miki spin
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lunedì 13 agosto 2007
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fantasia sfrenata, ironico ed emozionante
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Un film d'avventura molto vecchio stile, ma non vecchio. Un film di grandissima fantasia e inventiva. Con due grandi attori che fanno letteralmente a gara per chi sia il più bravo (e secondo me questa volta ha vinto Caine). Ma anche ironico e divertente, con una comicità che si basa soprattutto sull mostrare due personaggi che un giorno casualmente, decidono di conquistare un paese che ignorano completamente e di cui disprezzano dal primo momento gli abitanti. E' probabilmente troppo lungo e troppo prolisso in alcuni passaggi anche non rilevanti (come i libri di avventura ottocenteschi) ma ben gestito e segubile (e d emozionant in varie parti. Ho trovato bellissima la scena in cui, durante il passaggio dei sacerdoti bendati tutti i guerrieri si inchinano, per tornare ad uccidersi subito do
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Un film d'avventura molto vecchio stile, ma non vecchio. Un film di grandissima fantasia e inventiva. Con due grandi attori che fanno letteralmente a gara per chi sia il più bravo (e secondo me questa volta ha vinto Caine). Ma anche ironico e divertente, con una comicità che si basa soprattutto sull mostrare due personaggi che un giorno casualmente, decidono di conquistare un paese che ignorano completamente e di cui disprezzano dal primo momento gli abitanti. E' probabilmente troppo lungo e troppo prolisso in alcuni passaggi anche non rilevanti (come i libri di avventura ottocenteschi) ma ben gestito e segubile (e d emozionant in varie parti. Ho trovato bellissima la scena in cui, durante il passaggio dei sacerdoti bendati tutti i guerrieri si inchinano, per tornare ad uccidersi subito dopo
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elgatoloco
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domenica 4 febbraio 2018
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kipling ottimamente messo in scena
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A parte il trio eccezionale di interpreti Sean Connery-Michael Caine-Christopher Plummer(ma Plummer, che interpreta Kipling, è qui soprattutto visto come lo studioso, l'uomo "da tavolino", da scrittoio), a parte la verve ironica e dissacratorio di John Huston, in questo"The Man Who Would Be King"(1975)c'è un'interpretazione -rilettura attenta del grande testo di Kipling, del 1888, con la vicenda"scanzonata"(più in Huston che in Kipling, invero)di due amici-soldati britannici(anche massoni, per accidens, dove bisognerebbe rilevare il carattere molto diverso delle massonerie britannica rispetto a quella continentale, in specie italiana.
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A parte il trio eccezionale di interpreti Sean Connery-Michael Caine-Christopher Plummer(ma Plummer, che interpreta Kipling, è qui soprattutto visto come lo studioso, l'uomo "da tavolino", da scrittoio), a parte la verve ironica e dissacratorio di John Huston, in questo"The Man Who Would Be King"(1975)c'è un'interpretazione -rilettura attenta del grande testo di Kipling, del 1888, con la vicenda"scanzonata"(più in Huston che in Kipling, invero)di due amici-soldati britannici(anche massoni, per accidens, dove bisognerebbe rilevare il carattere molto diverso delle massonerie britannica rispetto a quella continentale, in specie italiana...), che vogliono ripercorrere la vicenda umana di "O Alexandròs". Alessandro Magno, divenendo re di un mitico stato incuneato tra India e Afghanistan, con conseguenze poi anche tragiche, per uno dei due e grottesco-drammatiche per l'altro... Da segnalare questo registro comico-grottesco-scanzonato che percorrre il film, che collide, eppure poi si fonde con quello drammatico-tragico, invero una caratteristica tipica della filmogtafia di Huston, l'autore anche di"Moby Dick", una rilettura dunque di Melville, a proposito di trasposizioni di grandi classici. La rilettura ha caratteri in parte antropologicamente discutibili(non vorrei entrare qui nella querelle antropologica e storica, nonché storico-letteraria a proposito di kipling, abbastanza assurdamente accusato di"razzismo"), ma l'importante è rileggere tali tratti nella chiave generale dell'opera, tratteggiata sopra, in qualche modo. Da apprezzare l'interpretazione dei tre grrandi interpreti, uno Scozzese(Connery), un Inglese(Caine), un Canadese(Plummer), oltre alla presenza della moglie di Caine, Shakira, impegnata in un ruolo di notevole impegno. Uno di quei film che sarebbe opportuno rivedere, in un'ideale galleria di"classici". El Gato
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