La ragazza che sapeva troppo |
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Un film di Mario Bava.
Con Valentina Cortese, John Saxon, Leticia Roman, Tiberio Murgia, Adriana Facchetti.
continua»
Poliziesco,
durata 92 min.
- Italia 1963.
MYMONETRO
La ragazza che sapeva troppo
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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MARCELLO!!!di Vito PalmisaniFeedback: 228 | altri commenti e recensioni di Vito Palmisani |
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mercoledì 16 luglio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film del 1963 con tutti i limiti di quel periodo, Bava scimmiotta il noir francese, utilizzando attori americani ed italiani, film turistico come "vacanze romane" promozione iconografica di Roma deserta, cosa alquanto improbabile anche in quegli anni, imperfezioni di sceneggiatura, dialoghi ridicoli, buona interpretazione di Leticia Roman che avrebbe potuto fare meglio se fosse stata lasciata libera nell'interpretare il suo ruolo, John Saxon sprecato come il Gregory Peck di "Vacanze romane". Si svolge tutto sulla scalinata di Trinità dei Monti e non a Piazza di Spagna. La parola "uccisore" invece di "assassino". Portone in vetro che diventa di legno massiccio nel primo piano, buio totale improvviso con la luce di spalle nella sequenza successiva. Ricerca di "Dandini" ad Ostia e "Nora" stesa al sole in bikini. La scena finale languida e stucchevole con la veduta dal Pincio su Piazzale Flaminio e via Cola di Rienzo, altro omaggio turistico a Roma che già allora risentiva del sovrappopolamento delle auto parcheggiate sul piazzale. ed altro ancora. Riferimenti a Fellini con il nome del medico "Marcello" chiamato più volte, le monache dell'ospedale con i loro grandi copricapo, i pretini e il prete che raccoglie il pacchetto di sigarette alla marjuana gettato da Nora dalla terrazza del Pincio. Tanti errori ammortizzati dall'ottima fotografia di Bava, con tagli di luce appropriati, buona la colonna sonora che ha sottolineato gli attimi di suspance, Tutto salvato dal monologo finale di Valentina Cortese (l'assassina seriale già intuita dal pubblico alla sua prima apparizione) che ha espresso in pieno la sua arte teatrale. Un Film del 1963 per gli appassionati di cinema che allora riempivano le sale cinematografiche, per godere fumando momenti di "vera distrazione"!
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