alle streghe"aveva lasciato segni pesanti, anzi indelebili, come sa chi pratichi anche solo un po'la storia americana e in specie nordamericana.
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In pieno"Cold War"(Guerra Fredda, non molto tempo dopo la crisi della Baia dei Porci), ma prima di molte altre crisi(Vietnam etc.)questo"Dr.Strangelove or: How I Learned to Stop Worryng and Love the Bomb"(1964, geniale regia di Stanley Kubrik, da una sceneggiatura dello stesso regista e di Therry Southern e di Peter George, autore del breve romanzo che ispira il film), irride in modo cupo e grottesco le fantasie belliche di folli scienziati(quello del titolo)e di vari generali desiderosi di sperimentare la bomba contro quei"maledetti comunisti senza Dio"(il senatore Mc Carthy non era più in vita, ma con la sua"caccia alle streghe"aveva lasciato segni pesanti, anzi indelebili, come sa chi pratichi anche solo un po'la storia americana e in specie nordamericana....), in nome dell'imperialismo WASP. D'altro canto, anche l'URSS di Nikit Kruscev(qui il nome del primo ministro e segretario del PCUS è cambiato solo di poco)non era molto migliore, come segnalato dalle telefonate tra presidente USA(un quasi imbecille, anche nell'accezione letterale)e premier sovietico, con la presenza di un ambasciatore sovietico nella"stanza dei bottoni"non proprio incoraggiante, anzi... Da vedere e rivedere questo film assolutamente geniale, con la presenza di Peter Sellers, impegnato in tre ruoli: il folle e filo-nazista Dr.Strangelove(anche nel doppiaggio l'accento germanofilo è accentuato da OReste Lionello), il colonnello inglese,Mandrake(sic!), quasi un"paciere"e l'imbelle presidente USA, ma anche George Scott, un generale abbastanza scatenato, ma è Sterling Hayden a rendere la figura "folle"del generale Ripper(attenzione al nome!). Da centellinare, anche a tratti, sottolineando i passaggi.... El Gato
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paolp78
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domenica 26 agosto 2018
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capolavoro tra commedia nera e tragedia farsesca
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Capolavoro assoluto con cui il leggendario Stanley Kubrick tratta il tema della guerra fredda e della corsa agli armamenti, attualissimo all'epoca.
La cura dei dettagli è davvero apprezzabilissima. Kubrick è magistrale nel spiegare allo spettatore le procedure ed i meccanismi che possono innescare la catastrofe nucleare; pur trattandosi di ipotesi remote ed in alcuni casi quasi irrealistiche, sembra tutto tremendamente plausibile.
Kubrick esibisce una elevatissima capacità tecnica nelle riprese: da ricordare in questo senso le sequenze nei titoli di testa, in cui gli aerei fanno rifornimento in volo, e quelle dei combattimenti per penetrare nella base militare da cui è partito l'ordine di attacco.
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Capolavoro assoluto con cui il leggendario Stanley Kubrick tratta il tema della guerra fredda e della corsa agli armamenti, attualissimo all'epoca.
La cura dei dettagli è davvero apprezzabilissima. Kubrick è magistrale nel spiegare allo spettatore le procedure ed i meccanismi che possono innescare la catastrofe nucleare; pur trattandosi di ipotesi remote ed in alcuni casi quasi irrealistiche, sembra tutto tremendamente plausibile.
Kubrick esibisce una elevatissima capacità tecnica nelle riprese: da ricordare in questo senso le sequenze nei titoli di testa, in cui gli aerei fanno rifornimento in volo, e quelle dei combattimenti per penetrare nella base militare da cui è partito l'ordine di attacco.
Ottimi gli effetti sonori.
I dialoghi sono semplicemente fantastici, costituendo il punto di forza della pellicola.
Molto originale la scelta di affidare a Peter Sellers l'interpretazione di ben tre ruoli diversi. Il grande attore inglese si destreggia egregiamente, lasciando il segno; personalmente devo però citare assolutamente le performance di George C. Scott e Sterling Hayden, che si cimentano in due ruoli divertentissimi e indimenticabili.
Il personaggio macchiettistico del Dottor Stranamore (il terzo interpretato da Peter Sellers) serve per introdurre un elemento comico e farsesco, utile ad alleggerire la pellicola.
La pellicola è decisamente antimilitarista, ma in modo intelligente che quindi non infastidisce.
Molto opportuna la scelta di contenere la durata della pellicola, per non annoiare lo spettatore.
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eugen
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mercoledì 7 febbraio 2024
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formidabile kubrik
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"Dr Strangelove or..."(Stanley Kubrik, dal romanzo di Peter George, screenplay di Kubrik, Geroge e Terry Southern, 1964), racconta di un generale folle che scavalca il potere del presidente USA ordianando l'attacco atomico all'URSS, con la scusa che i Russi sarebbero stat loro ad attaccare(scusa falsa) e il dr.Strangelove, ex nazista ora allle dipendenze degli States, con cofuse e deliranti frasi(alternando saluti al Fu"hrer e ripiegamenti) spiega come sia necessario difendere dal comunismo l'Occidente cristiano etc. Alcune figure , tra cui il presidente USA e qualche militare meno fanatico cercano di rimediare, ma anche la telefonata del presidente all'omologo sovietico e'ormai tardiva e tutto precipita nel disastro.
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"Dr Strangelove or..."(Stanley Kubrik, dal romanzo di Peter George, screenplay di Kubrik, Geroge e Terry Southern, 1964), racconta di un generale folle che scavalca il potere del presidente USA ordianando l'attacco atomico all'URSS, con la scusa che i Russi sarebbero stat loro ad attaccare(scusa falsa) e il dr.Strangelove, ex nazista ora allle dipendenze degli States, con cofuse e deliranti frasi(alternando saluti al Fu"hrer e ripiegamenti) spiega come sia necessario difendere dal comunismo l'Occidente cristiano etc. Alcune figure , tra cui il presidente USA e qualche militare meno fanatico cercano di rimediare, ma anche la telefonata del presidente all'omologo sovietico e'ormai tardiva e tutto precipita nel disastro. Decisamente un grande film,, in cui la satira feroce rivolta al militarismo e al culto dell'"Occidente cristiano"(anche se la formuka, di origine nazifascista, non viene mai pronunciata cosi', e'pero0sempre sottesa a quanto i personaggi USA pensano)si intreccia con il rischio mai scongiurato di attacco nucleare(come si e'visto di recente, in occasione del conflitto russo.ucraino, ma anche della situazione in Medio Oriente dopo lil 7 ottobre 2023, esso e'purtroppo tuttora esistente come negli anni del "cooil war", della guerra fredda). UN bianco e nero fulgido, interrotto dai crepitii di diversi colori dell'attacco e delle sue preparazioni, confemra la grandezza tecnica di Kubrik e se il film e'¿considerato solo al 26 esimo posto tra i film piu'importanti di sempre, cio'e'dovuto solo agli shceletri nell'armadio dell maggiore potenza militare e politica di sempre, tuttor,a nonosntte tutto leader, oggi in in lotta con la Cina piu'che con la Russia, certo non piu'"comunista", dove anche lo scontro in atto non e'opiu'comuqnue"ideologico"(se vogiamo"ideale")ma legato all0imperialismo . Solo una persona dell'intelligenza ebraica di Kubrik poteva farci la figura di Strangelove, nazista"riconvertito", Peter Sellers sopra tutti, nei due clamorosi ruoli, quello di Strangelove e quello di Mandrake, timido ma non siocco "competitor"della follia, , George C.Scott e Sterling Hayden , dal canto loro, bravissimi nei rispettiv ruoli dei generali Turgidoson e del folle Ripper(jack the Ripper, do you remember?). Eugen
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renato c.
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giovedì 10 novembre 2011
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peter sellers show!
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Stanley Kubrick ha sempre fatto films uno diverso dall'altro e questa satira politica non è niente male! Ottima la scelta di Peter Sellers in tre parti diverse da quella classica coi baffetti ad uno stranissimo presidente USA (ben diverso dai due protagonisti del tempo: Kennedy e Johnson!) all'improbabile Dr. Stranamore, reduce dalla Germania nazista, con un corpo quasi robotizzato che riprende a camminare proprio nel momento della distruzione dl mondo! Certo che le sue teorie sul salvataggio di alcuni "esemplari" umani nelle caverne ricalcano benissimo le teorie naziste: 10 donne per ogni uomo, fisici perfetti ecc.
C'è da tener presente che in quell'epoca di guerra fredda (c'era stata da poco la crisi dei missili a Cuba!) il rischio di un
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Stanley Kubrick ha sempre fatto films uno diverso dall'altro e questa satira politica non è niente male! Ottima la scelta di Peter Sellers in tre parti diverse da quella classica coi baffetti ad uno stranissimo presidente USA (ben diverso dai due protagonisti del tempo: Kennedy e Johnson!) all'improbabile Dr. Stranamore, reduce dalla Germania nazista, con un corpo quasi robotizzato che riprende a camminare proprio nel momento della distruzione dl mondo! Certo che le sue teorie sul salvataggio di alcuni "esemplari" umani nelle caverne ricalcano benissimo le teorie naziste: 10 donne per ogni uomo, fisici perfetti ecc.
C'è da tener presente che in quell'epoca di guerra fredda (c'era stata da poco la crisi dei missili a Cuba!) il rischio di una guerra nucleare a causa di qualche testa matta o di sistemi di difesa troppo perfetti, per cui non era possibile dare un contrordine, non era poi tanto campata in aria! Comunque è bellissimo il fatto che tutto sia descritto con grande ironia e che il pubblico rida per non piangere! Certo che Kubrick è sempre "il grade Kubrick"!
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