Roma città aperta

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Un film di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 98 min. - Italia 1945. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 31 marzo 2014. MYMONETRO Roma città aperta * * * * - valutazione media: 4,46 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
elgatoloco martedì 26 aprile 2022
alcuni"omissis", ma... Valutazione 0 stelle su cinque
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"ROma citta'aperta"(RObero ROsselllini, anche co-sceneggiatore del film con Federico Fellini, con Celeste Negarville, ma soprattuttto con i soggettisti Sergio Amidei e Ferruccio Disnan, dove Alberto Consiglio, altro soggettista del fim, sembra abbia poi partecipato scarsamente alla sceneggiatura, 1945)e'veramente un"miracolo", creazione incredibilmente veritiera(neorealismo pieno, in ogni aspetto del film)degli eccidi nazisti, supportati in ogn modo dagli ultimi rimasugli fascisti presenti nella capitale, quando ormai"incombeva"la liberazione ad opera del FLN e degli Alleati.  Centrali la figura del prete , don Pietro Pellegrini, quasi una sintesi tra don PIetro Pappagallo e don Giuseppe Morosini, ma anche quella della altrettanto coraggiosa casalinga ed ex lavoratrice Pina, dove gli interpreti sono rispettivamente  Aldo Fabrizi e Anna Magnani, due"colossi"popolarissimi del cinema dell'epoca e successivo, mentre gli altri personaggi importanti del film sono, "neorealisticmaentr"(ossia nel senso della poetica neorealista)affidati a intepreti meno famosi, "presi della strada", come spesso, anche con molta retorica, si afferma. [+]

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great steven venerdì 20 agosto 2021
le vicende dell''occupazione nazista a roma. Valutazione 4 stelle su cinque
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ROMA CITTà APERTA (IT, 1945) di ROBERTO ROSSELLINI. Con ALDO FABRIZI, ANNA MAGNANI, MARCELLO PAGLIERO, MARIA MICHI, CARLA ROVERE, FRANCESCO GRANDJACQUET, HARRY FEIST, GIOVANNA GALLETTI, VITO ANNICHIARICO, NANDO BRUNO ● Dopo l’armistizio di Cassibile, gli Alleati stanno già risalendo la penisola, ma non sono ancora giunti a Roma, dove i partigiani si sono già organizzati per combattere i nazifascisti. L’ingegnere comunista Giorgio Manfredi (il cui vero nome è Luigi Ferraris) è dei più importanti uomini della Resistenza, e per sfuggire alle quotidiane retate della Gestapo è aiutato dal tipografo Francesco, che è in procinto di sposare Pina, un’operaia vedova incinta di lui con un bambino, Marcello, nato dal precedente matrimonio. [+]

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venerdì 18 gennaio 2019
film unico! Valutazione 5 stelle su cinque
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Film meraviglioso, girato in una strada del Municipio V Prenestino cioè Via Raimondo Montecuccoli.

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elgatoloco mercoledì 10 ottobre 2018
straordinario.formidable Valutazione 0 stelle su cinque
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"ROma città aperta"(1945,  Roberto Rossellini), è veramente, almeno per chi scrive, il capolavoro del "neorealismo"(sempre volendo rimanere alle tassonomie, che spesso diventano, volenti o nolenti, etichette): la ricostruzione era in atto, anzi non era ancora stata attuata, dunque il paesaggio urbano è quello bellico, di una Urbs"aperta"in vari sensi: anche al saccheggio, purtroppo, alla  delazione,  alle componenti più malvage dell'"animo umano".  Vi si vede la violenza indiscriminata del nazismo e del fascismo(ma degli ufficiali tedeschi non si fa indiscriminatamente "tutto un fascio, " ,  mostrando come almeno in alcuni ci fosse il segno del ravvedimento, della critica verso il regime hitleriano e verso il suo assurdo razzismo), la testimonianza del sacrificio di Don Morosini, il fatto storico che ispira la pellicola diventa occasione per un denso ritratto umano, dove la performance di Aldo Fabrizi è straordinaria, insieme a quella di Anna Magnani. [+]

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giuseppetoro mercoledì 19 settembre 2018
storico Valutazione 4 stelle su cinque
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film, storico, girato subito dopo la seconda guerra mondiale, denunciando proprio ciò che facevano i soldati tedeschi durante l'occupazione dell'Italia, caccia ai partigiani, uccisione di innocenti..

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fedeleto venerdì 8 luglio 2016
roma città sofferente Valutazione 4 stelle su cinque
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Nella Roma occupata dai nazisti,si alternano le varie vicende di alcuni personaggi:Pina,una donna in procinto di sposarsi uccisa dai tedeschi mentre insegue il marito deportato,un prete aiutante della resistenza, e una donna spia che tradisce l'uomo di cui è innamorata.Roberto Rossellini (un pilota ritorna,l'uomo dalla croce) dirige un ottimo film senza ombra di dubbio.Partendo fin dall'inizio sull'inquadratura ritraente Roma, il regista romano ci immerge nel clima di tensione dell'epoca, il racconto porta vari personaggi degni di analisi, da Pina( interpretata da una magistrale Anna Magnani) ispirata a Teresa Gallace uccisa dai nazisti nella stessa situazione,una donna vittima dell'ingiustizia più ignobile e assurda, proseguendo con il prete Don Pietro ispirato ala figura di Don Giuseppe Morosini, aiutante della resistenza. [+]

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noia1 lunedì 6 giugno 2016
l'inno alla vita più efficace. Valutazione 5 stelle su cinque
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Tra le vicende di chi prova a sopravvivere e dei partigiani si ritrae la Roma occupata dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Un ritratto immenso soprattutto perché mai tragico o completamente impuntato sull’azione, arte per come viene senza condizionamenti di tipo economico, un puro e semplice racconto che si fa immenso nel rappresentare un mondo né tragico né patetico, un mondo così com’è con le proprie dinamiche e le proprie speranze. La prima parte non rappresenta un popolo morto o disperato, ci sono solo persone che vogliono vivere, vivono e sopravvivono come possono nel mondo che è stato dato loro, duro sì, ma dove comunque la vita batte con tanto d’ironia amori e sogni. La seconda è più che altro quanto l’inno alla vita della prima parte viene estremizzato, dove non sono le torture ad abbattere i protagonisti, dove tra i prigionieri e gli aguzzini non c’è l’elevazione del martire sotto le sofferenze ma bensì un braccio di ferro dove il vincitore non è per forza chi resta in piedi. [+]

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dario domenica 19 aprile 2015
scaltrissimo Valutazione 2 stelle su cinque
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Rossellini è uno dei cineasti più sopravvalutati della storia del cinema. Innegabile il buon uso della macchina da presa, ma a livello fotografico: le sequenze sono poste una dopo l'altra, frenando il linguaggio cinematografico (meglio Alberto Lattuada, altro padre del Neorealismo, e forse il primo con "Giacomo l'idealista"). La vicenda, poi, è tratta in un modo rozzo, diretto, da pugno nello stomaco, quasi Rossellini volesse stordire lo spettatore più che emozionarlo. La famosa scena della Pina mitragliata è terribilmente melodrammatica e tanto melodramma toglie reale tensione all'evento. Tutti gli attori sono sopra le righe, il film è attraversato da un'aria funerea, imposta più che naturale. [+]

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shagrath martedì 16 dicembre 2014
retorica poco interessante Valutazione 2 stelle su cinque
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L'occupazione nazista di Roma viene narrata attraverso il punto di vista della resistenza cittadina, un mondo variegato in cui uomini e donne da ideologie tanto opposte si uniscono per contrastare il nemico comune. Poteva nascere un opera interessante da uno spunto del genere, invece il film si brucia, sfumando in una retorica di basso livello, fatta di dialoghi scontati e personaggi abbozzati. Per di più i nazisti non hanno solo la funzione di antagonista (come dovrebbe essere), ma sono proprio la rappresentazione del male assoluto, né più né meno, ed ecco che lo scopo del film non è quello di narrare le storie di Don Pietro e dei suoi compagni sullo sfondo dell'occupazione nazista, ma di arruffianarsi il facile consenso tra i nuovi vincitori prendedoli alla pancia. [+]

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ginopipillo martedì 27 maggio 2014
infatti non dimentichiamo... Valutazione 2 stelle su cinque
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Roma città aperta non avrebbe dovuto essere bombardata... Senza fare sconti ai nazisti, non dimentichiamo che le bombe su Roma, su molte altre città europee e sui civili innocenti, non su obiettivi militari, le hanno sganciate gli anglo americani "liberatori ". Anche loro hanno i loro crimini sulla coscienza. Vedi la ciociara del grande De Sica con l'immensa Sofia.

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