Roberto Silvestri
Il Manifesto
L'assassino come angelo casuale della vendetta. Un film suspense, anti-hitchcockiano. Welles diceva che a Hitchcock non interessano gli esseri umani. Era artista concettuale. Invece a Luci nella notte (Feux rouge) di Cedric Kahn, in gara a Berlino 2005, sì. È uno psycho-thriller anti-concettuale per eccellenza sul litigio tra marito alcolista e introverso e moglie misteriosa e charmant, in viaggio in auto da Parigi a Bordeaux verso i figli in vacanza. Prima Poitier, poi Tours, prima l'autostrada, poi le provinciali, le stazioni, le ferrovie, gli alberghi, i bar, i motel, la campagna sperduta, le mucche, le stazioni di polizia, la notte, gli ospedali. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2298 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 6 maggio 2005