alessia
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sabato 16 agosto 2008
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le nuove cronache di adamson
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Cominciamo col dire che è stato sicuramente più bello del primo capitolo "Il leone, la strega e l'armadio". Più azione, drammaticità, eroismo e romanticismo.
Un castello cupo e lugubre, una donna urla mentre cerca di dare alla luce un figlio. Nasce un bellissimo bambino, una guardia corre "Lord Miraz, avete un erede".
Comincia così la folle fuga del principe Caspian dal regno di Telmar.E' nato un erede, lo zio lo farà di sicuro uccidere. E' così che si ritrova in un bosco maledetto, tra creature che dovrebbero essere protagoniste di una leggenda, a suonare un corno.
Londra, quattro ragazzi stanno per prendere la metropolitana, d'improvviso la scena cambia, dietro al treno compare una spiaggia sconfinata circondata da rocce e altipiani.
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Cominciamo col dire che è stato sicuramente più bello del primo capitolo "Il leone, la strega e l'armadio". Più azione, drammaticità, eroismo e romanticismo.
Un castello cupo e lugubre, una donna urla mentre cerca di dare alla luce un figlio. Nasce un bellissimo bambino, una guardia corre "Lord Miraz, avete un erede".
Comincia così la folle fuga del principe Caspian dal regno di Telmar.E' nato un erede, lo zio lo farà di sicuro uccidere. E' così che si ritrova in un bosco maledetto, tra creature che dovrebbero essere protagoniste di una leggenda, a suonare un corno.
Londra, quattro ragazzi stanno per prendere la metropolitana, d'improvviso la scena cambia, dietro al treno compare una spiaggia sconfinata circondata da rocce e altipiani. I fratelli Pevensie sono tornati a Narnia.
Anche se non è la Narnia che ricordavano. E' cambiata. Come pure loro sono cambiati. Peter è un vero re, autoritario, bello e protettivo con i fratelli minori. Susan è ormai una donna, e si rende conto delle sue potenzialità ammaliatrici. Edmund non deve più sentirsi inferiore al fratello: si sa destreggiare con la spada ed è saggio e posato (oltre al fatto che Skandard Keynes sta crescendo proprio bene). La piccola Lucy è dolce e intelligente, sa molte cose per l'età che ha.
Per loro è passato un anno, ma per Narnia quasi 1300. Quando i fratelli incontrano Caspian comincia la vera azione. Caspian e Peter si contendono il potere, fino a trovare il giusto equilibrio. Susan gli lancia sguardi interessati e si capisce che tra i due potrebbe nascere qualcosa. Il tutto perfettamente messo insieme dalla terribile malavagità di Lord Miraz, un cattivissimo Sergio Castellitto: fantastica la scena del duello tra lui e Peter. Piena di orgoglio e violenza. Da entrambe le parti.
La mia scena preferita? Dopo il primo attacco alla città di Telmar. Il cancello sta per chiudersi e gli abitanti di Narnia vengono divisi, alcuni restano all'interno della fortezza: Peter da vero sovrano guarda Caspian, poi gli abitanti che sono riusciti a scappare e poi quelli che sono ancora dentro. Entrambe le parti annuiscono. E lui, sconfitto, corre via per ultimo sentendosi estremamente colpevole. C'è stata una così forte drammaticità in quella scena che mi ha veramente colpito.
Cresciuti gli attori del primo film sono stati veramente bravissimo. Ben Barnes è un perfetto principe Caspian e se la cava benissimo anche il nostrano Sergio Castellitto.
Insomma un altro film veramente bellissimo, si aggiunge il fatto che sono riuscita a trascinare mio padre al cinema dopo sette anni e che in sala, nonostante ci fossero molti bambini, non è volata una mosca.
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honey
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venerdì 15 agosto 2008
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il principe caspian. quando la magia prende vita.
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"Tutto ciò che conoscete, sta per cambiare."
Come non dare torto, al precettore barbuto de "Le cronache di Narnia: il Principe Caspian", meglio conosciuto come il dottor Cornelius. Narnia è stata sconvolta da battaglie e barbarie di ogni genere, durante i 1300 anni di assenza dei giovani Peter, Susan, Edmund e Lucy. Molte cose hanno ceduto il posto ad altre. I narniani hanno perso parecchi compagni e adesso sopravvivono all'oscuro. Nascosti nella foresta, per evitare la furia di re Miraz. Ma, qualcuno, un principe, destinato a risvegliare vecchi animi coraggiosi, riuscirà a salvare il regno, e a stabilire un ordine oramai perduto. Un seguito avvincente, quello delle Cronache, che a mio parere, supera di gran lunga l'inizio della fortunata serie.
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"Tutto ciò che conoscete, sta per cambiare."
Come non dare torto, al precettore barbuto de "Le cronache di Narnia: il Principe Caspian", meglio conosciuto come il dottor Cornelius. Narnia è stata sconvolta da battaglie e barbarie di ogni genere, durante i 1300 anni di assenza dei giovani Peter, Susan, Edmund e Lucy. Molte cose hanno ceduto il posto ad altre. I narniani hanno perso parecchi compagni e adesso sopravvivono all'oscuro. Nascosti nella foresta, per evitare la furia di re Miraz. Ma, qualcuno, un principe, destinato a risvegliare vecchi animi coraggiosi, riuscirà a salvare il regno, e a stabilire un ordine oramai perduto. Un seguito avvincente, quello delle Cronache, che a mio parere, supera di gran lunga l'inizio della fortunata serie. Ho voluto gustarmi lo spettacolo, senza guardare con troppa attenzione ai possibili tagli o modifiche che il regista avrebbe potuto apportare. E devo dire, con mia grande meraviglia, che quasi nulla è stato alterato rispetto al libro. Persino le battute, sono state lasciate così come le aveva concepite Lewis. Ottimo lavoro, pertanto. Una pellicola che affascina, rattrista, commuove, incanta, sorprende. Mi sono sentita realmente partecipe delle vicende, trasferita negli ambienti, in mezzo agli squadroni di battaglia. I giovani protagonisti crescono, affinano le loro arti e migliorano le prestazioni. Ho trovato Edmund davvero cresciuto. Non solo a livello esteriore, ma anche e soprattutto a livello professionale. Espressioni autentiche, studiate con cura, un carattere meno ribelle e più riflessivo, saggio. Ed infatti, è sempre lui a togliere il fratello maggiore dai guai. Nonostante la situazione "sotto controllo". Le avventure del principe si fanno cariche di emozioni e tensioni, a partire dai dialoghi. Parole solenni, impressionanti, che lasciano in petto una vibrazione di attesa, ansia, aspettativa. Creature fantastiche e umani, un accostamento magnifico in questo film, più del primo. Le virtù e le potenzialità delle prime si scontrano e stonano con le debolezze e le insicurezze dei secondi. Tutto perfetto, insomma. Non una sbavatura, a mio parere. L'interpretazione di Castellitto sbalorditiva ha fatto tremare l'intera sala. Sguardo ipnotico, severo, imperturbabile. Cuore di pietra, ma in fondo in fondo, fragile, rassegnato e sconfitto. Un applauso dunque ai nostri talenti, perchè sanno regalare un tocco speciale e di grande qualità ovunque. Certo, alla fine, con gli occhi brucianti di lacrime, avrei voluto che Aslan non parlasse con Susan e Peter. Avrei voluto che Narnia fosse ancora una volta la terra dei quattro fratelli Pevensie. Ma conosco già come va a finire (avendo letto la saga completa), e a malincuore, accetto la realtà. Dopotutto arriverà il momento, di dire addio per tutti, alla fine di questa storia. E quando sarà, avremo compreso anche noi, tutto quello che c'è da sapere.
"Io ritornerò
Quando tu mi chiami
Non c'è nessun bisogno di dire ciao"
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(di doll)
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manu-ghi
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sabato 16 agosto 2008
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non è un film per bambimi
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Non è un film per bambini.
La prima volta che vidi le Cronache di Narnia pensai questo, ad essere sincero (e non fui l'unico, purtroppo). Bello, si, ma tutto sommato un film per bambini. Non sapevo quali fossero i precedenti del regista, allora, ma forse è meglio così, poichè ho avuto modo di apprezzare appieno questo episodio. Che sia stato o meno stabilito a tavolino, Il Principe Caspian è di gran lunga più spettacolare e profondo del primo: è un film più umano, soprattutto. Se il Leone, la Strega e l'Armadio, infatti, rimaneva nell'ambito della fiaba, come del resto fa il libro (senza per questo voler sminuire una fra le più alte espressioni artistiche mai esistite), il Principe Caspian guarda in particolar modo alla crescita, non solo esteriore ma anche e soprattutto interiore, dei protagonisti.
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Non è un film per bambini.
La prima volta che vidi le Cronache di Narnia pensai questo, ad essere sincero (e non fui l'unico, purtroppo). Bello, si, ma tutto sommato un film per bambini. Non sapevo quali fossero i precedenti del regista, allora, ma forse è meglio così, poichè ho avuto modo di apprezzare appieno questo episodio. Che sia stato o meno stabilito a tavolino, Il Principe Caspian è di gran lunga più spettacolare e profondo del primo: è un film più umano, soprattutto. Se il Leone, la Strega e l'Armadio, infatti, rimaneva nell'ambito della fiaba, come del resto fa il libro (senza per questo voler sminuire una fra le più alte espressioni artistiche mai esistite), il Principe Caspian guarda in particolar modo alla crescita, non solo esteriore ma anche e soprattutto interiore, dei protagonisti. Maturano tutti, e le espressioni più significative di questo processo sono sicuramente Peter - per la sua rivalità con Caspian, che non c'è nel libro - e Susan - con il suo primo amore, anch'esso assente nel libro -. Non solo: da alcune scene sembra quasi che il film voglia anticipare il destino della maggiore delle sorelle Pevensie, e chi ha letto il libro se ne sarà certo accorto (premetto però di averlo letto molto tempo addietro, e chiedo quindi scusa in anticipo, se per caso commetterò qualche errore in proposito).
In ogni caso, questi fattori costituiscono un merito non da poco, a mio parere, che dimostra una notevole padronanza della storia da parte del regista: egli non si limita semplicemente a riprodurre gli eventi, ma inserisce in essi anche qualcosa di suo. E questo è, forse, proprio ciò che si aspettano alcuni dei lettori di Lewis, poichè permette loro di vedere una Narnia a 360°, e non solo uno scorcio attraverso una finestra (a patto che sia fatto bene, s'intende).
Buone le scene dell'attacco al castello di Miraz, così come quelle sulla Strega Bianca - altra cosa solamente accennata nel libro -. C'è da dire anche che, nonostante tutto, il film non perde il fascino di Narnia. Aslan rimane Aslan, con tutto ciò che comporta la sua figura, ed è sempre presente quel filo di continuità tra un episodio e l'altro (cosa importantissima in una saga fantasy: il risultato lo si vede in Harry Potter, purtroppo, che dall'addio di Chris Columbus non riesce più a godere di un simile privilegio).
Ottima l'idea di stendere due trame contemporaneamente, per lo meno all'inizio. Nel libro, infatti, la storia di Caspian è completamente narrata dal nano Briscola, ed occupa una parte assai corposa, che in un film del genere avrebbe sicuramente stonato. Ottima anche l'interpretazione delgi attori, e Castellitto rende un grande onore al nostro Paese, in tal modo; e di ciò si dovrebbe andar fieri.
Per concludere quindi (pesno di essere stato già abbastanza pesante), direi che questo è un film che più che riprodurre il libro di Lewis, lo completa, inserendo elementi che possano coinvolgere tutti, ma soprattutto i più grandi, o coloro che, come me, non erano rimasti particolarmente impressionati dal primo film. Lo ripeto: è un film più adulto, più umano, che dà spazio alla riflessione e alla crescita psicologica. Credo sia questo, più di ogni altra cosa, che mi ha stupito, del Principe Caspian. Tanto di cappello, pertanto, al Figlio di Adamo che l'ha realizzato, e un grande augurio affinchè possa portare alla luce tutta la grandezza dell'opera di Lewis.
Mi scuso in anticipo, se senza volerlo ho offeso qualcuno in alcun modo: non era mia intenzione.
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pietro
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sabato 23 agosto 2008
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non son fiabe non è un sogno è narnia
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Narnia è secondo me un ottimo film
pieno di avventura passione ,forza, di
questo film ho letto il anche il libri
tra cui il leone ,la strega ,e l'armadio,e poi il principe caspian , e in tutti e due i film è stato rispettato il libro cioè ,che che il film è stato fatto come le storie del libbro.
essendo un appassionato di cinema ammiro
mol to la bravura degli attori e dei
doppiatori come aslan un leone forte potente ma soprattutto saggio un personaggio interpretato benissimo soprattutto nelle scene di coraggio,
l'attore che ha interpretato peter
ha recitato benissimo il personaggio ;
infatti credo che sia il personaggio
preferito .
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Narnia è secondo me un ottimo film
pieno di avventura passione ,forza, di
questo film ho letto il anche il libri
tra cui il leone ,la strega ,e l'armadio,e poi il principe caspian , e in tutti e due i film è stato rispettato il libro cioè ,che che il film è stato fatto come le storie del libbro.
essendo un appassionato di cinema ammiro
mol to la bravura degli attori e dei
doppiatori come aslan un leone forte potente ma soprattutto saggio un personaggio interpretato benissimo soprattutto nelle scene di coraggio,
l'attore che ha interpretato peter
ha recitato benissimo il personaggio ;
infatti credo che sia il personaggio
preferito . Nel secondo episodio quello del
principe Caspia credo che sia un film più di gloria ,onore, forza , coraggo, alleanza , e sopratutto
azione . C'è tutto questo perchè appunto è fatto come il libro stesso , solo forse un piccolo difetto quello che nel libro Caspian e un giovane principe ma pieno di voglia di combattere per il suo onore e lasua famiglia , anche per vendetta . Invece nel film è come un re una persona gia matura e non è
proprio come il libro ma è un po diverso,
in oltre il bello dei film di Narnia sono appunto i effetti speciali i luogli i travestimenti i personaggi
fantasiosi come soprattutto i fauni, i nani , i minotauri , i seguaci dei personaggi cattivi come arpie, demoni, orchi, ciclopi e poi i personaggi buoni come gli alberi , i mezzo cavalli e i mezzo uomini poi secondo me nel film c'è molto lavoro e impegno da parte degli attori dei costruttori , deli scenografi , la lavora zione negli effetti speciali e nei travestimenti. é un meraviglioso film Narnia perchè per me è fatto veramente bene .
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(di ginny127)
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(di bibi)
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giacomo
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domenica 18 gennaio 2009
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quattro re (e un principe)
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“Se ci sarà un seguito, non sarò io a dirigerlo”. Parole di Andrew Adamson, regista di Le Cronache di Narnia all’indomani dell’uscita nei cinema del primo capitolo, Il leone, la strega e l’armadio. A quanto pare si sbagliava, perché il seguito c’è stato e proprio con la sua firma.
Uscito in Italia il 14 agosto, Il Principe Caspian ha subito ottenuto un grandissimo successo di pubblico per il quale è rimasto nella classifica settimanale Agis fino a metà ottobre.
Solita la compagnia alla quale si sono aggiunti alcuni nuovi arrivati, primo fra tutti il ventisettenne attore inglese Ben Barnes, già in Stardust, che nel film interpreta il giovane Principe Caspian che tenta di riconquistare il proprio trono rubatogli dal malvagio zio Miraz.
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“Se ci sarà un seguito, non sarò io a dirigerlo”. Parole di Andrew Adamson, regista di Le Cronache di Narnia all’indomani dell’uscita nei cinema del primo capitolo, Il leone, la strega e l’armadio. A quanto pare si sbagliava, perché il seguito c’è stato e proprio con la sua firma.
Uscito in Italia il 14 agosto, Il Principe Caspian ha subito ottenuto un grandissimo successo di pubblico per il quale è rimasto nella classifica settimanale Agis fino a metà ottobre.
Solita la compagnia alla quale si sono aggiunti alcuni nuovi arrivati, primo fra tutti il ventisettenne attore inglese Ben Barnes, già in Stardust, che nel film interpreta il giovane Principe Caspian che tenta di riconquistare il proprio trono rubatogli dal malvagio zio Miraz. Per riprendersi il regno, Caspian chiama in aiuto gli antichi re di Narnia usando il suo corno magico, ed è così che i quattro fratelli si ritrovano di nuovo a Narnia, dove sono passati ben 1300 anni al contrario del loro mondo dove la Seconda Guerra Mondiale è ancora in corso.
I ruoli dei “cattivi”, per i quali Adamson voleva volti “mediterranei”, sono stati affidati ai nostri Sergio Castellitto e Pierfrancesco Favino, che hanno ottimamente interpretato rispettivamente il re e il suo generale, Glodzelle. I quattro fratelli sono sempre gli stessi, solo un po’ più grandi, e forse attori un po’ più esperti (peccato, nella versione italiana, per il doppiaggio di Edmund… mannaggia a Mattia Ward!). Momenti di gloria anche per Tilda Swinton, che è sempre la malvagia Strega Bianca in una scena completamente inventata, ma azzeccata (nota bene da chi è sconfitta), e per Peter Dinklage, già in Funeral Party.
In generale, un film ampiamente godibile e consigliato a tutti, reso migliore anche dalla colonna sonora firmata ancora una volta da Herry Gregson-Williams e con un pezzo aggiunto degli Switchfoot, This is home, e di Regina Spektor, The Call.
Restiamo in attesa del terzo episodio, Il viaggio del veliero; uscita: 2011.
Diretto, questa volta, da Michael Apted.
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giulia menei
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venerdì 5 settembre 2008
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ritorno a narnia
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Dopo anni di dilanianti guerre, il popolo di Narnia, orfano dei suoi regali, vive avvolto nell'oscurità, scosso dalle barbarìè del potente Miraz. Tutti attendono con ansia, anche se con un pizzico di risentimento e rancore, il ritorno della giustizia e della pace in un paese dove tutto ha un'anima e perfino gli alberi danzano e si muovono al passaggio di creature mitologiche e fantastiche. Rispetto al primo episodio della serie mancano l'armadio fatato, porta d'ingresso del magico mondo di Narnia, la strega, quasi del tutto sconfitta e ibernata, solo potenzialmente pericolosa, il fauno Tumnus deceduto perchè ormai bicentario. Ma l'assenza di qualcuno ha un peso specifico su uomini e centauri: Aslan, il leone dispensatore di forza, coraggio e magnanimità.
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Dopo anni di dilanianti guerre, il popolo di Narnia, orfano dei suoi regali, vive avvolto nell'oscurità, scosso dalle barbarìè del potente Miraz. Tutti attendono con ansia, anche se con un pizzico di risentimento e rancore, il ritorno della giustizia e della pace in un paese dove tutto ha un'anima e perfino gli alberi danzano e si muovono al passaggio di creature mitologiche e fantastiche. Rispetto al primo episodio della serie mancano l'armadio fatato, porta d'ingresso del magico mondo di Narnia, la strega, quasi del tutto sconfitta e ibernata, solo potenzialmente pericolosa, il fauno Tumnus deceduto perchè ormai bicentario. Ma l'assenza di qualcuno ha un peso specifico su uomini e centauri: Aslan, il leone dispensatore di forza, coraggio e magnanimità. Tuttavia, la mancanza di una figura tanto ammirata non è motivo di dispersione di buoni sentimenti e propositi. Nonostante il male imperversi, non mancano la forza e il coraggio necessari per distruggerli. I tre giovani regali di Narnia sono cresciuti, ed hanno maturato sapienza ed esperienza, doti immancabili per governare un paese tanto affascinante come Narnia. Anche il principe Caspian, seppur venato ancora da sentimenti di rabbia che lo fanno apparire il meno cresciuto tra gli eroi, avrà modo in questo capitolo di riscattare la morte del padre per mano del tiranno Mizar e affermare tutta la sua regale forza d'animo. Tutti hanno sviluppato la loro personalità, trovato le loro forze interiori e fisiche e sono in grado di sconfiggere il Male. Un Male tuttavia rassegnato e costretto a inginocchiarsi dinnanzi a tanta regalità. La storia è condita da battaglie tra uomini e fantastiche figure mitologiche, in dilanianti scontri per affermare la supremazia assoluta su Narnia. Ma resta epico il combattimento all'ultimo sangue tra il principe Peter e il crudele Mizar, un vero e proprio scontro tra il bene e il male, dove a gettare le armi sarà proprio quest'ultimo, umiliato e lacerato dalla spada di Peter e dalla brutalità del suo animo. Anche se il finale può sembrare già anticipato, con un "vissero felici e contenti" proprio delle fiabe ancestrali, nulla è dato per scontato. Così ammirerete il ritorno del leone, con i suoi ruggiti di sapienza e forza, la stessa forza della natura con il suo materializzarsi in vesti mitiche, vedrete alla fine tornare gli alberi danzare, la pace regnare incontrastata, perfino lo scocco di un timido bacio, segno di un amore mai esplicato ma covato tra il principe Caspian, bello come il sole, e la tenera Susan. Ritornare nel magico mondo di Narnia vale come esperienza da non perdere, anche per rallegrarci nel vedere interpretazioni nostrane come quelle di Sergio Castellitto, il perfido Mizar, e Pier Francesco Favino, capitano perplesso e dal ciglio più corrucciato che mai. Abbiamo di che vantarci per aver prestato due dei nostri più preziosi interpreti ad una produzione internazionale come "le Cronache di Narnia", e per essere queste due interpretazioni pari per bellezza e raffinetezza a quelle dei giovani colleghi d'oltreoceano. Un'occasione unica, dunque, Narnia per guardare la realtà strizzando l'occhio alla fantasia.
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[+] narnia
(di giorgia)
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carlo rosa
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giovedì 4 settembre 2008
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il lato oscuro di narnia
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Narnia non è più quella che avevamo lasciato,ad una terra prospera e ricca(economicamente ma anche eticamente) si è sostituita una realtà oscura e barbarica,quasi primitiva,percorsa da passioni e perversioni derivate dalla tragedia elisabettiana(il rapporto fra Miraz e Caspian scaturisce direttamente da Shakespeare).A distanza di tempo il regista Andrew Adamson porta sullo schermo il secondo libro della monumentale opera di C.S.Lewis,sfrondando la storia di qualsiasi riferimento cristologico(presenti invece in maniera evidente nel primo film),concentrandosi sul livello drammaturgico della storia,ponendo lo sguardo non solo sul conflitto fra il principe ereditario ed il diabolico zio,ma anche sui sentimenti ambigui fra Caspian e i fratelli Pevensie(di amore con Susan,ma anche di "odio" con Peter)o sulla volontà di rivalsa delle popolazioni di Narnia contro i violenti Telmarini.
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Narnia non è più quella che avevamo lasciato,ad una terra prospera e ricca(economicamente ma anche eticamente) si è sostituita una realtà oscura e barbarica,quasi primitiva,percorsa da passioni e perversioni derivate dalla tragedia elisabettiana(il rapporto fra Miraz e Caspian scaturisce direttamente da Shakespeare).A distanza di tempo il regista Andrew Adamson porta sullo schermo il secondo libro della monumentale opera di C.S.Lewis,sfrondando la storia di qualsiasi riferimento cristologico(presenti invece in maniera evidente nel primo film),concentrandosi sul livello drammaturgico della storia,ponendo lo sguardo non solo sul conflitto fra il principe ereditario ed il diabolico zio,ma anche sui sentimenti ambigui fra Caspian e i fratelli Pevensie(di amore con Susan,ma anche di "odio" con Peter)o sulla volontà di rivalsa delle popolazioni di Narnia contro i violenti Telmarini.Anche se le sequenze epiche non mancano (la prima battaglia all'interno delle mura della capitale talmarina è girata con grande maestria e si trasforma in un disperato e commovente massacro)Adamson sembra tenere a freno ogni fantasia,rabbuiando la vicenda,ma non avendo il coraggio di portare all'estremo tale atmosfera,confezionando il solito film divertente e coinvolgente ma troppo puerile e semplicistico nell'esposizione per poter emozionare davvero,la scena della tentazione che rapisce Caspian nella grotta per esempio poteva essere una buona possibilità di riflettere sulla forza devastante del potere,ma è riportata in maniera banale e ridicola.Il senso d'arcana magia che attraversava la precendente trasposizione si perde malamente grazie ad effetti speciali che non aiutano di certo alla creazione di un mondo altro(cosa accaduta invece ne "Il Signore degli anelli"),ma che appaiono già in partenza falsi o plagiati(vedi sempre Tolkien),incapaci di prendere per mano lo spettatore e condurlo in meandri favolistici che arricchiscono l'immedesimazione.Certo "Il principe Caspian" non è peggio di altri film fantasy usciti negli ultimi anni,anzi nel panorama contemporaneo appare un fenomeno di (mini)culto capace di attirare al cinema un numero considerevole di spettatori,forse anche grazie ad un cast piuttosto azzeccato,dei nuovi arrivati Castellitto e Favino sono i migliori,mentre Ben Barnes appare leggermente monoespressivo in confronto agli altri ragazzi.Al prossimo viaggio.
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(di arjuna)
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great steven
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mercoledì 20 febbraio 2013
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i fratelli pevensie al fianco dell'audace caspian
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LE CRONACHE DI NARNIA – IL PRINCIPE CASPIAN (2008)
Diretto da ANDREW ADAMSON. Interpretato da WILLIAM MOSELEY (Peter Pevensie) – BEN BARNES (Principe Caspian) – SKANDAR KEYNES (Edmund Pevensie) – ANNA POPPLEWELL (Susan Pevensie) – GEORGIE HENLEY (Lucy Pevensie) – SERGIO CASTELLITTO (Re Miraz) – PIERFRANCESCO FAVINO (Generale Glozelle) – PETER DINKLAGE (Trumpkin) – VINCENT GRASS (Dr. Cornelius) – KEN STOTT (Trufflehunter, il tasso) – ALICIA BORRACHERO (Regina Prunaprismia) – TILDA SWINTON (Jadis, la Strega Bianca) – LIAM NEESON (Aslan)
Secondo capitolo cinematografico del ciclo di Narnia, tratto dal quarto dei relativi sette romanzi, scritti da Clive Staples Lewis (1898 – 1963).
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LE CRONACHE DI NARNIA – IL PRINCIPE CASPIAN (2008)
Diretto da ANDREW ADAMSON. Interpretato da WILLIAM MOSELEY (Peter Pevensie) – BEN BARNES (Principe Caspian) – SKANDAR KEYNES (Edmund Pevensie) – ANNA POPPLEWELL (Susan Pevensie) – GEORGIE HENLEY (Lucy Pevensie) – SERGIO CASTELLITTO (Re Miraz) – PIERFRANCESCO FAVINO (Generale Glozelle) – PETER DINKLAGE (Trumpkin) – VINCENT GRASS (Dr. Cornelius) – KEN STOTT (Trufflehunter, il tasso) – ALICIA BORRACHERO (Regina Prunaprismia) – TILDA SWINTON (Jadis, la Strega Bianca) – LIAM NEESON (Aslan)
Secondo capitolo cinematografico del ciclo di Narnia, tratto dal quarto dei relativi sette romanzi, scritti da Clive Staples Lewis (1898 – 1963). Il giovane principe Caspian, erede al trono dei Telmarini, popolo guerriero che ha invaso Narnia instaurandovi un feroce dominio, fugge dalla reggia dopo che il suo precettore Cornelius lo ha informato che suo zio, il malvagio Miraz, intende ucciderlo per diventare lui il sovrano di Narnia. Ospitato dai nani e da tutti gli abitanti della foresta, Caspian necessita di aiuto per reagire all'usurpazione del trono: infatti, giungono in suo soccorso i fratelli Pevensie, assenti da Narnia da ben 1.300 anni (che corrispondono ad un anno solo, secondo la metrica terrestre), ch'erano già pronti per riprendere la scuola nell’epoca del secondo conflitto mondiale, ma rinunciano per rispondere al richiamo, riprendere in mano le armi e guidare una battaglia contro Miraz. Un primo assalto al palazzo reale fallisce, gettando tutti nello sconforto, ma poi Peter decide di duellare personalmente contro Miraz, mentre Lucy parte alla ricerca di Aslan, il saggio leone immortale che incarna la massima autorità di Narnia. Tuttavia sia Peter che Caspian risparmieranno la vita allo sconfitto Miraz, che viene assassinato da un suo luogotenente: a quel punto è guerra aperta fra i Telmarini e i soldati (umani e animali) di Narnia. L'inaspettato intervento di Aslan sarà determinante.
Il neozelandese A. Adamson (Auckland, 1966) diresse i primi due Shrek, creando complessivamente due prodotti molto buoni, senza però che il secondo migliorasse le imperfezioni del primo o ne differisse molto per qualità e svolgimento della trama. Qui accade, per fortuna, l'esatto opposto: il secondo capitolo è un grande miscuglio, splendidamente omogeneo, di film bellico, epicità, leggenda e storia d'iniziazione, che elimina i sentimentalismi del predecessore e trasforma quasi la vicenda nella rappresentazione di un antico mito inglese. Di più: pare inventarne uno di stampo assolutamente moderno che però non ha il minimo carattere imitatorio, nel senso che esterna appieno il fatto ch'è stato inventato ex novo. Nella realtà, dato che si tratta di un adattamento, le cose non peggiorano comunque alcunché: la trasposizione valorizza in tutto e per tutto un libro che si rivela adeguatissimo al grande schermo. Lasciando perdere le bellezze scenografiche che, come spesso accade, non mancano di sorprendere (hanno però il pregio di non aggiungere preziosismi, ma di apparire pressoché naturali), va aggiunta qualche parola sui meccanismi psicologici, due in particolare: la rivalità (completamente spoglia di odio) fra Caspian e Peter, ragazzi sul punto di diventare uomini responsabili e temerari, uno di quei rapporti in cui ci si contende la leadership senza che si crei una reale inimicizia, come farebbero due politici di uno stesso partito in nome degli obiettivi comuni; l'altro è il rapporto che intercorre fra Miraz e il generale Glozelle, i quali ricordano non troppo a distanza Hitler e Rommel, uno accecato dalla brama di potere e l'altro, naturalmente al comando dei gruppi armati, diligente esecutore degli ordini benché estraneo alle crudeltà che caratterizzano il suo superiore e soprattutto presente sul campo durante gli scontri. Castellitto e Favino, contrariamente alle apparenze, non sembrano piovuti dal niente, nel film: impersonano due personaggi interessanti (fra cui un cattivo decisamente fuori dalle corde abituali dell'attore romano) e lo fanno con la bravura tipica degli interpreti navigati ma non consumati. È un'intelligente pubblicità del buon cinema italiano per l'estero. Girato dal 12 febbraio al 7 agosto 2007 fra Nuova Zelanda, Praga, Londra e Slovenia, con un budget di 225 milioni di dollari.
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renato c.
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sabato 31 gennaio 2015
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un po' più avventura e meno fiaba!
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Rispetto al primo, questo 2° episodio va un po' di più sull'avventura ed un po' meno sulla fiaba, anche se fiaba rimane! Comunque con l'introduzione dell'ambiente medioevale, andiamo un po' su temi che ricordano l' "Amleto", Riccardo III° e Robin Hood, con gli intrighi di corte e la ricerca di assassinare il parente rivale per carpirgli il trono! Il tutto condito con battaglie e duelli di spada come nei films di un tempo! La fiaba comunque resta: fauni, centauri, animali parlanti proseguono bene il primo film! Buona l'idea di far tornare a Narnia i 4 protagonisti con la stessa età in cui c'erano arrivati la prima volta, e non cresciuti come quando se ne sono andati! La strega cattiva fa una breve apparizione prigioniera dei ghiacci ma non è lei la "cattiva" di questo 2° film! Lo è invece il Re Miraz, interpretato dal nostro Sergio Castellito, che cerca di uccidere il principe Caspian , autentico erede al trono, per fare diventare re il suo neonato figlio! Nel film c'è anche il nostro Pierfrancesco Favino che interpreta Lord Glozelle, al servizie del cattivo Re Miraz ma che alla fine un po' si pente! Narnia, questa volta non è nevosa ma inizia su una spiaggia di mare quasi che l'autore la voglia indicare come luogo felice per vacanze invernali ed estive.
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Rispetto al primo, questo 2° episodio va un po' di più sull'avventura ed un po' meno sulla fiaba, anche se fiaba rimane! Comunque con l'introduzione dell'ambiente medioevale, andiamo un po' su temi che ricordano l' "Amleto", Riccardo III° e Robin Hood, con gli intrighi di corte e la ricerca di assassinare il parente rivale per carpirgli il trono! Il tutto condito con battaglie e duelli di spada come nei films di un tempo! La fiaba comunque resta: fauni, centauri, animali parlanti proseguono bene il primo film! Buona l'idea di far tornare a Narnia i 4 protagonisti con la stessa età in cui c'erano arrivati la prima volta, e non cresciuti come quando se ne sono andati! La strega cattiva fa una breve apparizione prigioniera dei ghiacci ma non è lei la "cattiva" di questo 2° film! Lo è invece il Re Miraz, interpretato dal nostro Sergio Castellito, che cerca di uccidere il principe Caspian , autentico erede al trono, per fare diventare re il suo neonato figlio! Nel film c'è anche il nostro Pierfrancesco Favino che interpreta Lord Glozelle, al servizie del cattivo Re Miraz ma che alla fine un po' si pente! Narnia, questa volta non è nevosa ma inizia su una spiaggia di mare quasi che l'autore la voglia indicare come luogo felice per vacanze invernali ed estive.
Buon film per famiglia per passare due ore piacevoli e di serenità! Al prossimo episodio!
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enzo70
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giovedì 8 dicembre 2016
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più avventura meno storia
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Nella seconda puntata della saga di Narnia prevale la spettacolarità dell’azione. I quattro ragazzini sono tornati a casa per condurre una vita normale, ma la nostalgia per le avventure di Narnia è forte. Intanto nel mondo parallelo di anni ne sono passati davvero tanti ed i Telmarini hanno ucciso tutti gli abitanti. Ma anche tra di loro è in corso una guerra tra il legittimo erede del regno, il principe Caspian, e lo zio, Lord Miraz che lo vuole uccidere nel più classico degli scenari shakespeariani.
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Nella seconda puntata della saga di Narnia prevale la spettacolarità dell’azione. I quattro ragazzini sono tornati a casa per condurre una vita normale, ma la nostalgia per le avventure di Narnia è forte. Intanto nel mondo parallelo di anni ne sono passati davvero tanti ed i Telmarini hanno ucciso tutti gli abitanti. Ma anche tra di loro è in corso una guerra tra il legittimo erede del regno, il principe Caspian, e lo zio, Lord Miraz che lo vuole uccidere nel più classico degli scenari shakespeariani. I quattro ragazzi arriveranno a Narnia richiamati dal suono di un corno e così prende l’avvio un lungo carosello di avventure. Come detto rispetto al racconto che prevale nel primo capitolo della saga, Adamson ricorre nel seguito a scene di battaglia di maggior impatto che, comunque, caratterizzano il film. Da segnalare le buone interpretazioni dei nostri Castellitto e Favino in una pellicola del grande e ricco cinema d’oltreoceano.
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