helin
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martedì 4 settembre 2007
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molto meglio questo che altre catastrofi di film
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Non sono assolutamente d'accordo...ormai sono pochi coloro che riescono a far rabbrividire.comunque sia, questo film non è affatto una schifezza, certo è però che chi non lo capisce non può esprimere un giudizio adeguato. E poi non si può criticare il lavoro di un'altra persona, si può esprimere solo il proprio parere. Il regista ha voluto dare vita a questo film?E sia!Ci sono tanti film che non hanno significato alcuno, questa è una storia. Non vi ha dato emozioni?E allora?Ad altri le hanno date...non ho trovato nulla di ridicolo. E' un horror come tani altri non si può cercare realtà in questi film. Inoltre non è vero che non avevano nessun mezzo di comunicazione: se ben ricordate c'era il cellulare del professore (non scienziato), e lo studio sull'insonnia era una copertura plausibile: chi andrebbe in un luogo del genere per farsi mettere paura?Le sfingi, i putti, i grifoni ecc.
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Non sono assolutamente d'accordo...ormai sono pochi coloro che riescono a far rabbrividire.comunque sia, questo film non è affatto una schifezza, certo è però che chi non lo capisce non può esprimere un giudizio adeguato. E poi non si può criticare il lavoro di un'altra persona, si può esprimere solo il proprio parere. Il regista ha voluto dare vita a questo film?E sia!Ci sono tanti film che non hanno significato alcuno, questa è una storia. Non vi ha dato emozioni?E allora?Ad altri le hanno date...non ho trovato nulla di ridicolo. E' un horror come tani altri non si può cercare realtà in questi film. Inoltre non è vero che non avevano nessun mezzo di comunicazione: se ben ricordate c'era il cellulare del professore (non scienziato), e lo studio sull'insonnia era una copertura plausibile: chi andrebbe in un luogo del genere per farsi mettere paura?Le sfingi, i putti, i grifoni ecc.ecc. erano abbellimenti della casa che poi che si siano mossi e siano stati posseduti a me non risulta, tranne i grifoni nella parte finale e credetemi io il film lo so a memoria per ragioni personali. Il cancello incatenato era impossibile da scavalcare in quanto alto ed inaccesibile...la sostanza non si trova in quanto non si capisce come ho già detto. Non fa paura è vero ma non è detto che un horror deve essere chiamato tale perchè deve far arricciare i peli sulle nostre braccia, se ne trovano tanti del genere. L'esorcista come da uno di voi menzionato è un horror sì, ma tratto da un contesto reale ecco perchè dà i brividi e poi è un altro genere di horror...quindi non paragoniamolo. Non è noioso se lo si guarda con la giusta ottica e ripeto il genere deve piacere. Non c'è scritto da nessuna parte che questo film come altri debba avere dei flashback. Chi l'ha detto?Se ognuno di noi vuole determinate cose in tutti i film i registi non avrebbero più lavoro!!!Risparmiamoceli i flashback come altre cose che sono state menzionate anche questi sono passati, no? Todd e Mary i due ragazzi che vanno all'ospedale sono all'ospedale ed immagino che saranno tornati a casa dopo...come potevano sapere dell'accaduto?Seppure lasciate viaggiare la vostra fantasia che altrimenti si vive molto molto male.......e il cast era eccezionale!Se questi attori hanno deciso di interpretare queste parti vuol dire che non è del tutto da buttare via questo film, no?
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[+] è un vero spettacolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(di michael)
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_melindo__
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domenica 29 maggio 2011
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insomma...
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Niente a che vedere col capolavoro Gli Invasati di cui è remake: De Bont annulla qualunque descrizione psicologica e ambiguità emotiva per trarne un film di uso e consumo parzialmente riuscito (diciamo al 25%). Pregi: scenografia barocca ed esagerate adeguata, una certa inquietudine (molto poca in realtà, rispetto all'originale) e buoni effetti speciali. Difetti: TROPPI effetti speciali, TROPPA POCA paura, nessuna ricerca psicologica, recitazioni non adeguate (la Taylor si impegna ma a recitare non è proprio buona, la Zeta Jones e Neeson sprecati, Owen Wilson talmente antipatico che si spera già dall'inizio nella sua morte - Spoiler: che accadrà, tramite decapitazione...urrà! -), sceneggiatura banale e sequenze a dir poco ridicole (il finale con il mega mostro è il trash messo su pellicola, da morire dal ridere).
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Niente a che vedere col capolavoro Gli Invasati di cui è remake: De Bont annulla qualunque descrizione psicologica e ambiguità emotiva per trarne un film di uso e consumo parzialmente riuscito (diciamo al 25%). Pregi: scenografia barocca ed esagerate adeguata, una certa inquietudine (molto poca in realtà, rispetto all'originale) e buoni effetti speciali. Difetti: TROPPI effetti speciali, TROPPA POCA paura, nessuna ricerca psicologica, recitazioni non adeguate (la Taylor si impegna ma a recitare non è proprio buona, la Zeta Jones e Neeson sprecati, Owen Wilson talmente antipatico che si spera già dall'inizio nella sua morte - Spoiler: che accadrà, tramite decapitazione...urrà! -), sceneggiatura banale e sequenze a dir poco ridicole (il finale con il mega mostro è il trash messo su pellicola, da morire dal ridere). Vale giusto un noleggio se proprio non si sa che film guardare
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terminator
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giovedì 3 febbraio 2011
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film bello, troppi effetti speciali, poco horror.
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Film bello, ma che punta tutto sugli effetti speciali (ce n'è una miriade) , più che far paura.
Più simile quindi ai film di Harry Potter e l'Apprendista stregone, con statue animate in computer grafica, che ad un horror.
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alan rubino
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martedì 12 aprile 2011
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paura e tensione a hill house
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Tratto dal romanzo "The Haunting of Hill House" (L'incubo di Hill House) di Shirley Jackson, considerato a
tutt'oggi uno dei più celebri racconti di paura del '900.
In seguito alla morte della madre invalida, alla quale ha badato per tanti anni, Eleanor (Lili Taylor) oltre a
trovarsi senza lavoro, rischia di essere sfrattata dall'appartamento in cui vive. E così, quando le viene proposto
di partecipare, dietro compenso, ad uno studio sull'insonnia condotto dal dottor Marrow (Liam Neeson) a Hill House,
una vecchia villa isolata del Massachusetts, la donna accetta. Giunta alla dimora, Eleanor viene accolta da una
bizzarra coppia di custodi, e poco dopo arrivano gli altri due personaggi-cavia, Theo (Catherine Zeta-Jones) e
Luke (Owen Wilson), nonché lo stesso Marrow e i suoi due assistenti.
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Tratto dal romanzo "The Haunting of Hill House" (L'incubo di Hill House) di Shirley Jackson, considerato a
tutt'oggi uno dei più celebri racconti di paura del '900.
In seguito alla morte della madre invalida, alla quale ha badato per tanti anni, Eleanor (Lili Taylor) oltre a
trovarsi senza lavoro, rischia di essere sfrattata dall'appartamento in cui vive. E così, quando le viene proposto
di partecipare, dietro compenso, ad uno studio sull'insonnia condotto dal dottor Marrow (Liam Neeson) a Hill House,
una vecchia villa isolata del Massachusetts, la donna accetta. Giunta alla dimora, Eleanor viene accolta da una
bizzarra coppia di custodi, e poco dopo arrivano gli altri due personaggi-cavia, Theo (Catherine Zeta-Jones) e
Luke (Owen Wilson), nonché lo stesso Marrow e i suoi due assistenti.
In realtà lo scopo dell'esperimento è studiare le reazioni alla paura, e la casa, dal fascino cupo,
è stata scelta apposta in quanto atta a suggestionare. Ma molti anni prima Hill House era stata teatro di eventi
macabri. E presto iniziano a verificarsi dei fenomeni sinistri, forse non ad opera del dottore...
Il film si discosta notevolmente dal libro della Jackson (in particolare nel finale), ma con un risultato, seppur
apprezzabile, decisamente inferiore. Rispetto al primo, il secondo è molto più sottile (e pertanto a livello
psicologico più terrificante) poiché, fino alle ultime pagine, si presta a diverse interpretazioni, lasciando il
lettore nell'incertezza. Gli elementi soprannaturali potrebbero essere frutto dell'immaginazione, od orchestrati
dal dottore e la sua équipe, o autentiche presenze. La stessa Eleanor potrebbe essere affetta da pazzia o dotata
a sua insaputa di qualche dote paranormale.
Nella pellicola di Jan de Bont, al contrario, tutte le ambiguità si dissipano presto e i quattro protagonisti si
rivelano di scarso spessore. Tuttavia, "The Haunting" è un thriller discreto: i suoi punti di forza
risiedono nella villa, calata in un'atmosfera tetra e inquietante e ricostruita in maniera davvero stupefacente,
negli effetti speciali originali ed efficaci, e nella colonna sonora, che insieme riscattano in parte la debole
sceneggiatura. Tirando le somme, il film non è sicuramente un capolavoro, né riesce come trasposizione
cinematografica, ma merita comunque una visione.
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cris87
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sabato 28 dicembre 2013
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plurinominato razzie awards
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Stephen King definì il romanzo da cui è tratto questo film "Un capolavoro che mi ha ispirato". Incredibilmente, il regista è riuscito a farne un film che non ha vinto nessuno dei numerosi Razzie Awards a cui era candidato solo perchè quell'anno fu Wild wild west a fare incetta.
Il film è un raffazzonato susseguirsi di spunti ed elementi anche molto buoni, ma buttati lì alla rinfusa e poi non sviluppati, quando non in aperta contraddizione l'uno con l'altro. Sembra partire bene, delineando personaggi potenzialmente interessanti e la più classica ambientazione da film horror: un'immensa e lussuosa casa antica, che si dice infestata dagli spiriti dei suoi sfortunati proprietari e dei bambini che hanno tanto desiderato ma non sono mai riusciti ad avere.
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Stephen King definì il romanzo da cui è tratto questo film "Un capolavoro che mi ha ispirato". Incredibilmente, il regista è riuscito a farne un film che non ha vinto nessuno dei numerosi Razzie Awards a cui era candidato solo perchè quell'anno fu Wild wild west a fare incetta.
Il film è un raffazzonato susseguirsi di spunti ed elementi anche molto buoni, ma buttati lì alla rinfusa e poi non sviluppati, quando non in aperta contraddizione l'uno con l'altro. Sembra partire bene, delineando personaggi potenzialmente interessanti e la più classica ambientazione da film horror: un'immensa e lussuosa casa antica, che si dice infestata dagli spiriti dei suoi sfortunati proprietari e dei bambini che hanno tanto desiderato ma non sono mai riusciti ad avere.
Dopo poco, però, la sceneggiatura parte completamente per la tangente, diventando perfino più psicotica della protagonista.
Un delirante susseguirsi di effetti speciali incredibilmente pacchiani e ridondanti viviseziona il mistero, ammazza la tensione e distrugge l'atmosfera, senza tuttavia soddisfare nemmeno i più gretti amanti dello splatter.
Se è vero che a farci paura è più ciò che non vediamo (e quindi non conosciamo e non capiamo) che ciò che vediamo, ne risulta un film più grottesco che horror.
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(di nicola1)
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[+] recensione esasperata ed esasperante
(di franco conti)
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noia1
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mercoledì 28 maggio 2014
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tanto computer e basta.
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Un gruppo di persone viene raggruppata da uno scienziato per un esperimento di gruppo, il luogo del ritrovo è una gigantesca ville d’epoca che però nasconde un segreto.
Fatto molto bene, tanti effetti speciali all’avanguardia e molto impressionanti. Film dell’orrore che punta in alto, tante suggestioni e atmosfere che vogliono inquietare senza il bisogno di sfruttare i classici colpi di scena improvvisi e approfittando di una lunga gamma di fantasie e trovate computerizzate. Eccentricità e innovazione fanno da sfondo a questa storia che non punta solamente a far paura ma vuole anche mettere in scena personaggi ben definiti così da dare credibilità all’intera vicenda.
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Un gruppo di persone viene raggruppata da uno scienziato per un esperimento di gruppo, il luogo del ritrovo è una gigantesca ville d’epoca che però nasconde un segreto.
Fatto molto bene, tanti effetti speciali all’avanguardia e molto impressionanti. Film dell’orrore che punta in alto, tante suggestioni e atmosfere che vogliono inquietare senza il bisogno di sfruttare i classici colpi di scena improvvisi e approfittando di una lunga gamma di fantasie e trovate computerizzate. Eccentricità e innovazione fanno da sfondo a questa storia che non punta solamente a far paura ma vuole anche mettere in scena personaggi ben definiti così da dare credibilità all’intera vicenda. L’unico problema è che non trasmette niente, può inquietare o dare una certa suggestione ma di sicuro non fa paura, si cerca la novità ma ci si dimentica di tutto il resto e non basta il carisma dei protagonisti per tappare le lacune che dilagano.
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no_data
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martedì 12 gennaio 2016
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piacevole ma nulla di più
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Ho deciso di vedere questo film in replica su MTV attirato soprattutto dal cast d'eccezione, composto da attori che stimo molto. La trama sembrava la solita che ci si aspetta da un film horror, ma anche sulla base del cast speravo in qualcosa di un attimo più impegnato e profondo, dato che nella maggior parte dei film del genere gli attori sono misconosciuti o esordienti. L'incipit, con una serie di ospiti invitati, sconosciuti l'uno all'altro, nel maniero, sembra promettente, ricorda un po' Dieci Piccoli Indiani come idea. Dopo di che però tutto prende la piega più ovvia: la Zeta-Jones, Wilson e Neeson passano in secondo piano fino quasi a diventare sagome di cartone, mentre la trama inizia a focalizzarsi quasi interamente sulla protagonista e sulla sua scoperta dei segreti (e che segreti) del castello.
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Ho deciso di vedere questo film in replica su MTV attirato soprattutto dal cast d'eccezione, composto da attori che stimo molto. La trama sembrava la solita che ci si aspetta da un film horror, ma anche sulla base del cast speravo in qualcosa di un attimo più impegnato e profondo, dato che nella maggior parte dei film del genere gli attori sono misconosciuti o esordienti. L'incipit, con una serie di ospiti invitati, sconosciuti l'uno all'altro, nel maniero, sembra promettente, ricorda un po' Dieci Piccoli Indiani come idea. Dopo di che però tutto prende la piega più ovvia: la Zeta-Jones, Wilson e Neeson passano in secondo piano fino quasi a diventare sagome di cartone, mentre la trama inizia a focalizzarsi quasi interamente sulla protagonista e sulla sua scoperta dei segreti (e che segreti) del castello. Per carità, bravissima anche Lili Taylor, però diciamo che chiamare a rapporto tre attori di quel calibro per fargli fare le belle statuine mi sembra rasenti l'offensivo. Il resto dell'intreccio è banaluccio e scontato, sembra che il regista abbia voluto puntare tutto su un'infinità di effetti speciali che animano la casa e le sue presenze, appiattendo la personalità e la psicologia dei personaggi. Il risultato è che per più o meno un'ora di film la Taylor corre in preda ad attacchi isterici per il maniero inseguendo o inseguita, a seconda, da questi spiritelli (per inciso, il coretto di bambini morti stufa già dopo la seconda volta che si sente), mentre gli altri tre poveri cristi la guardano come merluzzi. Le potenzialità e le possibilità di sviluppo erano infinite, si poteva puntare molto di più sulle tensioni psicologiche fra i vari personaggi mettendoli tutti sullo stesso piano, approfittando anche della loro impossibilità di fuggire dal maniero... alla fine si è scelta la soluzione più deludente e ovvia: effetti speciali a gogò e poca sostanza. Peccato.
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