giu/da(g)
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martedì 21 febbraio 2012
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almeno super mario non schiaccia i funghi
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65 milioni di anni fa un meteorite colpiva la Terra creando di fatto due mondi paralleli: in uno i mammiferi presero il soppravvento, nell’altro i dinosauri superstiti ebbero modo di evolversi diventando simili all’uomo. Milioni di anni dopo a Brooklyn viene rapita una giovane paleontologa, Daisy, in possesso di una pietra che potrebbe riunire le due civiltà. A salvarla dovranno essere due idraulici, Mario e Luigi, catapultati in un mondo misterioso ed ostile. Super Mario Bros viene spesso criticato per il suo miglior pregio: l’aver rielaborato la trama esilissima di un videogioco in una storia di senso compiuto. Nessuno d’altronde spiega come si sarebbe potuto realizzare un film nel mondo zuccheroso di Super Mario.
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65 milioni di anni fa un meteorite colpiva la Terra creando di fatto due mondi paralleli: in uno i mammiferi presero il soppravvento, nell’altro i dinosauri superstiti ebbero modo di evolversi diventando simili all’uomo. Milioni di anni dopo a Brooklyn viene rapita una giovane paleontologa, Daisy, in possesso di una pietra che potrebbe riunire le due civiltà. A salvarla dovranno essere due idraulici, Mario e Luigi, catapultati in un mondo misterioso ed ostile. Super Mario Bros viene spesso criticato per il suo miglior pregio: l’aver rielaborato la trama esilissima di un videogioco in una storia di senso compiuto. Nessuno d’altronde spiega come si sarebbe potuto realizzare un film nel mondo zuccheroso di Super Mario. E proprio l’ambientazione totalmente diversa, quasi cyber punk, sarebbe un punto di forza, se non fosse che il film non sfrutti questa stravaganza con originalità. Non ci riesce perché lungi dallo sfruttare queste carte, i registi si permettono di sprecarle trasformando il tutto in un Barnum caotico e pieno di cliché da filmetto per bambini: il solito cattivo col piano folle, i soliti aiutanti stupidi, lo stucchevole happy ending ecc… Non solo, anche i raffinati e costosissimi effetti speciali vengono sprecati per scene di pochissimi secondi (ad esempio la scena finale della trasformazione di Dennis Hopper in Tirannosauro) che non danno nemmeno il tempo allo spettatore di gustarsele. Come ultima chicca si aggiunge una conclusione raffazzonata in cui si tenta in extremis di coniugare il film col videogioco. Male.
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luca scialò
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domenica 4 luglio 2010
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trasposizione indegna di un videogioco popolare
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I fratelli Mario, Mario e Luigi, sono una coppia di idraulici; liggio al dovere il primo, sfaticato il secondo. Si troveranno a loro insaputa in una fantascientifica avventura: il meschino Coopa, un T-Rex diventato umano per effetto dell'evoluzione della specie, vorrebbe tornare sul Pianeta Terra, da dove i dinosauri sono stati cacciati in seguito alla collisione del meteorite 65 milioni di anni prima, creando una doppia dimensione. Riusciranno i nostri eroi ad impedire un siffatto piano meschino?
Un videogame che ha fatto impazzire milioni di adolescenti (e non) di tutto il Mondo, nella seconda metà degli anni '80, e che ancora oggi entusiasma con nuove versioni, meritava e in fondo merita, una trasposizione cinematografica migliore, con più effetti speciali e azioni dinamiche.
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I fratelli Mario, Mario e Luigi, sono una coppia di idraulici; liggio al dovere il primo, sfaticato il secondo. Si troveranno a loro insaputa in una fantascientifica avventura: il meschino Coopa, un T-Rex diventato umano per effetto dell'evoluzione della specie, vorrebbe tornare sul Pianeta Terra, da dove i dinosauri sono stati cacciati in seguito alla collisione del meteorite 65 milioni di anni prima, creando una doppia dimensione. Riusciranno i nostri eroi ad impedire un siffatto piano meschino?
Un videogame che ha fatto impazzire milioni di adolescenti (e non) di tutto il Mondo, nella seconda metà degli anni '80, e che ancora oggi entusiasma con nuove versioni, meritava e in fondo merita, una trasposizione cinematografica migliore, con più effetti speciali e azioni dinamiche. Inoltre, diverse sono le dissonanze rispetto al videogame: Luigi era molto simile a Mario, anche se più alto e magro, mentre nel film è un ragazzo molto più giovane e carino; il gioco è ambientato prevalentemente in ambienti verdi e distensivi, mentre nel film lo è in una città sporca e caotica; nel videogame i mostriciattoli sono tartarughe e funghetti malefici, mentre nel gioco sono mostri alti e sgarbati.
Bisogna anche ammettere che le trasposizioni cinematografiche dei videogames non sono mai facili e di fatti, sono riuscite raramente. Se non altro, nella fattispecie se ne apprezza l'unico tentativo proposto e l'ilarità di molte scene.
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cress95
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lunedì 10 agosto 2015
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game over per gli idraulici più famosi di sempre
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I live-action sono una categoria di film che meriterebbe uno spazio di discussione "ad partem". Capaci, (seppur molto, troppo raramente) di regalare prodotti di qualità (si pensi al film "Kyashan la rinascita", trasposizione cinematografica abbastanza riuscita e a tratti epica dell'omonimo e famoso cartone animato giapponese), ma allo stesso tempo di annoiare come nessun'altra forma di intrattenimento, tali film appartengono ad un archetipo (ahimè) oggi eccessivamente abusato, che molto spesso si sostanzia in penose e imbarazzanti trasposizioni cinematografiche di videogiochi o cartoni animati di culto (si pensi al pessimo "Dragon Ball Evolution").
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I live-action sono una categoria di film che meriterebbe uno spazio di discussione "ad partem". Capaci, (seppur molto, troppo raramente) di regalare prodotti di qualità (si pensi al film "Kyashan la rinascita", trasposizione cinematografica abbastanza riuscita e a tratti epica dell'omonimo e famoso cartone animato giapponese), ma allo stesso tempo di annoiare come nessun'altra forma di intrattenimento, tali film appartengono ad un archetipo (ahimè) oggi eccessivamente abusato, che molto spesso si sostanzia in penose e imbarazzanti trasposizioni cinematografiche di videogiochi o cartoni animati di culto (si pensi al pessimo "Dragon Ball Evolution"). Ecco, questo per la precisione è il caso di "Super Mario Bros".
Famosissimo in tutto il mondo, il personaggio esordisce nelle sale gioco globali con il nome di "Jumpman" nel coin-up del 1981, in cui lo vediamo armato di ascia (in seguito di martello), intento a spaccare i tanti barili lanciatogli dal cattivo scimmione Donkey Kong, e prodigarsi per salvare "Lady" (poi Pauline), dolce fanciulla di turno. Trama, questa, molto più profonda e credibile di quella del film. Nell'imbarazzante pellicola firmata Rocky Morton e Annabel Jankel, infatti Super Mario (Bob Hoskins) e suo fratello Luigi (John Leguizamo), orribilmente "sbarbatello" (i fan del videogame non perdoneranno tale "eresia") nonché davvero troppo giovane per risultare credibile come fratello del protagonista, sono due normalissimi idraulici americani che per puro caso rimangono coinvolti in una patetica serie di disavventure incomprensibili e allucinanti, "senza ne capo ne coda", in un continuum nel quale l'unica emozione è la noia condita da crescente imbarazzo.
Neanche la colonna sonora si salva, risultando alquanto squallida e priva di tono.
Insomma, nulla di positivo in uno di quei prodotti, purtroppo niente affatto rari, che non solo macchiano in modo indelebile la storia del cinema ma che anche e purtroppo gettano in ridicolo pietre miliari dell'intrattenimento mondiale.
Che siano vere le parole di Shigeru Miyamoto, creatore di Super Mario, ovverosia che il fallimento della pellicola sia stato dovuto alle sue eccessive differenze rispetto al gioco originale? Beh, personalmente ritengo che un progetto ambizioso come questo sia già destinato di per sé al fallimento e che perciò l'errore più grande sia stato quello di aver anche solo pensato, e preteso, di poter realizzare un film che riuscisse a rendere giustizia al personaggio del videogioco più famoso e importante di sempre.
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evildevin87
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giovedì 21 novembre 2013
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non si può essere severi fino in fondo
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Parliamoci chiaro: che cosa ci potevamo aspettare da un film su Super Mario? Un mondo coloratissimo fatto di funghi che ti fanno diventare gigante, funghetti dall'aria semicattiva che camminano, nuvolette sorridenti sulle quali puoi saltare sopra e chi più ne hapiù ne metta... beh, già il format di base non può far venire fuori un filmone, è adatto soltanto al mondo videoludico e di certo Super Mario non è un videogioco che punta sulla trama come può esserlo un Metal Gear Solid o un Assassin's Creed. Se si parte dal presupposto di voler vedere un bel film già si parte male. E infatti questo non è un bel film: è un putridume trash pregno di cose e avvenimenti impossibili, coadiuvato da una trama ai limite dell'assurdo e personaggi che vanno dal risibile all'insulso e in cui certi elementi volutamente stravolti per rendere un po' più plausibile il tutto danno il colpo di grazia per poter definire questo un B-Movie a tutti gli effetti.
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Parliamoci chiaro: che cosa ci potevamo aspettare da un film su Super Mario? Un mondo coloratissimo fatto di funghi che ti fanno diventare gigante, funghetti dall'aria semicattiva che camminano, nuvolette sorridenti sulle quali puoi saltare sopra e chi più ne hapiù ne metta... beh, già il format di base non può far venire fuori un filmone, è adatto soltanto al mondo videoludico e di certo Super Mario non è un videogioco che punta sulla trama come può esserlo un Metal Gear Solid o un Assassin's Creed. Se si parte dal presupposto di voler vedere un bel film già si parte male. E infatti questo non è un bel film: è un putridume trash pregno di cose e avvenimenti impossibili, coadiuvato da una trama ai limite dell'assurdo e personaggi che vanno dal risibile all'insulso e in cui certi elementi volutamente stravolti per rendere un po' più plausibile il tutto danno il colpo di grazia per poter definire questo un B-Movie a tutti gli effetti. Devo dire però che mi risulta davvero difficile prendere questo film sul serio anche per un solo secondo: in fin dei conti risulta divertente sia per i momenti comici volontari che involontari. Poi va beh, il VHS l'ho consumato fino allo spasimo in tenera età, per cui non me la sento di bocciarlo. Prendetela così: se volete spegnere il cervello per un'ora e mezzo e farvi delle grasse risate andrà benissimo, se invece volete vedervi un film impegnato evitatelo come la peste.
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alexander 1986
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mercoledì 27 agosto 2014
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salvate il soldato mario
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Brooklyn, anni '90. I fratelli idraulici Mario (Bob Hoskins) e Luigi (John Leguizamo) stanno conducendo la loro semplice vita da stereotipi razziali finché non incontrano una giovane archeologa, Daisy, di cui il secondo s'innamora a prima vista. La ragazza viene rapita giusto giusto quella sera da ignoti energumeni. I due mangiaspaghetti, nel cercare di salvarla, finiscono addirittura in un'altra dimensione.
Una dimensione da incubo: una metropoli futuristica e caotica, dove tutti, comprese le gentili vecchiette, sono delinquenti e assassini, le carceri somigliano a batterie per polli, le autorità sono corrotte e a governare tutto è un plutocrate vanitoso e megalomane (un esilarante Dennis Hopper), proprietario di tutti i media, con il suo faccione stampato su ogni angolo della città, e disponente di tecnologie in grado di rimbecillire chi manifesta pensieri indipendenti mediante strane onde elettromagnetiche.
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Brooklyn, anni '90. I fratelli idraulici Mario (Bob Hoskins) e Luigi (John Leguizamo) stanno conducendo la loro semplice vita da stereotipi razziali finché non incontrano una giovane archeologa, Daisy, di cui il secondo s'innamora a prima vista. La ragazza viene rapita giusto giusto quella sera da ignoti energumeni. I due mangiaspaghetti, nel cercare di salvarla, finiscono addirittura in un'altra dimensione.
Una dimensione da incubo: una metropoli futuristica e caotica, dove tutti, comprese le gentili vecchiette, sono delinquenti e assassini, le carceri somigliano a batterie per polli, le autorità sono corrotte e a governare tutto è un plutocrate vanitoso e megalomane (un esilarante Dennis Hopper), proprietario di tutti i media, con il suo faccione stampato su ogni angolo della città, e disponente di tecnologie in grado di rimbecillire chi manifesta pensieri indipendenti mediante strane onde elettromagnetiche. Sembra l'Italia e invece è nientedimeno che il mondo alternativo dei dinosauri sopravvissuti allo schianto del meteorite ed evolutisi per conto proprio. Ora il potente monarca di cui sopra intende unire i due mondi per diffondere il sacro verbo della devoluzione anche nel nostro. Mario e Luigi dovranno improvvisarsi eroi per fermarlo.
Questo film annovera due primati. Uno è assoluto: quello di primo film mai realizzato su un videogioco. L'altro è relativo: si tratta infatti di uno dei fiaschi più grossi della storia del cinema, di quelli capaci di far solidarizzare pubblico e critica. La verità, evidente a chi guardi le cose con occhio distaccato, è che il vero peccato di questo film non risiede nella modesta fattura tecnica o nelle scemenze pseudoscientifiche o nell'ingenuità del copione. Non si può negare che ci sarebbe voluto un po' di impegno in più per evitare alcune cadute, ma seguendo l'adagio di Craxi si può dire che, se queste son colpe, allora il 90% del cinema d'intrattenimento hollywoodiano il 99% dei film tratti da videogiochi andrebbero giudicati colpevoli. Mettiamoci una mano sul cuore, e perdoniamo. La vera colpa di 'Super Mario Bros.' è stata quella di aver proposto al pubblico, e in particolare al target giovane e di massa ricercato, un prodotto enormemente, assurdamente distante dalle sue aspettative. D'altra parte, mica la gente aveva così torto: che cavolo c'entra il gaio omino baffuto schiaccia-funghi con questa contestualizzazione distopica e cyberpunk, che sembra uscita da una fantasia malata di Terry Gilliam? Diciamoci la verità: i fans del videogame 'Super Mario' si sarebbero dovuti comunque rassegnare a una trasposizione infedele; ma è altrettanto innegabile che la licenza poetica assunta dai due registi è sconcertante, quasi folle.
Voglio regalare a 'Super Mario Bros.' la sufficienza, a dispetto di quello che mi dicono la ragione e i dati oggettivi. Voglio regalargliela per due motivi: primo, perché trovo sempre commovente il donchisciottismo di un regista che non vuole limitarsi a fare il compitino, anche a rischio di sbattere la testa contro il muro; secondo, perché il registro su cui questa assurda pellicola si sviluppa è quello di un'ironia, di un gusto del divertimento puro e semplice, magari un po' scemo ma emozionante, che il cinema d'intrattenimento post-anni '90 è andato lentamente perdendo.
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nick castle
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mercoledì 30 dicembre 2009
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brutta transposizione, scialba e dispendiosa!
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Da un famosissimo videogame giapponese, un film in linea con gli anni novanta, piuttosto pomposo nel dispendio di mezzi, data la varietà di scenografie costruite. Lo staff(Dean Semler, Mark Goldblatt, Alan Silvestri, Ed solomon ecc.) di prim'ordine che pur mettendocela tutta, non riesce a soppiantare quella innata mediocrità dei registi, quali sono Rocky Morton e Annabel Jankel e le sequenze migliori sono quelle dirette da Roland Joffè e dal direttore della fotografia Dean Semler, non accreditati alla regia tanto per cambiare. Costato 40 milioni di dollari, nè incasso solo la metà. Budget neanche tanto alto se ci si pensa, che più che negli effetti visivi in CG è stato speso per costruire le scenografie immani, i pupazzi animatronici, le automobili modificate e la maggior parte della città dei dinosauri ribattezzata Dinohattan.
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Da un famosissimo videogame giapponese, un film in linea con gli anni novanta, piuttosto pomposo nel dispendio di mezzi, data la varietà di scenografie costruite. Lo staff(Dean Semler, Mark Goldblatt, Alan Silvestri, Ed solomon ecc.) di prim'ordine che pur mettendocela tutta, non riesce a soppiantare quella innata mediocrità dei registi, quali sono Rocky Morton e Annabel Jankel e le sequenze migliori sono quelle dirette da Roland Joffè e dal direttore della fotografia Dean Semler, non accreditati alla regia tanto per cambiare. Costato 40 milioni di dollari, nè incasso solo la metà. Budget neanche tanto alto se ci si pensa, che più che negli effetti visivi in CG è stato speso per costruire le scenografie immani, i pupazzi animatronici, le automobili modificate e la maggior parte della città dei dinosauri ribattezzata Dinohattan. Ci si chiede se questa Dinohattan sia, il mondo dei funghi tanto buffo quanto colorato del videogioco, ma c'è anche chi dice con razionalità, che forse realizzare un mondo alternativo con colori alla caramella e funghetti saltellanti sarebbe stato ridicolo per un film e magari realizzare perfino il film come il videogioco, a scorrimento orizzantale! Ovviamento no. Però la vera penosità del film è il soggetto(parte molto importante di un film, alla pari della regia e della sceneggiatura), che se pur scritto a sei mani, come la sceneggiatura è privo di interesse, che procede per accumulazione, senza quasi un vero e proprio senso, diversamente dai dialoghi che in un film del genere andrebbero pure bene, se il tutto funzionasse almeno in modo decente. Dopo l'uscita di Jurassic Park, la quasi totalità dei film conteneva in misure variabili apporti di CG, per tutto, eliminazione dei riflessi su superfici lucide, spari, graffi, tagli, squarci, poteri soprannaturali, scenografie, sfondi, personaggi e via dicendo. Non per fare il controcorrentista ma, in alcuni casi la stop-motion risultava più gradevole(vedasi il film, Re-animator 2, particolarmente l'animazione delle quattro dita attacate a un occhio, che si muovono come un ragno), ovviamente la CG rende possibili cose che prima erano inimmaginabili, ma il troppo stroppia sempre.
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