Il caso Mattei |
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Un film di Francesco Rosi.
Con Gian Maria Volonté, Peter Baldwin, Luigi Squarzina, Renato Romano.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 118 min.
- Italia 1972.
MYMONETRO
Il caso Mattei
valutazione media:
3,72
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Lo zio Leo de noialtridi gianmarco.diromaFeedback: 7173 | altri commenti e recensioni di gianmarco.diroma |
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giovedì 28 ottobre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Potrebbe risultare offensivo paragonare Enrico Mattei alla figura di Leo/Jerry Lewis, lo zio di Axel/Johnny Depp in Arizona Dream di Emir Kusturica: creare cioè una similitudine tra una figura chiave della rinascita economica dell'Italia della Prima Repubblica nel secondo dopoguerra e una figura totalmente inventata, tipica nell'immaginario pseudofelliniano del Kusturica dei tempi d'oro. La cosa però è lampante nel momento in cui Mattei, in volo verso la morte, nel finale del film, si domanda: "Chissà se sulla Luna c'è il petrolio?!?". Un po' come Leo, che sogna di vendere a tal punto tante Cadillac, che, accatastate una sopra l'altra, gli potrebbero permettere di arrivare sulla Luna. Quindi si parla di grandi sogni, di grandi visioni, di una sete di affermazione tale, da far smarrire a tratti il senso della realtà. Infatti, se Mattei nella prima parte del film, quando lotta affinché l'Agip non venga svenduto, appare allo spettatore come un uomo forte, figura di passaggio tra l'Italia rurale e quella del boom economico, nella seconda parte del film sembra smarrire il reale senso del suo agire, schiavo della sua ossessione antiamericana, che ripete e ribadisce con sempre maggiore frequenza ed insistenza. A livello visivo, in chiave metaforica, sembra di vedere il totem di Cobb/Leonardo Di Caprio in Inception, che gira, gira, gira.... e non si ferma mai. Mattei nella seconda parte del film, è un uomo in continuo movimento, in sfida con il mondo (o meglio con la logica che lo domina), schiavo di interessi partitici che ne influenzano l'operato ma che, allo stesso tempo, ne permettono l'agire. Compromesso a tutti i livelli, come sottolineato dallo stesso Francesco Rosi, la figura di Mattei si confonde e si smarrisce tra la fitta rete di relazioni che lo vedono anche solo marginalmente partecipe nello scenario politico dominato dalla Democrazia Cristiana. Figura forte e dotata di grande iniziativa imprenditoriale nella prima parte del film (una forza imprenditoriale che viene dal basso e che per questo piace ai "non potenti", come emerge nelle sequenze finali, nel corso dei discorsi/comizi di Mattei in Sicilia), nella seconda parte, personaggio torbido, in fuga, schiavo delle proprie paure.
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