nicolòmatta
|
venerdì 7 maggio 2010
|
la ragazza che sapeva troppo
|
|
|
|
Chi è l'assassino? È la domanda che si pone lo spettatore di ogni thriller, ansioso di scoprirne l'identità. E se il mantener lo spettatore incerto per tutto il film è virtù di pochi registi, è sicuramente una delle doti maggiori di Mario Bava che per primo, in Italia, contaminò gli elementi classici del giallo con quelli del cinema di paura, definendone i topoi poi ampiamente sfruttati dai suoi successori, in particolare Dario Argento. La ragazza che sapeva troppo comincia come un film da turismo di massa, con protagonista l'americana Nora Davis, appassionata di i romanzi gialli, in viaggio per Roma. Ma fin dal suo arrivo nella capitale italiana, accade qualcosa che fa presagire quello che seguirà: un uomo che con la scusa di offrirle una sigaretta le si è presentato in aereo viene arrestato per possesso di droga (le sue Kent infatti sono sigarette di marijuana).
[+]
Chi è l'assassino? È la domanda che si pone lo spettatore di ogni thriller, ansioso di scoprirne l'identità. E se il mantener lo spettatore incerto per tutto il film è virtù di pochi registi, è sicuramente una delle doti maggiori di Mario Bava che per primo, in Italia, contaminò gli elementi classici del giallo con quelli del cinema di paura, definendone i topoi poi ampiamente sfruttati dai suoi successori, in particolare Dario Argento. La ragazza che sapeva troppo comincia come un film da turismo di massa, con protagonista l'americana Nora Davis, appassionata di i romanzi gialli, in viaggio per Roma. Ma fin dal suo arrivo nella capitale italiana, accade qualcosa che fa presagire quello che seguirà: un uomo che con la scusa di offrirle una sigaretta le si è presentato in aereo viene arrestato per possesso di droga (le sue Kent infatti sono sigarette di marijuana). Non è che l'inizio, perché quella notte accade qualcosa di spaventoso: l'anziana signora che la ospita ha un malore e spira e Nora, spaventata, subisce prima un aggressione e un furto da uno sconosciuto e poi assiste all'omicidio di una donna accoltellata. Nessuno le crede e tutti cercano di convincerla che il delitto a cui ha assistito sia un sogno, provocato dalla stanchezza e dallo shock subito per lo scippo. Non passa molto tempo perché Nora si convinca di aver visto realmente quella donna morire sotto il coltello di un assassino che in passato ha già colpito più volte a Roma. Tutte le vittime erano state preavvisate dallo psicopatico con una telefonata anonima e il killer sceglie a caso le sue vittime seguendo l'ordine dell'alfabeto. È arrivato, dopo tre omicidi, alla lettera D: chi sarà quindi la prossima vittima? Nora - che nel frattempo si è trasferita in casa di Laura, un'amica della signora anziana che la ospitava prima - riceve la fatidica telefonata. Per far luce sulla verità decide di indagare, aiutata da un giovane medico che si è innamorato di lei. La soluzione dell'enigma porta alla casa di Laura, davanti alla quale fu commesso il terzo omicidio dell'assassino. Sceneggiato dal regista con, fra gli altri, Ennio De Concini e Franco Prosperi, il film definisce la formula del thriller all'italiana: l'importanza della cornice scenografica, l'uso sapiente delle luci e l'enfasi dei rumori (e della musica: Furore di Adriano Celentano), nonché l'elemento pauroso (accentuato dallo splendido bianconero della fotografia dello stesso Bava) e fantastico che ricorre all'inverosimile per la sua soluzione. Tutti questi topoi verranno poi maggiormente accentuati, con maggior sadismo, da Bava in Sei donne per l'assassino e da Argento in L'uccello dalle piume di cristallo. Sono inevitabili, in una sceneggiatura firmata da più mani, alcune mancanze compensate col tentativo di inserire la voce fuori campo del narratore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nicolòmatta »
[ - ] lascia un commento a nicolòmatta »
|
|
d'accordo? |
|
zulu51
|
lunedì 28 dicembre 2015
|
"vacanze romane horror"
|
|
|
|
Ho visto il film ieri sera in Televisione e lo trovo geniale, c'è tutto il talento di un regista, spesso considerato di serie B, ma dall'inventiva e dalle capacità innate.
il film inizia cone un normalissimo film, con un aereo in volo ed una canzone cantata da Celentano nei titoli di testa, che fà pensare ad un film di puro intrattenimento, una turista americana, arriva a Roma, ospite di una vecchia signora, sull'aereo incontra un tale che la abborda e le offre una sigaretta e poi tutto il pacchetto, giunti a terra, in coda per il controllo, il tizio in questione viene bloccato ed arrestato dalla polizia, perchè nelle sigarette si trova marijuana.
Arrivata alla casa della vecchia signora, la ragazza ci trova un avvenente medico che le dice che la signora è molto malata e di fare attenzione ed avvissarlo in caso di malore improvviso, cosa che succede appena fatto buio, la ragazza non fà in tempo a chiamare il medico che la signora muore, lei esce scolvolta, scende la scalinata di Trinità dei Monti in piena notte e viene aggredita e derubata, dopodichè vede una donna uscire da un palazzo chiedendo aiuto, nella schiena ha un pugnale conficcato e subito dopo seguita da un uomo, lei sviene, ritrovata da un vigile urbano, racconta la storia al medico che non le crede e pensa sia tutto frutto del trauama subito per la morte della anziana signora.
[+]
Ho visto il film ieri sera in Televisione e lo trovo geniale, c'è tutto il talento di un regista, spesso considerato di serie B, ma dall'inventiva e dalle capacità innate.
il film inizia cone un normalissimo film, con un aereo in volo ed una canzone cantata da Celentano nei titoli di testa, che fà pensare ad un film di puro intrattenimento, una turista americana, arriva a Roma, ospite di una vecchia signora, sull'aereo incontra un tale che la abborda e le offre una sigaretta e poi tutto il pacchetto, giunti a terra, in coda per il controllo, il tizio in questione viene bloccato ed arrestato dalla polizia, perchè nelle sigarette si trova marijuana.
Arrivata alla casa della vecchia signora, la ragazza ci trova un avvenente medico che le dice che la signora è molto malata e di fare attenzione ed avvissarlo in caso di malore improvviso, cosa che succede appena fatto buio, la ragazza non fà in tempo a chiamare il medico che la signora muore, lei esce scolvolta, scende la scalinata di Trinità dei Monti in piena notte e viene aggredita e derubata, dopodichè vede una donna uscire da un palazzo chiedendo aiuto, nella schiena ha un pugnale conficcato e subito dopo seguita da un uomo, lei sviene, ritrovata da un vigile urbano, racconta la storia al medico che non le crede e pensa sia tutto frutto del trauama subito per la morte della anziana signora.
A questo punto una signora che abita proprio in quella zona, le offre aiuto ed ospitalità a casa sua, perchè lei comunque si trova in partenza, la signora assomiglia molto alla signora pugnalata.
Da lì una seria di eventi che non racconto per non rovinare la sorpresa a chi volesse vedere il film, il medico comunque si trova spesso ad intervenire nei momenti peggiori, le inquadrature, la posizione della macchina da presa sono fatte con grande maestria, la scena nell'ospedale, quando si risveglia attorniata da un gruppo di suore, la macchina da presa si trova nella posizione della ragazza nel letto.
L'atmosfera passa da riprese di giorno nel sole di Roma a quelle di notte nella grande casa dove la ragazza è ospite, certo uno si chiede come mai, non se ne vada, visto il pericolo che corre rimanendo in quella casa, ma questo fà parte del genere, in quanti film abbiamo visto situazioni del genere, io ho apprezzato molto il modo in cui il film è girato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zulu51 »
[ - ] lascia un commento a zulu51 »
|
|
d'accordo? |
|
fedeleto
|
domenica 21 febbraio 2016
|
il regista che sapeva troppo..
|
|
|
|
Una trinità dei monti notturna e deserta,un omicidio che sembra essere avvenuto anni prima,un urlo e la paura che incombe. Questi sono solo alcuni elementi che predominano nel film del regista sanremese Mario Bava.Dopo il gotico la maschera del demonio,e due buoni peplum,ora tocca al giallo.Scritto a 6 mani (De concini,Corbucci,Prosperi,Guerrini,De salvata e lo stesso Bava)la storia si svolge a Roma dove una turista americana viene a trovare sua zia.Purtroppo la sera stessa quest'ultima muore e la povera ragazza disperata esce di casa e incappa in uno scippo violento terminato in omicidio.Appassionata di gialli scoprirà l'assassino.Ma se forse la verità è più vicina all' immagi-nazione? Bava dirige un piccolo capolavoro.
[+]
Una trinità dei monti notturna e deserta,un omicidio che sembra essere avvenuto anni prima,un urlo e la paura che incombe. Questi sono solo alcuni elementi che predominano nel film del regista sanremese Mario Bava.Dopo il gotico la maschera del demonio,e due buoni peplum,ora tocca al giallo.Scritto a 6 mani (De concini,Corbucci,Prosperi,Guerrini,De salvata e lo stesso Bava)la storia si svolge a Roma dove una turista americana viene a trovare sua zia.Purtroppo la sera stessa quest'ultima muore e la povera ragazza disperata esce di casa e incappa in uno scippo violento terminato in omicidio.Appassionata di gialli scoprirà l'assassino.Ma se forse la verità è più vicina all' immagi-nazione? Bava dirige un piccolo capolavoro.Ovviamente nel film sono numerose le sequenze interessanti che devono molto alla fotografia del regista.Elementi che non si scordato facilmente sono stanze ove le lampade ondeggiano e si sentono voci,op -pure,quanto alle scene magistrali non si può scordare la morte della zia (sembra una scena horror in piena regola),ed in tutto questo si riesce a trovare anche spazio per l'ironia (il medico che vuole baciare la ragazza,il filo di Arianna che fa inciampare il medico) e forse sta proprio in questo la grandezza del film.Bava tende inoltre ad evidenziare con giochi di luce gli occhi della donna,ove appunto l'occhio è ciò che osserva e analizza.Un gioiello unico,e Trinità dei monti desolata e sinistra in questa maniera non si era mai vista.Inspiegabile insuccesso di pubblico.Valentina Cortese magnifica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
vito palmisani
|
mercoledì 16 luglio 2014
|
marcello!!!
|
|
|
|
Un film del 1963 con tutti i limiti di quel periodo, Bava scimmiotta il noir francese, utilizzando attori americani ed italiani, film turistico come "vacanze romane" promozione iconografica di Roma deserta, cosa alquanto improbabile anche in quegli anni, imperfezioni di sceneggiatura, dialoghi ridicoli, buona interpretazione di Leticia Roman che avrebbe potuto fare meglio se fosse stata lasciata libera nell'interpretare il suo ruolo, John Saxon sprecato come il Gregory Peck di "Vacanze romane". Si svolge tutto sulla scalinata di Trinità dei Monti e non a Piazza di Spagna. La parola "uccisore" invece di "assassino". Portone in vetro che diventa di legno massiccio nel primo piano, buio totale improvviso con la luce di spalle nella sequenza successiva.
[+]
Un film del 1963 con tutti i limiti di quel periodo, Bava scimmiotta il noir francese, utilizzando attori americani ed italiani, film turistico come "vacanze romane" promozione iconografica di Roma deserta, cosa alquanto improbabile anche in quegli anni, imperfezioni di sceneggiatura, dialoghi ridicoli, buona interpretazione di Leticia Roman che avrebbe potuto fare meglio se fosse stata lasciata libera nell'interpretare il suo ruolo, John Saxon sprecato come il Gregory Peck di "Vacanze romane". Si svolge tutto sulla scalinata di Trinità dei Monti e non a Piazza di Spagna. La parola "uccisore" invece di "assassino". Portone in vetro che diventa di legno massiccio nel primo piano, buio totale improvviso con la luce di spalle nella sequenza successiva. Ricerca di "Dandini" ad Ostia e "Nora" stesa al sole in bikini. La scena finale languida e stucchevole con la veduta dal Pincio su Piazzale Flaminio e via Cola di Rienzo, altro omaggio turistico a Roma che già allora risentiva del sovrappopolamento delle auto parcheggiate sul piazzale. ed altro ancora. Riferimenti a Fellini con il nome del medico "Marcello" chiamato più volte, le monache dell'ospedale con i loro grandi copricapo, i pretini e il prete che raccoglie il pacchetto di sigarette alla marjuana gettato da Nora dalla terrazza del Pincio. Tanti errori ammortizzati dall'ottima fotografia di Bava, con tagli di luce appropriati, buona la colonna sonora che ha sottolineato gli attimi di suspance, Tutto salvato dal monologo finale di Valentina Cortese (l'assassina seriale già intuita dal pubblico alla sua prima apparizione) che ha espresso in pieno la sua arte teatrale. Un Film del 1963 per gli appassionati di cinema che allora riempivano le sale cinematografiche, per godere fumando momenti di "vera distrazione"!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vito palmisani »
[ - ] lascia un commento a vito palmisani »
|
|
d'accordo? |
|
mrbuzzino
|
lunedì 11 luglio 2011
|
il papà di dario argento
|
|
|
|
Una ventenne americana giunge a Roma per una vacanza. Nelle prime dodici ore di soggiorno gliene capitano di tutti i colori: convinta di aver assistito ad un omicidio non si darà pace fino alla soluzione del mistero. Mettendo insieme Hitchcock, Clouzot, Lang e chissà quanti altri, Bava costruisce il il prototipo dei giallo-thriller all'italiana, girando un giallo godibile e spiritoso, anche se un indizio macroscopico che lascia assurdamente indifferenti i personaggi del film, rivela in anticipo il colpevole. La sceneggiatura fa in effetti abbastanza acqua (per dirne solo una: soggiorni sola, in una casa di sconosciuti, dove qualcuno che ha evidenti legami con l'assassino è nel frattempo entrato più volte, sei convinta di essere la vittima prescelta del serial-killer, e continui ad andarci a dormire??? Ma via!!!) e deve essere sembrata un po' scombiccherata anche agli stessi autori (tra i quali Bava) tanto che alla fine un "coup de théâtre" rimette tutto in discussione.
[+]
Una ventenne americana giunge a Roma per una vacanza. Nelle prime dodici ore di soggiorno gliene capitano di tutti i colori: convinta di aver assistito ad un omicidio non si darà pace fino alla soluzione del mistero. Mettendo insieme Hitchcock, Clouzot, Lang e chissà quanti altri, Bava costruisce il il prototipo dei giallo-thriller all'italiana, girando un giallo godibile e spiritoso, anche se un indizio macroscopico che lascia assurdamente indifferenti i personaggi del film, rivela in anticipo il colpevole. La sceneggiatura fa in effetti abbastanza acqua (per dirne solo una: soggiorni sola, in una casa di sconosciuti, dove qualcuno che ha evidenti legami con l'assassino è nel frattempo entrato più volte, sei convinta di essere la vittima prescelta del serial-killer, e continui ad andarci a dormire??? Ma via!!!) e deve essere sembrata un po' scombiccherata anche agli stessi autori (tra i quali Bava) tanto che alla fine un "coup de théâtre" rimette tutto in discussione. La messinscena però denota la maestria di Bava e le scene di suspense sono originali, ben costruite e di indubbia efficacia: la scalinata di Trinità dei Monti in versione notturna è decisamente inquietante. Brave le interpreti femminili. Esplicito riferimento alla marijuana, che all'epoca, immagino abbia provocato qualche noia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mrbuzzino »
[ - ] lascia un commento a mrbuzzino »
|
|
d'accordo? |
|
|