El Cid

Il nome di Anthony Mann è indissolubilmente legato al western, anche se aveva firmato un po' tutti i generi. Al kolossal si era avvicinato con Spartacus, ma i litigi con Kirk Douglas, produttore invadente e protagonista, gli fecero lasciare il set. Seguì, con esito stavolta felicemente concluso, El Cid, cui Mann diede un respiro epico che ne fa uno dei più bei film del genere. Cinema epico, appunto, dove le personalità sono portate all'eccesso e i buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi, senza mezze misure, in un manicheismo illimitato. Niente sfumature in questi personaggi che sbalzano a tutto tondo e colpiscono con una forza primigenia. Charlton Heston è un protagonista ideale e qui dà forse la sua prova migliore, Sophia Loren affascina con la sua bellezza mediterranea e rende credibilissimo il personaggio di donna Ximena. Le musiche di Miklos Rozsa erano una garanzia nel cinema d'allora e commentano al meglio le immagini. Ma il pregio maggiore del film è nel virtuosismo delle riprese e delle inquadrature, di una simmetria perfetta: i duelli sono un autentico capolavoro: il momento in cui Rodrigo uccide il padre di Donna Ximena (fuori campo) è di una drammaticità ineguagliabile, nella sua ellissi. Perde in tv e va visto obbligatoriamente in 16:9. In Italia non ancora disponibile il DVD in ligua italiana (solo inglese e tedesco online): che cosa si aspetta?