La sapiente regia di Minnelli e la bravura di un cast più che azzeccato rendono godibile questa commedia, che di per sé non avrebbe i numeri per catturare il cuore dello spettatore. Rex Harrison gigioneggia e Kay Kendall svolazza, danzando sulle note di una sceneggiatura leggera e dinamica. I personaggi, pur riconoscibili come "caratteri" (Angela Lansbury la snob, Sandra Dee la brava figlia di papà, John Saxon il macho dal cuore puro, e così via...), estrapolati dal contesto non starebbero mai in piedi da soli, ma nel complesso il bello di questo film è proprio questo. Nel novero delle commedie "anni 50", leggere e spensierate, questa si distingue per non avere morali da insegnare, né messaggi nascosti tra le pieghe della sceneggiatura, e per adattarsi perfettamente al desiderio di entertainment. La differenza tra questa commedia ed altre (di tutti i tempi) sta nel fatto che un qualunque banale canovaccio, se ben recitato e ben diretto, diventa un piacevole ricordo e non solo il passatempo di un'ora.
Volutamente in antitesi con i film "duri" dell'epoca (Gioventù bruciata del 1955, Fronte del porto del 1954, La gatta sul tetto che scotta del 1958, Scandalo al sole - sempre con Sandra Dee - del 1959, tanto per citarne alcuni), "The reluctant debutante" è pura favola, ben costruita, con attori che, forti del loro talento e della musicale regia di Minnelli, si muovono come in un carillon, per dare un minuto di respiro a un paese in piena crisi sociale ed emotiva.
E lo fa con grazia.
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