cenox
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giovedì 6 ottobre 2011
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i soldi: l'obiettivo di un giovane ragazzo
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Questo film riesce a far capire bene cosa possa frullare nella mente di un ragazzo la possibilità ed il sogno di poter riuscire a fare tanti soldi in breve tempo, anche se magari non nel più lecito dei modi, poichè dietro alle scorciatoie della vita spesso e volentieri si nascondono doppi fini non sempre individuabili. Il protagonista del film è un giovane, cresciuto dai genitori facoltosi, una madre amorevole che mai nulla gli ha fatto mancare, ed un padre, giudice federale, fin troppo severo, col quale il rapporto è stato da sempre difficile, anche per la scarsa fiducia del secondo nel primo. Abile e scaltro, il ragazzo impara fin da subito come riuscire a guadagnare somme importanti, e per fare ciò abbandona la scuola e apre una bisca clandestina mettendo in pericolo la reputazione del padre.
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Questo film riesce a far capire bene cosa possa frullare nella mente di un ragazzo la possibilità ed il sogno di poter riuscire a fare tanti soldi in breve tempo, anche se magari non nel più lecito dei modi, poichè dietro alle scorciatoie della vita spesso e volentieri si nascondono doppi fini non sempre individuabili. Il protagonista del film è un giovane, cresciuto dai genitori facoltosi, una madre amorevole che mai nulla gli ha fatto mancare, ed un padre, giudice federale, fin troppo severo, col quale il rapporto è stato da sempre difficile, anche per la scarsa fiducia del secondo nel primo. Abile e scaltro, il ragazzo impara fin da subito come riuscire a guadagnare somme importanti, e per fare ciò abbandona la scuola e apre una bisca clandestina mettendo in pericolo la reputazione del padre. Viene notata la sua abilità da una compagnia di finanza, che forma giovani per fali diventare dei broker di successo. Il suo talento non ci metterà molto ad emergere, ma imparerà che nel mondo della finanza, l'onestà viene messa in secondo piano rispetto alle proprie ambizioni personali e alle esigenze della compagnia..
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jl
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giovedì 2 maggio 2019
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l'altra faccia della borsa
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Il diciannovenne Seth Davis decide di abbandonare gli studi di economia al Queens College per iniziare a guadagnare lavorando nel mondo della finanza. Seth inizia a lavorare come agente di borsa in un’agenzia che rifila telefonicamente e a ignari acquirenti, azioni di pessima qualità capaci di fargli guadagnare milioni di dollari e ai clienti fare perdere ogni risparmio.
Il regista Ben Younger porta sul grande schermo la propria esperienza di agente di borsa in piccole società esattamente come la J.T. Marlin guidata dallo spietato Ben Affleck, avido di gloria e denaro esattamente come il Gordon Gekko da lui ammirato e doppiato nel corso di una visione serale in compagnia dei suoi dipendenti.
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Il diciannovenne Seth Davis decide di abbandonare gli studi di economia al Queens College per iniziare a guadagnare lavorando nel mondo della finanza. Seth inizia a lavorare come agente di borsa in un’agenzia che rifila telefonicamente e a ignari acquirenti, azioni di pessima qualità capaci di fargli guadagnare milioni di dollari e ai clienti fare perdere ogni risparmio.
Il regista Ben Younger porta sul grande schermo la propria esperienza di agente di borsa in piccole società esattamente come la J.T. Marlin guidata dallo spietato Ben Affleck, avido di gloria e denaro esattamente come il Gordon Gekko da lui ammirato e doppiato nel corso di una visione serale in compagnia dei suoi dipendenti. A quasi un chilometro da Wall Street, per la precisione a Long Island, meta dello yuppismo rampante degli anni ‘80 e ’90 e tempio della finanza mondiale, fotografato dal volto squadrato di Michael Douglas nel film di Oliver Stone, Giovanni - Seth Davis - Ribisi, baro di professione e studente di economia fuori corso, inizia la sua carriera di agente di borsa con voce fuori campo e con fare profondamente pratico, in bilico fra un rapporto difficile da mantenere con un padre giudice e in perenne ricerca della sua approvazione, e il desiderio di farcela come nel caso del Lupo di Wall Street Jordan Belfort. L’attore di origine Italiana riesce a superare ampiamente il ruolo affidatogli da Younger per quel che riguarda il mondo dell’alta finanza, così come vi riesce un Vin Diesel alla larga per una volta da ruote, motori e dai film d’azione, che l’hanno reso celebre, e che per questa volta vediamo nel ruolo di un broker super muscoloso.
Una pellicola che presenta l’altro lato, forse il più malato, del capitalismo. Unico vero peccato per un finale decisamente buonista e che non s’addice a uno splendido film d’esordio che si posiziona non troppo distante rispetto al Wall Street di Oliver Stone.
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eugen
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giovedì 30 marzo 2023
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film di denuncia forte
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Boiler Room"(Ben Younger, anche autore della sceneggiatura, 2000)e'film che smaschera le"sociaeta'di internediazione"(anche se il caso sembra ristrettoa a una in particoalre) con uno studente universitario che ha lasciato gli studi e , dopo aver aperto una bisca clandestina, approda in una societa'di intermediazione dove si veendono azioni truffaldine. Dopo un periodo "felice"presso l'azienda, la sua girl.-friend, segretaria presso l'azienda viene convocata daa un agente del'FBI, deciso a smascherare la corrueizone insita nell'azienda. I contrasti con il padre, che non vede charo nella situazione, le pressanti minacce del Federal Buro of Invesrtigation, ma soprattjutto l'esperienza personale , per cui ha provocato il fallimento di un cliente, inducono il, giovane a deporre riseptto al comportamento"normale"nell'azienda, dando chiara dimostrazione di come pensano e agiscono i brokers.
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Boiler Room"(Ben Younger, anche autore della sceneggiatura, 2000)e'film che smaschera le"sociaeta'di internediazione"(anche se il caso sembra ristrettoa a una in particoalre) con uno studente universitario che ha lasciato gli studi e , dopo aver aperto una bisca clandestina, approda in una societa'di intermediazione dove si veendono azioni truffaldine. Dopo un periodo "felice"presso l'azienda, la sua girl.-friend, segretaria presso l'azienda viene convocata daa un agente del'FBI, deciso a smascherare la corrueizone insita nell'azienda. I contrasti con il padre, che non vede charo nella situazione, le pressanti minacce del Federal Buro of Invesrtigation, ma soprattjutto l'esperienza personale , per cui ha provocato il fallimento di un cliente, inducono il, giovane a deporre riseptto al comportamento"normale"nell'azienda, dando chiara dimostrazione di come pensano e agiscono i brokers. Il film si chiude nel momento in cui il protagonista esce dall'ufficio, che viene circondato dalglia genti FBI in proconto di arrestare i responsabili. Film che a suo tempo non credo non abbia avuto grande successo e decisamente poco mostrato in Italia(ormai, vederlo in TV dopo quadi un quarto di secolo dalla realizzazione signfica sancrine in qualche modo l'inusccesso cmmerciale, pur rilvendo che si tratta di un film decisamente notevole), pur essnedo stato prodotto dopo una delle periodiche crisi del capitalismo e segnatamente dela borsa di Wall Street, "Boiler Room"riamne , anche se"a' l'americaine", ossia concerntrandosi sun un caso particoalre, senza"invesire nella critica"tutto il settore borsistico e dunque anche bancario, un terribile atto di denuncia di questa fondamentale branca del capitalismo, cui e necessaria, dunque, indirettamente un attacco, certo poi termperato dalla figura del giudice, padre del protagonista, tutore della morale e dell'"etica"., Ma l'attacco rimane, con Giovanni Ribisi efficace gioane protaognista, Ben Affleck quale"vilain"della situazione, Van Disel e Nia Long come altre figure importanti, ma anche Ron Rifkin come altri personaggi rilevanti, pe run fi,m che, a quanto sembra, non ha avuto particoalre successo... Eugen
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jonnylogan
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venerdì 13 settembre 2024
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il sogno usa e getta
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Già dal titolo originale (Boiler Room) il regista Ben Younger, all’epoca dell’uscita della pellicola appena 28enne, svelava cosa si racchiudesse nelle pieghe di una narrazione che prendeva spunto dalla sua esperienza di agente di borsa. Successivamente lo vedremo impegnato in bilico fra articoli scritti per il New Yorker e il mai sopito amore per il mondo della settima arte.
L’esperienza nel mondo degli affari di Wall Street per Younger era maturata in quel sottobosco di piccole realtà rappresentate dalla J.T. Marlin. Società guidate da personaggi molto simili allo spietato Jim Young (Ben Affleck).
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Già dal titolo originale (Boiler Room) il regista Ben Younger, all’epoca dell’uscita della pellicola appena 28enne, svelava cosa si racchiudesse nelle pieghe di una narrazione che prendeva spunto dalla sua esperienza di agente di borsa. Successivamente lo vedremo impegnato in bilico fra articoli scritti per il New Yorker e il mai sopito amore per il mondo della settima arte.
L’esperienza nel mondo degli affari di Wall Street per Younger era maturata in quel sottobosco di piccole realtà rappresentate dalla J.T. Marlin. Società guidate da personaggi molto simili allo spietato Jim Young (Ben Affleck). Avido esattamente come il Gordon Gekko da lui ammirato e doppiato per gioco nel corso di una visione serale di Wall street (id.; 1987) organizzata a benefico dei propri collaboratori.
Tornando al titolo la Boiler Room è una pratica fraudolenta che spinge il potenziale acquirente a investire i propri averi in titoli azionari di scarso valore. Persuaso da tecniche di vendita che lo pongono sotto pressione con il pericolo di stare perdendo ‘l’affare della vita’. Date le premesse quello che avviene nel corso della pellicola ne rappresenta una logica conseguenza.
La Wall Street lambita da Younger, siamo a un km circa di distanza, viene intravista tramite gli occhi cerchiati da occhiaie, di Seth Davis, uno splendido Giovanni Ribisi, che troppo spesso è stato relegato a semplice comparsa in film di successo, ma che consigliamo di recuperare nella sua interpretazione da protagonista in Sneaky Pete (id.; 2015 – 2019). Una serie che con questa pellicola ha molto a che spartire.
Ribisi ruba l'anima del film impersonando il ruolo di uno studente di economia fuori corso, che inizia la sua carriera di agente di borsa con voce fuori campo e con fare profondamente pratico, in bilico fra un rapporto difficile da mantenere con un padre giudice e in perenne ricerca della sua approvazione, e il desiderio di farcela, come nel caso de Il Lupo di Wall Street (The Wolf of Wall Street; 2013) Jordan Belfort.
Ribisi riesce a superare ampiamente il ruolo affidatogli da Younger, per quel che riguarda il mondo dell’alta finanza, così come vi riesce un Vin Diesel alla larga per una volta da ruote, motori e dai film d’azione, e che vediamo nel ruolo di un broker, ovviamente super muscoloso, e altrettanto ampiamente centrato.
Un film che alla fine presenta il lato più malato del capitalismo, quello delle truffe e del mondo della finanza fraudolenta. Unico vero peccato per un finale decisamente troppo buonista che non s’addice a uno splendido esordio che si posiziona non troppo distante rispetto al pluricitato Wall Street di Oliver Stone.
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