paola di giuseppe
|
martedì 20 luglio 2010
|
un caso insolito, un noir per caso
|
|
|
|
The bigamist è un film insolito per quello che racconta, in tempi di tabù pronti a crollare di lì a poco (anni ’50, gioventù bruciata, beat generation) ma al momento ancora ben in vista nell’America puritana e hollywoodiana.
Harry,rappresentante di elettrodomestici,fa la spola tra Los Angeles,dove ha i clienti,e S.Francisco,dove vive con la bionda moglie (Eve) in una bella casa borghese con veranda che dà su una strada in salita,e panoramiche inevitabilmente sghembe sono la logica conseguenza di piani geometricamente inconciliabili fra loro nello spazio.
Altrettanto logica, eppure dissonante, sembra essere l’evasione sentimentale di Harry con Phillis,brunetta e camerierina di ristorante cinese ( “un topolino!”, dirà lui di lei).
[+]
The bigamist è un film insolito per quello che racconta, in tempi di tabù pronti a crollare di lì a poco (anni ’50, gioventù bruciata, beat generation) ma al momento ancora ben in vista nell’America puritana e hollywoodiana.
Harry,rappresentante di elettrodomestici,fa la spola tra Los Angeles,dove ha i clienti,e S.Francisco,dove vive con la bionda moglie (Eve) in una bella casa borghese con veranda che dà su una strada in salita,e panoramiche inevitabilmente sghembe sono la logica conseguenza di piani geometricamente inconciliabili fra loro nello spazio.
Altrettanto logica, eppure dissonante, sembra essere l’evasione sentimentale di Harry con Phillis,brunetta e camerierina di ristorante cinese ( “un topolino!”, dirà lui di lei).
Il ménage con Eve (otto anni di matrimonio) è sbiadito, lei non può aver figli,si è buttata nel lavoro,è brava e l’azienda di famiglia è fiorente,ma il povero Harry la domenica pomeriggio a Los Angeles si sente solo.
Ma di colpo, da sposato senza figli, il nostro Harry si ritrova una moglie che vuol adottare un figlio e un’amante che sta per fargliene uno vero.
Che fare in questi casi negli anni ’50 in America,nonostante ci fosse già il divorzio? Si sposa anche Phillis.
Il contrattempo della richiesta di adozione dall’altra parte,cioè da Eve,la prima moglie,purtroppo farà saltare il coperchio e il solerte signor Jordan (Edmund Gwenn),capo dell'agenzia che ha il dovere giuridico,ma soprattutto morale,di fare indagini sulla famiglia che adotterà,scoprirà il ménage a trois con bebé.
Il finale in tribunale è decisamente consolatorio.Dunque cosa c’è di insolito in The bigamist?
Il modo del racconto.Ida Lupino era una donna in gamba, ci sapeva fare con quella Hollywood che insisteva sulla tradizione mentre cominciavano a circolare personaggi come Aldrich (debutta nel ’52 in televisione e nel ’53 al cinema) e Fuller (I Shot Jesse James è del 49) e parole come autonomia del film maker, indipendenza, no star sistem,sono il nuovo credo,qualche eco del neorealismo italiano arriva anche lì pur restando prodotti del tutto americani e, senza proporre rivoluzioni,si innesca un lento processo evolutivo senza più ritorno.
Dov'è la dissonanza? Lo schema del noir,la femme fatale,il segreto,il sospetto,la rivelazione, c’è tutto,ma gli accordi sono alterati,Harry e Phillis non sono travolti da un tragico destino e da passione folle,tutto quello che capita riesce a sembrare credibile, non ci sono forzature.
Lupino dosa nella misura media toni e ritmi,la prima parte quasi espressionistica nelle luci e nei suoni cede alla morbidezza della seconda,quando il lungo flash back di Harry servirà a far luce su vite di piccoli uomini alle prese con piccoli drammi che possono prendere strade inaspettate,anche dolorose e assurde,e il passaggio fra le due parti è il vagito del neonato che fa scoprire tutto.
Il caso, nient’altro,ma dietro ci sono le persone e il loro soffrire o gioire ed è quello che si continua a pensare,nulla che risulti pleonastico, ridondante, fastidioso.
“Amo il cinema, anche se non m’importa niente di sapere dove abita Clark Gable”,dice Phillis/Lupino mentre il bus turistico gira per Beverly Hills ed Harry le siede vicino per quell’approccio goffo che vedremo.
Lupino non calca la mano,suggerisce non approfondisce,bastano poche parole,nella vita non se ne dicono tante di battute famose, non siamo sempre protagonisti di melodrammi,eppure può capitare che un uomo sposi due donne contemporaneamente e diventi bigamo!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paola di giuseppe »
[ - ] lascia un commento a paola di giuseppe »
|
|
d'accordo? |
|
|