P2 - Livello del terrore

nonostante l'ottima interpretazione della protagonista Rachel Nichols, il film non riesce a trasmettere altro che una sensazione di già visto. dopo un inizio convincente, che vede l'interprete principale nelle mani del proprio sequestratore, si assiste a un continuo rincorrersi tra la protagonista e il suo rivale.

nel ruolo dell'antagonista troviamo invece il taoista Wes Bentley che, nonostante il suo sguardo freddo e inquietante, non riesce a caratterizzare molto il personaggio da lui interpretato. personaggio che per i primi minuti si presume sia un abile assassino e stratega ma che, nel resto film, si rivela essere nient'altro che un povero pazzo sofferente di solitudine e innamorato morbosamente della protagonista.

il lavoro del regista, che riesce a muovere la telecamera in modo da creare brividi,anche se per brevi tratti, pecca di una sceneggiatura che non può nemmeno definirsi un omaggio a titoli precedentemente usciti nel settore cinematografico. 

anche l'ottima fotografia che crea un gioco di luci con le tenebre persistenti degli scenari è limitata da scene demenziali che avrebbero dovuto invece creare un senso di paura e claustrofobia nello spettatore.

in via definitiva il risultato finale non è inquadrabile se non oltre il puro intrattenimento semplice e contaminato di tutti quegli elementi tipici degli horror che l'hanno preceduto, senza però offrire realmente niente di nuovo.