mickey97
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sabato 27 giugno 2015
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un film che ha molto da dire... non solo volgare
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Ted 2 è un film a dir poco sorprendente piu di quanto potessi immagginare, pensavo che la volgarità facesse unicamente da padrona e invece vengono aperte delle importanti riflessioni, le quali si sintetizzano in una sola domanda: cos'è che definisce una persona?. Ted in quanto un amabile ma volgare orsacchiotto si vede privato dei suoi diritti civili perchè viene considerato un bene, proprio cosi viene istituito un processo in tribunale nella speranza che possa recuperararli ma non sarebbe stato cosi facile... infatti l'avvocato della controparte, noto per non aver perso nemmeno una causa riesce a dimostrare il contrario, ogni qualvolta che a Ted gli si preme il torace escono frasi del tipo " ti voglio bene" quindi i suoi sentimenti sarebbero precostituiti.
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Ted 2 è un film a dir poco sorprendente piu di quanto potessi immagginare, pensavo che la volgarità facesse unicamente da padrona e invece vengono aperte delle importanti riflessioni, le quali si sintetizzano in una sola domanda: cos'è che definisce una persona?. Ted in quanto un amabile ma volgare orsacchiotto si vede privato dei suoi diritti civili perchè viene considerato un bene, proprio cosi viene istituito un processo in tribunale nella speranza che possa recuperararli ma non sarebbe stato cosi facile... infatti l'avvocato della controparte, noto per non aver perso nemmeno una causa riesce a dimostrare il contrario, ogni qualvolta che a Ted gli si preme il torace escono frasi del tipo " ti voglio bene" quindi i suoi sentimenti sarebbero precostituiti. Si puo essere scettici riguardo al fatto che un orsetto possa provare l'amore ma Ted in quel che prova è sincero anche se è veramente difficile provarlo, ma la prova che accerti quanto sia una persona arriva quando in seguito all'apparente morte del suo amico John ( infatti è vivo è solo uno scherzo ordito da quest'ultimo ) se ne rattrista e piange sul suo corpo non privo di vita per poi vederlo infatti risvegliarsi sentendosi cosi dire " FREGATO". John praticamente lo aveva salvato da quel brutto episodio alla Hasbro che lo voleva ridurre ad una proprietà ma rappresenterà la ragione per cui Patrick Meighan accetterà il caso di Ted e mostrerà ragioni convincenti per farlo cosi uscire trionfante dal tribunale. Ted 2 quindi è un film che senza dubbio diverte lo spettatore, intento quindi ad ammirare una vicenda perfettamente farcita di quel humour necessario ad intrattenerlo, i tempi comici vengono scanditi da trovate impeccabili e le battute dell'orsetto piu irriverente del cinema non sono mai fuori luogo ma come già ho detto questo fillm non è solo volgare ma ha appunto tante cose da dire. Ted 2 Fa realmente riflettere su cosa determina una persona, noi ci defininiamo essere umani in quanto tali e per una serie di caratteristiche che ci rendono tali ma sotto altri profili sono in molti che perdono la loro umanità, Ted incredibilmente presenta i tratti distintivi di quest'ultima e così dicendo merita come tutti, i suoi Diritti. Un film che consiglio vivamente, va realmente oltre le proprie aspettative.
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filippotognoli
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domenica 5 luglio 2015
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politically scorrect 110%
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Iniziamo col dire la cosa piu' importante di tutte:il film mi ha fatto veramente ridere!!!Certamente il mio giudizio e' soggettivo e personale, e non potrebbe essere altrimenti.Le mie argomentazioni sono molto semplici.La sceneggiatura e' estremamente esilarante e i tempi comici sono perfetti.Certamente Seth MacFarlane riesce a trasmettere la sua comicita' irriverente, provocatoria, offensiva, volgarissima, all'ennesima potenza.I fratelli Farrelly, dei quali il regista e' un chiaro estimatore, in confronto sembrano due chierichetti.Chi apprezza i Griffin, American Dad e quel tipo di comicita' avra' la mia stessa impressione, in caso contrario meglio astenersi dalla visione.
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(di madeinloi)
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levante
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venerdì 31 luglio 2015
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film comico e dissacrante ma anche poliedrico.
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Sono dell'idea che quando un film di genere si presenta in un modo e riesce a sorprendere restando nei canoni di quel genere, sia un buon film.
Se alla fine della visione invece ci si rende conto che ha fatto molto di più ed è riuscito a stimolare tutte le altre corde che compongono lo stato d'animo, uscendo a sprazzi dalla sua area di competenza e in gran stile, sono di fronte ad un gran film.
Il film in questione è niente poco di meno che Ted 2.
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Sono dell'idea che quando un film di genere si presenta in un modo e riesce a sorprendere restando nei canoni di quel genere, sia un buon film.
Se alla fine della visione invece ci si rende conto che ha fatto molto di più ed è riuscito a stimolare tutte le altre corde che compongono lo stato d'animo, uscendo a sprazzi dalla sua area di competenza e in gran stile, sono di fronte ad un gran film.
Il film in questione è niente poco di meno che Ted 2.
Se vi aspettate il primo film rimescolato e riformulato per rincorrere il botteghino con idee già viste vi sbagliate di grosso. Anche io lo avrei pensato se il cervello che ha partorito questo piccolo capolavoro non fosse quello di Seth MacFarlane, che non solo è stato capace di rinnovare un pretesto comico introdotto nel primo film, ma ha anche giocato su temi molto importanti, mettendo in gioco veri e propri dilemmi etici esplorando la fantasia che ha creato un animaletto di pezza con il cinico realismo della società in cui esso (o meglio egli) è immerso. Senza risparmiarsi riferimenti storici ai tempi moderni e quelli passati, a volte usati per suscitare risate attraverso dissacranti contesti che non ci saremmo mai immaginati (o non avremmo mai creduto di vedere al cinema), altre volte presi in modo serio e somministrati allo spettatore per spalancargli gli occhi sul suo mondo e le sue ipocrisie. Ma sia con la comicità, sia con la serietà, Ted 2 tocca davvero molti dei tasti dolenti e dei tabù che sono difficili da affrontare, senza proporci una vera e propria posizione, essendo questi pretesti risolti nella storia del film.
Storia che nonostante in certi frangenti sia prevedibile, comunque non è esente da veri e propri colpi di scena, resi godibili dalle convenienti e suggestive ambientazioni in cui si sviluppa, mettendola allo stesso livello della maturità e complessità dei temi trattati e della maestosità di tutte le gag che non cadono mai nel banale o nell'usuale per strappare la risata.
Era davvero facile deludere, lo abbiamo visto con molti seguiti, se non hai tutte le carte in regola nell'idea e nella messa in scena del film lo spettatore non è nelle condizioni di apprezzare il tuo lavoro. Durante la visione di Ted 2, Seth MacFarlane non solo dall'inizio della pellicola ti mostra quelle carte chiarendo il fatto che sono le migliori, ma proseguendo non fa altro che lanciarti addosso mazzi e mazzi di carte che si dispongono davanti ai tuoi occhi per formare quelle che sono le combinazioni più impensabili e al tempo stesso più calzanti che si potessero trovare.
Concludo dicendo che questo film è una delle più azzeccate espressioni della comicità moderna, quella che porta chi ne fruisce a fare un passo più avanti nella risata e nella riflessione. Serietà e umorismo infatti possono sembrare come cane e gatto, ma in fondo quale modo migliore di meditare se non con il sorriso sulle labbra?
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levante
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venerdì 31 luglio 2015
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film comico che dissacra ma è anche poliedrico.
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Sono dell'idea che quando un film di genere si presenta in un modo e riesce a sorprendere restando nei canoni di quel genere, sia un buon film.
Se alla fine della visione invece ci si rende conto che ha fatto molto di più ed è riuscito a stimolare tutte le altre corde che compongono lo stato d'animo, uscendo a sprazzi dalla sua area di competenza e in gran stile, sono di fronte ad un gran film.
Il film in questione è niente poco di meno che Ted 2.
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Sono dell'idea che quando un film di genere si presenta in un modo e riesce a sorprendere restando nei canoni di quel genere, sia un buon film.
Se alla fine della visione invece ci si rende conto che ha fatto molto di più ed è riuscito a stimolare tutte le altre corde che compongono lo stato d'animo, uscendo a sprazzi dalla sua area di competenza e in gran stile, sono di fronte ad un gran film.
Il film in questione è niente poco di meno che Ted 2.
Se vi aspettate il primo film rimescolato e riformulato per rincorrere il botteghino con idee già viste vi sbagliate di grosso. Anche io lo avrei pensato se il cervello che ha partorito questo piccolo capolavoro non fosse quello di Seth MacFarlane, che non solo è stato capace di rinnovare un pretesto comico introdotto nel primo film, ma ha anche giocato su temi molto importanti, mettendo in gioco veri e propri dilemmi etici esplorando la fantasia che ha creato un animaletto di pezza con il cinico realismo della società in cui esso (o meglio egli) è immerso. Senza risparmiarsi riferimenti storici ai tempi moderni e quelli passati, a volte usati per suscitare risate attraverso dissacranti contesti che non ci saremmo mai immaginati (o non avremmo mai creduto di vedere al cinema), altre volte presi in modo serio e somministrati allo spettatore per spalancargli gli occhi sul suo mondo e le sue ipocrisie. Ma sia con la comicità, sia con la serietà, Ted 2 tocca davvero molti dei tasti dolenti e dei tabù che sono difficili da affrontare, senza proporci una vera e propria posizione, essendo questi pretesti risolti nella storia del film.
Storia che nonostante in certi frangenti sia prevedibile, comunque non è esente da veri e propri colpi di scena, resi godibili dalle convenienti e suggestive ambientazioni in cui si sviluppa, mettendola allo stesso livello della maturità e complessità dei temi trattati e della maestosità di tutte le gag che non cadono mai nel banale o nell'usuale per strappare la risata.
Era davvero facile deludere, lo abbiamo visto con molti seguiti, se non hai tutte le carte in regola nell'idea e nella messa in scena del film lo spettatore non è nelle condizioni di apprezzare il tuo lavoro. Durante la visione di Ted 2, Seth MacFarlane non solo dall'inizio della pellicola ti mostra quelle carte chiarendo il fatto che sono le migliori, ma proseguendo non fa altro che lanciarti addosso mazzi e mazzi di carte che si dispongono davanti ai tuoi occhi per formare quelle che sono le combinazioni più impensabili e al tempo stesso più calzanti che si potessero trovare.
Concludo dicendo che questo film è una delle più azzeccate espressioni della comicità moderna, quella che porta chi ne fruisce a fare un passo più avanti nella risata e nella riflessione. Serietà e umorismo infatti possono sembrare come cane e gatto, ma in fondo quale modo migliore di meditare se non con il sorriso sulle labbra?
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eugenio98
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mercoledì 1 luglio 2015
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uno spaccato comico e simbolico
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Continuano le avventure dell’orsacchiotto più irriverente che c’è. Ted si è sposato con la commessa del supermercato in cui lavora. Dopo un anno il matrimonio è già in rovina; a complicare le cose c’è lo Stato che non riconosce Ted come una persona, bensì un bene. Con l’aiuto del suo compagno d’infanzia John, e di un avvocato, Ted riuscirà a porre fine a questa ingiustizia e a vivere felice.
Il regista e doppiatore Seth Macfarlane scrive il surreale seguito del primo Ted, creando così una messa in scena che affonda perfettamente nella commedia e toccando, seppur in modo molto soft, il tema dell’uguaglianza dei diritti.
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Continuano le avventure dell’orsacchiotto più irriverente che c’è. Ted si è sposato con la commessa del supermercato in cui lavora. Dopo un anno il matrimonio è già in rovina; a complicare le cose c’è lo Stato che non riconosce Ted come una persona, bensì un bene. Con l’aiuto del suo compagno d’infanzia John, e di un avvocato, Ted riuscirà a porre fine a questa ingiustizia e a vivere felice.
Il regista e doppiatore Seth Macfarlane scrive il surreale seguito del primo Ted, creando così una messa in scena che affonda perfettamente nella commedia e toccando, seppur in modo molto soft, il tema dell’uguaglianza dei diritti. Pieno di gag e spassosissimo, questo secondo episodio si conferma all’altezza del primo; se in Ted, l’orsetto cercava di aiutare John a crescere (non completamente riuscendoci), in Ted 2 succede tutto il contrario: adesso è l’adulto/bimbo ad aiutare l’amico per fargli prendere un posto nella società. Probabilmente l’autore dei Griffin ha voluto creare una storia sul modello di Toy-Story: infatti, nel primo episodio di questa saga, Buzz è il giocattolo nuovo che crede di essere l’eroe prescelto per salvare la galassia, così come Ted nella sua prima avventura è l’orsetto nuovo che entra nella vita dell’uomo e si sente il migliore nel suo campo; adesso, nel secondo atto, è Ted ad avere bisogno d’aiuto, così come Woody, nel secondo episodio della saga di Toy-Story, credeva di essere un giocattolo pronto ad entrare nella Storia.
Insomma, Ted rappresenta un profondo spaccato comico e simbolico che riempie la sala di sorrisi, non rinunciando a tematiche sociali. È qui che si conferma il genio di Macfarlane: riesce a trovare le tematiche più strane per raccontarci una vicenda che fa ridere e pensare allo stesso tempo.
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parieaa
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venerdì 17 luglio 2015
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si ride ancora, ma un po' di meno
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Rispetto al primo film, questo secondo appare un po' più affaticato e ripetitivo, con un susseguirsi di gag un po' troppo simili l'un l'altra e molte sono praticamente riprese pari pari dalla serie televisiva I Griffin (d'altronde il creatore è sempre Macfarlane e può fare un po' come gli pare con le sue creazioni), cosa che succedeva anche nel primo capitolo, ma molto meno spesso. La volgarità rimane sempre parola d'ordine, ma non è sempre gratuita come molti benpensanti strombazzano. I tempi comici sono sempre impeccabili (vero asso nella manica della ditta) e le parodie dei vari film sono spassosissime (JP in primis). Il cast è abbastanza bravo, compresa la Seyfried e Neeson che chiede dei cereali è allo stesso tempo inquietante e comico, per non parlare di Ribisi, con il suo personaggio ambiguo e patetico, però reso alla perfezione.
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Rispetto al primo film, questo secondo appare un po' più affaticato e ripetitivo, con un susseguirsi di gag un po' troppo simili l'un l'altra e molte sono praticamente riprese pari pari dalla serie televisiva I Griffin (d'altronde il creatore è sempre Macfarlane e può fare un po' come gli pare con le sue creazioni), cosa che succedeva anche nel primo capitolo, ma molto meno spesso. La volgarità rimane sempre parola d'ordine, ma non è sempre gratuita come molti benpensanti strombazzano. I tempi comici sono sempre impeccabili (vero asso nella manica della ditta) e le parodie dei vari film sono spassosissime (JP in primis). Il cast è abbastanza bravo, compresa la Seyfried e Neeson che chiede dei cereali è allo stesso tempo inquietante e comico, per non parlare di Ribisi, con il suo personaggio ambiguo e patetico, però reso alla perfezione. L'idea di base dei diritti civili non è affatto malvagia, e viene sfruttata pure bene all'inizio, con l'ottima arrringa di apertura del processo della Seyfried (tipico di Macfarlane nascondere qualche vera perla in mezzo alle porcate), poi però degenera inesorabilmente con il finalino alla vissero felici e contenti, cosa che successe anche nel primo film (e anche allora fu la cosa che preferii di meno, però a quanto pare le case di produzione accettano solo questo tipo di soluzione...). Insomma gli ingredienti sono sempre gli stessi, ma stavolta il piatto è un po' meno gustoso. Da vedere solo per gli amanti del genere. Per i non avvezzi meglio astenersi, perderebbero solo tempo. 2 stelle e mezzo.
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laurence316
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sabato 27 giugno 2015
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l'orsacchiotto e la voglia di diritti
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Voto reale: 2 e mezzo. A 3 anni da quel primo Ted (esordio alla regia di MacFarlane, autore de I Griffin e American Dad), che nel mondo rastrellò, contro ogni aspettativa, quasi 550 milioni di dollari, arriva il seguito (com'era prevedibile). Senza la presenza (e si potrebbe dire per fortuna) di Mila Kunis, questo secondo film è molto più concentrato proprio su Ted, e non più sul suo "padrone" John Bennett, che era quasi il vero protagonista del predecessore, su Ted e sulla sua lotta per conquistarsi quei diritti civili che dovrebbero essere garantiti per tutti. Volgare, pieno di gag più o meno riuscite e anche divertente (a volte), il film perde però un pò per strada i suoi intenti, riducendosi alle battute più stupide e stantie, e deludendo con un finale leggermente sottotono (problema che affligeva anche il primo Ted).
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Voto reale: 2 e mezzo. A 3 anni da quel primo Ted (esordio alla regia di MacFarlane, autore de I Griffin e American Dad), che nel mondo rastrellò, contro ogni aspettativa, quasi 550 milioni di dollari, arriva il seguito (com'era prevedibile). Senza la presenza (e si potrebbe dire per fortuna) di Mila Kunis, questo secondo film è molto più concentrato proprio su Ted, e non più sul suo "padrone" John Bennett, che era quasi il vero protagonista del predecessore, su Ted e sulla sua lotta per conquistarsi quei diritti civili che dovrebbero essere garantiti per tutti. Volgare, pieno di gag più o meno riuscite e anche divertente (a volte), il film perde però un pò per strada i suoi intenti, riducendosi alle battute più stupide e stantie, e deludendo con un finale leggermente sottotono (problema che affligeva anche il primo Ted). Alcune scene sono anche riuscite, e riescono a far ridere (e molto), il nuovo personaggio Samantha Leslie Jackson (interpretato dalla Seyfried) è simpatico e dà origine ad una simpatica gag (con lei che chiede: -E chi è questo Samuel L. Jackson?-, e Ted che risponde: -Basta vedere un film qualsiasi. Lui è quello nero-), ma nel complesso il film risulta stiracchiato, spesso si riduce alla ripetizione e (pare) ricicli anche vecchie gag risalente addirittura a I Griffin. Poteva essere molto meglio, la trama di base era quantomeno interessante, ma viene un pò oscurata, soprattutto nel secondo tempo. Certo, offre (come detto) alcune gag felici, ma questo non basta a fare un film, che si risolve nel modo più banale possibile. Peccato.
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tmpsvita
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mercoledì 8 luglio 2015
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sequel sensazionale!
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Un sequel che supera il primo capito, già di per se molto bello, in tutto e per tutto. Il film è pieno di gag divertentissime e geniali. La trama non è per niente banale o stupida , anche se lo può sembrare, marca moltissimi temi importanti e seri come la dicriminazione, tema più importante del film, o la legalizzazione delle droghe, e tratta tutti questi temi in modo molto ironico, leggero e politicamente scorretto. Ed è questo il punto forte dei due film di ted ovvero quello di essere volgari ma seri e maturi allo stesso tempo e ti fanno anche molto riflettere. E questo film cerca di rispondere alla domanda: cosa definisce davvero una persona?.
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Un sequel che supera il primo capito, già di per se molto bello, in tutto e per tutto. Il film è pieno di gag divertentissime e geniali. La trama non è per niente banale o stupida , anche se lo può sembrare, marca moltissimi temi importanti e seri come la dicriminazione, tema più importante del film, o la legalizzazione delle droghe, e tratta tutti questi temi in modo molto ironico, leggero e politicamente scorretto. Ed è questo il punto forte dei due film di ted ovvero quello di essere volgari ma seri e maturi allo stesso tempo e ti fanno anche molto riflettere. E questo film cerca di rispondere alla domanda: cosa definisce davvero una persona?. Oltre a tutto ciò il film è pieno di citazioni di film degli anni '80/'90 come la citazione di jurassic park e la sua musica . Bellissimo e geniale pure il cameo di Liam Neeson, in cui lui prende in giro i personaggi che interpreta nei suoi film. VOTO: 9/10. Ps:Come avrete capito non sono molto daccordo con la frase di Gabriele Niola perché è vero che il film ha dei tempi comici impeccabili ma non perde mai per strada la sua parte più seria.
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madeinloi
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lunedì 31 agosto 2015
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fantastico
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Mi è piaciuto davvero molto, alternate alle tipiche scene demenziali che mi aspettavo (e che pretendevo) ci sono anche delle scene serie e profonde.
Mi ha stupito molto, non pensavo che un film come "ted" potesse mostrarmi scene in grado di toccarmi a tal punto, non bisogna sempre criticare e sottostare alla stupida regola inventata da chissà chi che il primo film è sempre migliore, forse la gente se ne autoconvince o dovendo aspettare un'anno un sequel di un film che ha apprezzato e fantasticherà sul come sarà, tanto che quando lo vedrà sarà diverso da come lo immaginava; ma in questo caso, almeno per me spettatore medio, devo dire di aver superato le aspettative.
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Mi è piaciuto davvero molto, alternate alle tipiche scene demenziali che mi aspettavo (e che pretendevo) ci sono anche delle scene serie e profonde.
Mi ha stupito molto, non pensavo che un film come "ted" potesse mostrarmi scene in grado di toccarmi a tal punto, non bisogna sempre criticare e sottostare alla stupida regola inventata da chissà chi che il primo film è sempre migliore, forse la gente se ne autoconvince o dovendo aspettare un'anno un sequel di un film che ha apprezzato e fantasticherà sul come sarà, tanto che quando lo vedrà sarà diverso da come lo immaginava; ma in questo caso, almeno per me spettatore medio, devo dire di aver superato le aspettative.
La critica come al solito (per l'appunto) critica tutto ciò che non sia uno di quei film di 6 ore pieni di riferimenti a vecchi "capolavori" del dopoguerra in bianco e nero e muti che non guarda nessuno perchè oggettivamente fanno cagare, ma loro devono sempre essere all'opposizione.
La gente che si lamenta per le scene con droga e parolaccie, beh penso che sia il peggio, se vai a guardare Ted (o in questo caso Ted2) sai di vedere queste cose, non puoi poi lamentarti, dopotutto anche nel primo c'èrano dunque non dovrebbe esservi piaciuto neanche quello ? bhe allora la domanda sorge spontanea, se il primo vi ha in qualche modo offeso perchè avete visto il secondo ? se invece avete visto solo il secondo è comunque colpa volta che razza di scemo si guarda i film partendo dall'ultimo uscito e poi va sui blog a fare pubblicità negativa, se volete guardare i film in disordine fate pure (nonostante non veda il senso) ma poi non vi lamentate.
Comunque per me è davvero un bel film, e spero in un terzo capitolo;
Se sei arrivato fin qua grazie di aver letto :) ---> RIMBOMBAMICI
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williamd
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giovedì 26 novembre 2015
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don't try this at home, but it's very funny!!!
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Ted e John tornano in scena più scatenati che mai facendoci ridere di gusto; nonostante continuino a fare ciò che per eccellenza si dovrebbe evitare al fine di essere considerati soggetti educati ed ossequiosi della legge. Imperterriti a seguire più o meno felicemente le loro vite diseducative in modo esemplare, si trovano improvvisamente spiazzati quando Ted, essendo un orsacchiotto, viene dichiarato dallo Stato come un bene, e quindi privato di tutti i suoi diritti civili. Ted e John, inseparabili compagni, intenteranno così una causa nei confronti dello Stato affinché a Ted venga riconosciuto lo status di persona, quando però dall'altra parte c'è chi sarebbe disposto a tutto per far si che questo non accada: se Ted fosse classificato come un bene egli (in questo caso “esso”) sarebbe soggetto a proprietà ed un eventuale rapimento di Ted non verrebbe classificato come un sequestro di persona.
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Ted e John tornano in scena più scatenati che mai facendoci ridere di gusto; nonostante continuino a fare ciò che per eccellenza si dovrebbe evitare al fine di essere considerati soggetti educati ed ossequiosi della legge. Imperterriti a seguire più o meno felicemente le loro vite diseducative in modo esemplare, si trovano improvvisamente spiazzati quando Ted, essendo un orsacchiotto, viene dichiarato dallo Stato come un bene, e quindi privato di tutti i suoi diritti civili. Ted e John, inseparabili compagni, intenteranno così una causa nei confronti dello Stato affinché a Ted venga riconosciuto lo status di persona, quando però dall'altra parte c'è chi sarebbe disposto a tutto per far si che questo non accada: se Ted fosse classificato come un bene egli (in questo caso “esso”) sarebbe soggetto a proprietà ed un eventuale rapimento di Ted non verrebbe classificato come un sequestro di persona...
Il film ha come obiettivo principale quello di fare ridere, e ci riesce perfettamente. Il linguaggio usato è spesso scurrile ma non volgare: le parolacce sono molte ma fini a se stesse, e non risultano mai offensive in alcun modo. E' davvero apprezzabile la sceneggiatura, e la prova come regista di Seth MacFarlane che dà al film un tocco particolare, cosa che non era riuscito a fare per “Un milione di modi per morire nel West”.Fondamentale per la riuscita della pellicola è il contributo di un cast non da poco che annovera Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Morgan Freeman (in un ruolo secondario) e Liam Neeson che appare in un cameo.
Seppure il film possa sembrare un bel prodotto da cui non si può trarre nulla, in realtà credo che esso mandi, per vie non troppo implicite, alcuni messaggi con idee politiche alquanto importanti, che sono: la legalizzazione della marijuana e la possibilità di matrimonio e di adozione per le coppie dello stesso sesso.
In conclusione ho trovato il film molto, molto bello; sicuramente meglio del prequel. Spero vivamente che non venga realizzato un ulteriore capitolo con l'irriverente orsacchiotto come protagonista perché quasi sicuramente sarebbe un prodotto di qualità inferiore a questo, che trovo difficilmente eguagliabile nel suo genere.
Voto 7,5/10
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