Rifacimento gradevole, ma infedele, del film del 1939 dal romanzo esistenzialista di Louis Bromfield. La Maharani - l'ultima regina descritta da Bromfield - qui serve borghesemente il te con le sue mani, la relazione fra Edwina e suo marito viene presentata in maniera diametralmente opposta all'originale (è lui il povero che sposa la donna ricca e ne dipende), mentre i ruoli di tutti sono sacrificati a quello di Lana Turner, comunque perfetta nel ruolo della donna di mondo dalle molte esperienze. Assolutamente marginale il personaggio di Tom Ransome, che, nel romanzo, è il quasi-protagonista e totalmente fuori parte Richard Burton nel ruolo di Safka che, chissà perché, come nella versione del 1939, qui si chiama Safti, mentre Lady Heston diventa Haskett.