Le rose del deserto |
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Un film di Mario Monicelli.
Con Michele Placido, Giorgio Pasotti, Alessandro Haber, Fulvio Falzarano, Moran Atias.
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Drammatico,
durata 102 min.
- Italia 2006.
- Mikado Film
uscita venerdì 1 dicembre 2006.
MYMONETRO
Le rose del deserto
valutazione media:
2,56
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un'occasione sprecata...di maxFeedback: 0 |
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giovedì 7 dicembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Essendo un appassionato di cinema e di guerra d'Africa, ero incuriosito da questo film. Al di là del rispetto che si deve ad un Maestro del Cinema italiano che a 90 anni suonati si dedica anima e corpo a quest'impresa, debbo dire che il risultato è modesto. La sceneggiatura mostra limiti evidenti. Con la guerra non si scherza. Si capisce che l'avventura bellica dell'Italia sabauda e fascista in Africa Settentrionale è solo un pretesto ma francamente tutto questo lascia il sapore di un'opera relizzata a metà. Troppi episodi macchiettistici e poca visione d'insieme. Nessun personaggio che si incarichi di rappresentare la gravità della guerra. Se nei casi migliori (l'episodio del soldato che muore perchè lascia la pagnotta al bambino, la morte del maremmano (interpretato - mi sembra - da Claudio Bigagli) o il matrimonio celebrato per procura sulla tomba del malcapitato soldato), il film richiama felicemente la tradizione monicelliana altrove si perde senza raggiungere il risultato. Nella foga di essere antimilitaristi a tutti i costi poi, viene piazzato in ognidove il generalone (Tatti Sanguinetti) bolso, retorico e ridicolo. Poteva essere un cammeo isolato e concreto ma disperderlo così, sulla scena, come una marionetta toglie davvero credibilità al personaggio. Non che non vi fossero ufficiali mediocri (certo che c'erano!) ma rappresentarli così... Si vada a vedere come sono stati ben rappresentati gli ufficiali nella fiction su Cefalonia o ci si studi come si sono comportati ad El Alamein i nostri ufficiali (due per tutti: Arena alla guida dell'Ariete e Frattini nella Folgore). Peccato, perchè pur nella ristretteza dei mezzi, le location e la fotografia sono curati e gli attori tutti bravi (con una menzione particolare per Michele Placido nei panni dell'assai pragmatico frate pugliese). Se volete vedere o rivedere un bel film (quasi un capolavoro!) sulla guerra d'Africa andate a ripescare il dvd di "El Alamein. La linea del fuoco" di Monteleone (2002). Un saluto.
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