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Mi fa molto piacere recensire questo film del 1980 di Ciro Ippolito, per svariati motivi; in primis lo ricordo molto volentieri perchè lo vidi da bambino quando passava in onda in tv in qualche rete privata e in quanto, a differenza del più conosciuto e osannato Alien di Ridley Scott anche se sembrerà strano, a me il film di Ippolito mi inquietò e affascinò parecchio quando lo vidi.
Possiamo anche definirlo come ho letto sul web seguito apocrifo, b-movies all'italiana, ma non c'è dubbio che con pochi mezzi ma tanta intuizione e la solita capacità artigianale dei registi italiani, il film funziona e bene secondo me.
Sin dalle fasi iniziali anche grazie all'ottima fotografia ed alle musiche molto particolari degli Oliver Onions veniamo calati in una suggestiva ambientazione. La prima parte si svolge in esterna in una cittadina americana e ci narra del ritrovamento di alcune pietre azzurrognole molto strane chge poi si scopriranno essere di provenienza aliena e dei preparativi di un gruppo di speleologi alla perlustrazione di alcune grotte sotterranee molto grandi (anticipando di gran lunga il film The Descent). La seconda parte diviene molto interessante perchè all'interno delle grotte si annida la minaccia aliena e il gruppo si troverà a combattere con questa entità; molto belle risultano essere le scene girate in queste grotte, tese al punto giusto, molto claustrofobiche e con quel fascino tutto particolare legato a tanti film cosiddetti appunto b-movies girati in quel periodo. Non è un capolavoro, certo ma lo consiglio agli amanti del cinema horror stile anni 70-80 che difficilmente oggi a fronte di tecnologie più avanzate e budget molto più consistenti si riesce se non in sporadici casi ad intravedere nuovamente. Un piccolo cult.
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