darkknight81
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giovedì 16 maggio 2013
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justice is coming...
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La vera storia dello sceriffo Wyatt Earp (Kurt Russell), dei suoi fratelli Virgil e Morgan (Sam Elliott e Bill Paxton) e del suo amico John Henry Holliday detto 'Doc', un giocatore d'azzardo ex-dentista rovinato dall'alcol e dalla tubercolosi. Il 26 ottobre 1881, al recinto dell'O.K. Corral, a Tombstone (Arizona), affrontarono e sconfissero la banda dei "cowboys" nella più celebre sparatoria dell'epopea western. Lo stesso Earp lasciò le sue memorie al biografo Stuart N. Lake, che ne trasse il libro 'Wyatt Earp: Frontier Marshal', il quale a sua volta ispirò dozzine di film, tra i più celebri Sfida Infernale (di John Ford con Henry Fonda e Victor Mature, 1946) e Sfida all'O.
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La vera storia dello sceriffo Wyatt Earp (Kurt Russell), dei suoi fratelli Virgil e Morgan (Sam Elliott e Bill Paxton) e del suo amico John Henry Holliday detto 'Doc', un giocatore d'azzardo ex-dentista rovinato dall'alcol e dalla tubercolosi. Il 26 ottobre 1881, al recinto dell'O.K. Corral, a Tombstone (Arizona), affrontarono e sconfissero la banda dei "cowboys" nella più celebre sparatoria dell'epopea western. Lo stesso Earp lasciò le sue memorie al biografo Stuart N. Lake, che ne trasse il libro 'Wyatt Earp: Frontier Marshal', il quale a sua volta ispirò dozzine di film, tra i più celebri Sfida Infernale (di John Ford con Henry Fonda e Victor Mature, 1946) e Sfida all'O.K. Corral (di John Sturges con Burt Lancaster e Kirk Douglas, 1956). Ma, con tutto il rispetto per i classici,io ho sempre considerato Tombstone la versione migliore e definitiva della leggenda, con una trama molto più precisa nella ricostruzione dei fatti, ma al tempo stesso altamente spettacolare. Lo sceneggiatore Kevin Jarre (nomination all’oscar per Glory) fa quello che David Mamet fece scrivendo “Gli Intoccabili”: prende una storia vera divenuta leggenda e la “trasfigura” in uno strepitoso action formato kolossal, caricando ogni scena con ritmo e tensione, dialoghi duri e sprezzanti, citazioni (palesi ma perdonabili) da Leone e Peckinpah, scene d’azione crude ma attendibili (la sparatoria all’OK Corral non è mai stata descritta con tanta precisione filologica) ed un’esaltazione dei sentimenti (in primis l’amicizia virile) che sconfina nell’estasi. Il tutto per giungere ad un finale talmente lieto da stonare con tanta durezza precedente, ma che comunque narra ciò che è realmente accaduto. I tre registi - non solo il George Pan Cosmatos, ma anche (non accreditati) lo stesso Jarre e Kurt Russell – girano con mano asciutta e sicura, coadiuvati da una fotografia infuocata , un montaggio perfetto, una messa in scena magniloquente e sfavillante per costumi, musiche e scenografie. Gli attori non sbagliano nulla, e giganteggiano ai limiti dell’esagerazione: Val Kilmer, mai così istrionico, è straordinario, ma il più asciutto Russell non gli è da meno. Memorabili anche i cattivi Michael Biehn, Powers Boothe e Stephen Lang. Incredibile il numero di attori celebri in ruoli secondari (Charlton Heston su tutti). Proprio come per “The Unotuchables”, il risultato rischia di risultare esagerato e caricaturale, specie a chi non apprezza il genere, eppure raggiunge pienamente il suo scopo: un film che ci inchioda alla poltrona, con una sfilza di momenti mozzafiato uno dietro l’altro, dove ci si commuove, ci si entusiasma e si fa il tifo per i buoni come accade nei migliori film hollywoodiani. Un film da conservare e rivedere. Una perla unica in un periodo in cui il western è solo revisionismo pessimista o nostalgia necrofila…
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domenico rizzi
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giovedì 15 maggio 2014
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l'uomo che portava con se' l'inferno
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Chi era veramente Wyatt Earp (1848-1929) l'uomo che distrusse la banda dei Clanton e dei Mc Lowry all'O.K. Corral nel 1881? Il cinema ha provato più volte a tracciarne la biografia ("Sfida infernale", "Sfida all'O.K. Corral", "Doc", ecc.) spesso con esiti discutibili. George Pan Cosmatos può dire invece di avere centrato l'obiettivo almeno in parte: il contesto storico è riprodotto con una certa fedeltà, mentre il personaggio rimane ancora permeato di un eccessivo alone di leggenda, che Lawrence Kasdan riesce a dissipare maggiormanete nel suo film biografico "Wyatt Earp" - girato lo stesso anno, con Kevin Costner come interprete - sebbene poco condiviso dalla critica e meno apprezzato dal pubblico (segno che lo spettatore predilige il West della leggenda, piuttosto che quello della storia, come compresero molto bene Sia John Ford che Sergio Leone).
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Chi era veramente Wyatt Earp (1848-1929) l'uomo che distrusse la banda dei Clanton e dei Mc Lowry all'O.K. Corral nel 1881? Il cinema ha provato più volte a tracciarne la biografia ("Sfida infernale", "Sfida all'O.K. Corral", "Doc", ecc.) spesso con esiti discutibili. George Pan Cosmatos può dire invece di avere centrato l'obiettivo almeno in parte: il contesto storico è riprodotto con una certa fedeltà, mentre il personaggio rimane ancora permeato di un eccessivo alone di leggenda, che Lawrence Kasdan riesce a dissipare maggiormanete nel suo film biografico "Wyatt Earp" - girato lo stesso anno, con Kevin Costner come interprete - sebbene poco condiviso dalla critica e meno apprezzato dal pubblico (segno che lo spettatore predilige il West della leggenda, piuttosto che quello della storia, come compresero molto bene Sia John Ford che Sergio Leone). Il Kurt Russell che impersona Wyatt offre senz'altro un'immagine vicina al vero, presentando una figura dal temperamento focoso e impulsivo, che non arretra dinanzi a niente e a nessuno, capace di sbarazzarsi dei suoi avversari quando la situazione lo rende indispensabile. Forse viene esagerata la smania di vendetta del marshal di Tombstone, allorchè insegue i propri avversari urlando di portare con sè l'inferno, ma per tutto il resto il carattere di Earp - ambizioso e arrogante - si concilia con i resoconti dell'epoca. Meno convincenti sembrano alcuni personaggi che gravitano intorno a lui, cominciando da quel Doc Holliday (Val Kilmer) che gli toglierà di mezzo il pistolero psicopatico Johnny Ringo. Cosmatos si fonda sulle memorie, peraltro contestate da alcuni storici, di protagonisti di quell'epopea, pronti a giurare che fosse stato Holliday a sopprimere Ringo, mentre ancor oggi non è possibile stabilire l'autore della sua uccisione, peraltro archiviata come suicidio in base alla relazione del coroner. In conclusione, "Tombstone" è un film ricco di colore e di azione, che caratterizzano molto bene la cittadina mineraria dell'Arizona (oggi una sorta di città-museo con pochissimi abitanti e tantisssimi visitatori) cresciuta tanto in fretta quanto "un fungo velenoso". Infatti, passò in soli due anni da un migliaio di persone a circa 7.000, arricchendosi di decine di alberghi, saloon, bische e bordelli, ma iniziando il proprio declino giusto due anni dopo la celebre sfida dell'O.K. Corral, nella quale i tre fratelli Virgil, Morgan e Wyatt Earp, affiancati da Doc Holliday, fecero secchi Tom e Frank Mc Lowry e Billy Clanton, per sterminare poi altri componenti della pericolosa banda denominata dei "Cowboy". Bello il finale e patetico il necrologio quando si accenna ai funerali di Wyatt Earp, ai quali parteciparono migliaia di persone. Fra queste, due celebri attori del cinema muto che sostenevano la bara, William S. Hart e Tom Mix. Quest'ultimo, recita il commentatore, "piangeva". Una degna cornice per salutare uno degli ultimi grandi protagonisti del selvaggio West, scomparso in un'epoca in cui la leggenda si era impadronita del cinema e gli uomini come Earp venivano nostalgicamente guardati come grandiosi interpreti di un tempo che non sarebbe più ritornato.
Domenico Rizzi, scrittore.
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james dean
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domenica 26 giugno 2016
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tombstone tra storia e leggenda
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Mi sono appassionato alla storia della sfida all'ok Corral dopo aver visto il film Tombstone di Cosmatos. Da lì in poi ho voluto saperne di più, pertanto, grazie ad un mio amico che vive negli States, mi son fatto mandare nel tempo oltre trenta libri, dove si parla sia della storia che dei personaggi. Oltre a questo sono riuscito ad entrare in possesso dei giornali dell'epoca, dove ho letto tutto l'evolversi della storia, del processo e dei fatti conseguenti, ovvero della vendetta. A prima vista, il tutto può essere circoscritto ad un puro atto di scontro tra Cowboys come ne accadevano tanti nel 1880, ma da una più approfondita lettura, si evince che anche la politica vi entra prepotentemente.
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Mi sono appassionato alla storia della sfida all'ok Corral dopo aver visto il film Tombstone di Cosmatos. Da lì in poi ho voluto saperne di più, pertanto, grazie ad un mio amico che vive negli States, mi son fatto mandare nel tempo oltre trenta libri, dove si parla sia della storia che dei personaggi. Oltre a questo sono riuscito ad entrare in possesso dei giornali dell'epoca, dove ho letto tutto l'evolversi della storia, del processo e dei fatti conseguenti, ovvero della vendetta. A prima vista, il tutto può essere circoscritto ad un puro atto di scontro tra Cowboys come ne accadevano tanti nel 1880, ma da una più approfondita lettura, si evince che anche la politica vi entra prepotentemente. Wyatt Earp era un repubblicano mentre lo sceriffo "affarista" Johnny Behan era un democratico. Un patto non mantenuto tra i due durante le elezioni per la nomina di sceriffo infatti, causò lo strappo che portò poi allo scontro dell'OK Corral. Il processo che subito seguì non chiarì tutti gli aspetti e senz'altro il giudice Wells Spicer non volle andarli a cercare -repubblicano pure lui-, ma questo non toglie che i cosiddetti Cowboys forse se la andarono a cercare, nonostante le tre vittime, i fratelli Frank e Tom McLaury e Bill Clanton fossero capitati nel posto sbagliato nel giorno sbagliato. In una cittadina dov'è la violenza era il pane quotidiano e la legge brancolava nel buio a causa di testimonianze di comodo tra gli elementi della banda dei Cowboys, la vendetta di Wyatt, coadiuvato dall'amico Doc Holliday e da altri sostenitori, non fu che l'unica maniera per rendere giustizia a fratelli Virgil e Morgan, il primo menomato a vita in un imboscata, e il secondo ucciso a tradimento alle spalle mentre giocava una partita a biliardo. Certamente la verità "vera" non la sapremo mai, poiché un alone di romanticismo ha permeato personaggi e storia in cui c'è un po' di tutto, orgoglio, politica e anche amore, quello di Josephine Sarah Marcus, prima amante dello sceriffo Johnny Behan e successivamente di Wyatt Earp. Tutti ingredienti che hanno portato fino ai nostri tempi l'interesse per questa storia del lontano West e per i suoi personaggi, oltre che per Tombstone, , soprannominata "The town too tough to die"...
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