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Proiettato nella sezione Onde del 32Torino Film Festival. Opera emblematica nel descrivere la contraddizione dell'America contemperanea: da rievocazioni della guerra del Vietnam (lacerazione non ancora emarginata) alla violenza gratuita di passatempi per ammazzare la noia che fanno "spuntare" il morto. Un road movies sui generis, una fuga che si perde e si confonde, fra amori occasionali, una ragazza francese che pare una odalisca del connazionale Matisse, all'apparizione di nuova ambigua figura paterna che sembra quasi ristabilire l'armonia del "nido" famigliare. Due fratelli, dei quali il minore svolge il ruolo del maggiore e viceversa, come nella scena iniziale del film, il richiamo bestiale del maggiore per l'altro, in uno gioco non-sense, che resta ingiustificato e non compreso dallo sguardo di un cane testimone dell'omicidio,e da quello dei cavalli che oltre il bosco, percorrono il prato della maglia del piccolo protagonista, incuranti e lontani dall'irrazionalità del tutto.
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