cicciodelia92
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domenica 3 marzo 2013
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il miglior artista di tutti i tempi...
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In mia opinione non è possibile recensire o esprimere qualsiasi giudizio su questo film,in quanto l’unica azione possibile da fare è una soltanto:AMMIRARE la grandezza assoluta del genio di Massimo Troisi,il quale può ben essere definito il miglior artista mai esistito. Io non credo assolutamente di esagerare elevando a tal punto la sua figura,e sebbene sia consapevole dell’esistenza di grandi figure prima o dopo lo stesso(ma soprattutto prima),non riesco a vedere qualcuno che sia talmente unico nel suo essere speciale come lui. Invenzioni geniali e quel modo di fare ed esprimersi tipico dell’attore e comico napoletano fanno sì che la suddetta pellicola sia un susseguirsi di scene fantastiche ed irripetibili,le quali ancora oggi,ad anni di distanza,e nonostante viste e riviste centinaia di volte,non smettono mai di disegnare un sorriso sul volto;quest’ultimo è però un sorriso che cela amarezza,che nasconde in sé una terribile tristezza,la quale deriva unicamente dall'assurda consapevolezza di non poter più riempirsi gli occhi e il cuore dell’assoluta immensità del meraviglioso artista originario di San Giorgio a Cremano.
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In mia opinione non è possibile recensire o esprimere qualsiasi giudizio su questo film,in quanto l’unica azione possibile da fare è una soltanto:AMMIRARE la grandezza assoluta del genio di Massimo Troisi,il quale può ben essere definito il miglior artista mai esistito. Io non credo assolutamente di esagerare elevando a tal punto la sua figura,e sebbene sia consapevole dell’esistenza di grandi figure prima o dopo lo stesso(ma soprattutto prima),non riesco a vedere qualcuno che sia talmente unico nel suo essere speciale come lui. Invenzioni geniali e quel modo di fare ed esprimersi tipico dell’attore e comico napoletano fanno sì che la suddetta pellicola sia un susseguirsi di scene fantastiche ed irripetibili,le quali ancora oggi,ad anni di distanza,e nonostante viste e riviste centinaia di volte,non smettono mai di disegnare un sorriso sul volto;quest’ultimo è però un sorriso che cela amarezza,che nasconde in sé una terribile tristezza,la quale deriva unicamente dall'assurda consapevolezza di non poter più riempirsi gli occhi e il cuore dell’assoluta immensità del meraviglioso artista originario di San Giorgio a Cremano.
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ziogiafo
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mercoledì 14 gennaio 2009
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massimo troisi… un’icona del nostro tempo
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ziogiafo - Ricomincio da tre – Italia, 1981 - Con «Ricomincio da tre», Massimo Troisi, inizia la sua brillante carriera cinematografica “alla grande”, infatti, questo film porterà una “ventata nuova” nel torpore del cinema italiano dell’epoca, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, oltre ogni aspettativa, rimanendo per moltissimi giorni nelle sale. La grande umanità dello straordinario attore-regista napoletano, traspare in ogni sequenza del film. Gaetano (Massimo Troisi), un timidissimo ragazzo napoletano, stanco della realtà in cui vive, dove non cambia mai nulla… decide di trasferirsi a Firenze. E’ da tanto che lo vuole fare, ormai è più che convinto, è ora di cambiare… Si ricomincia da tre! “Da zero!” vorrai dire… gli ripete lo scontroso amico Raffaele (Lello Arena) una sera, mentre discutono animatamente giù al portone di casa di Gaetano, in attesa di altri amici.
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ziogiafo - Ricomincio da tre – Italia, 1981 - Con «Ricomincio da tre», Massimo Troisi, inizia la sua brillante carriera cinematografica “alla grande”, infatti, questo film porterà una “ventata nuova” nel torpore del cinema italiano dell’epoca, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, oltre ogni aspettativa, rimanendo per moltissimi giorni nelle sale. La grande umanità dello straordinario attore-regista napoletano, traspare in ogni sequenza del film. Gaetano (Massimo Troisi), un timidissimo ragazzo napoletano, stanco della realtà in cui vive, dove non cambia mai nulla… decide di trasferirsi a Firenze. E’ da tanto che lo vuole fare, ormai è più che convinto, è ora di cambiare… Si ricomincia da tre! “Da zero!” vorrai dire… gli ripete lo scontroso amico Raffaele (Lello Arena) una sera, mentre discutono animatamente giù al portone di casa di Gaetano, in attesa di altri amici. «Tre cose mi sono riuscite nella vita, perché dovrei perdere pure queste e partire da zero?». Questa è la filosofia di Gaetano, che ormai è già proiettato a Firenze con la mente e non vuole più dare ascolto a nessuno, tantomeno allo scettico Raffaele, che pur di fargli cambiare idea gli cita la “sua” famosa frase: «Chi parte, sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca!»… Bastano queste poche battute a ritmo serrato, quel simpatico conflitto verbale di sempre fra i due grandi amici, (nella vita e nella finzione), per capire che siamo già entrati in una coinvolgente atmosfera comica, che ci riserverà non poche sorprese nel corso di tutto il film. Dopo una rocambolesca partenza in autostop, Gaetano arriva a Firenze, appoggiandosi a casa di una zia per qualche tempo, poi sarà ospite di Frank, (un giovane predicatore protestante italoamericano), passerà da un’esperienza all’altra, fino a quando conoscerà Marta ( Fiorenza Marchegiani ), una giovane e bella infermiera di cui si innamorerà, non senza qualche goffo approccio. Tutto procede a gonfie vele per Gaetano, che dovrà fare i conti però, con qualche problemino in arrivo da Napoli: Raffaele, che gli ha promesso di raggiungerlo al più presto a Firenze per stare un po’ insieme… Impossibile raccontare nel dettaglio una comicità raffinata di questo tipo, che nasce da fittissimi dialoghi e situazioni a dir poco paradossali, gestite in maniera egregia da un fuoriclasse della “battuta” come Massimo Troisi, e spalleggiato da un eccezionale Lello Arena che lo segue a ruota. Molto brava anche Fiorenza Marchegiani che ha saputo sostenere con tenacia il non facile ruolo di Marta, all’interno della “spigolosa” ma simpatica storia, guadagnandosi meritatamente l’ampio consenso del pubblico. Le bellissime musiche che accompagnano il film sono di Pino Daniele, amico fraterno di Massimo. «Ricomincio da tre» fu premiato nel 1981 con due “David di Donatello” per il miglior film e migliore attore (Massimo Troisi), più due Nastri d’Argento per il soggetto e la regia. Massimo Troisi… un’icona del nostro tempo. Cordialmente, ziogiafo
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shingo tamai
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mercoledì 17 agosto 2016
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quando c'è ..la salute c'è tutto!!
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Troisi ha davvero ragione,perchè partire da zero se nella vita abbiamo fatto qualcosa di buono??
Ovviamente ci spiega tutto con la l'immensa ironia che ha sempre contraddistinto la sua splendida e purtroppo breve carriera.
La pellicola è infatti un crescendo di momenti gustosi e di battute sferzanti,anche su avvenimenti su cui verrebbe difficile farsi una risata.
Prendiamo ad esempio la disabilità del padre o il complessato Robertino,ci sone delle battute di una genialità unica.
Poi immancabile sovviene la storia d'amore che non può mai essere veramente completa senza un momento di separazione e crisi.
Momenti perfettamente alternati di malinconia e voglia di ridere,di ingannare le avversità della vita tramite un sorriso.
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Troisi ha davvero ragione,perchè partire da zero se nella vita abbiamo fatto qualcosa di buono??
Ovviamente ci spiega tutto con la l'immensa ironia che ha sempre contraddistinto la sua splendida e purtroppo breve carriera.
La pellicola è infatti un crescendo di momenti gustosi e di battute sferzanti,anche su avvenimenti su cui verrebbe difficile farsi una risata.
Prendiamo ad esempio la disabilità del padre o il complessato Robertino,ci sone delle battute di una genialità unica.
Poi immancabile sovviene la storia d'amore che non può mai essere veramente completa senza un momento di separazione e crisi.
Momenti perfettamente alternati di malinconia e voglia di ridere,di ingannare le avversità della vita tramite un sorriso.
Accompagnato dal mitico Arena,il grande Troisi ci regala un capolavoro italiano che entra di diritto nelle case italiane per non uscirne più.
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davide di finizio
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martedì 24 agosto 2010
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cosi' (ri)comincio' troisi
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L'educazione umana e sentimentale di Gaetano, giovane napoletano stufo della sua vita mediocre e deciso a ricominciare da... zero? no, da tre, visto che almeno tre cose buone pensa di averle fatte nella sua vita!Così, ospite di una zia a Firenze, comincia un bizzarro e personalissimo percorso verso la maturità, attraverso l'amicizia con Frank, un giovane sacerdote che prova a coinvolgerlo, con risultati disastrosi, nelle sue predicazioni, e frequentando Marta, un'infermiera emancipata e disinibita con cui scoprirà l'amore. Ma quando Marta si rivela incinta, la commedia scivolerà nel dramma, e Gaetano si troverà di fronte ad una scelta che potrebbe cambiare la sua vita.
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L'educazione umana e sentimentale di Gaetano, giovane napoletano stufo della sua vita mediocre e deciso a ricominciare da... zero? no, da tre, visto che almeno tre cose buone pensa di averle fatte nella sua vita!Così, ospite di una zia a Firenze, comincia un bizzarro e personalissimo percorso verso la maturità, attraverso l'amicizia con Frank, un giovane sacerdote che prova a coinvolgerlo, con risultati disastrosi, nelle sue predicazioni, e frequentando Marta, un'infermiera emancipata e disinibita con cui scoprirà l'amore. Ma quando Marta si rivela incinta, la commedia scivolerà nel dramma, e Gaetano si troverà di fronte ad una scelta che potrebbe cambiare la sua vita. Al suo esordio registico, Troisi irrompe nella commedia all'italiana scardinando i suoi aspetti più convenzionali ed imponendo subito la sua personale impronta stilistica, con un intreccio intelligente e raffinato, che è anche pretesto per toccare temi delicati, quali l'introversione, le difficoltà relazionali, l'emancipazione femminile, la fede... e non ultimo la letteratura: gli scrittori trattano temi autobiografici o di fantasia? E se Gaetano, timido e incolto, dà una risposta ingenua e consolatoria, Troisi autore, che scherza con intelligenza citando Montaigne e Cooper, rivela una padronanza notevole sull'argomento. Ma la vera rivoluzione è quella di Troisi attore che, con la sua dialettica introspettiva, smozzicata e solo apparentemente casuale, con la sua mimica inconfondibile che fa del suo personaggio non una maschera, ma una persona reale e concreta, ha aperto una strada sin da allora non battuta, con uno stile che è rimasto unico nel suo genere. Si potrebbe dire però che il suo stesso talento è nel contempo punto di forza e punto debole del film perchè, se da un lato fornisce alla storia un protagonista originale e controcorrente, dall'altro oscura in gran parte tutto il resto, dagli attori, che diventano perlopiù funzionali al suo prepotente ruolo, alla trama, che è giocata tutta sulle sorti del personaggio principale. Tuttavia, in quanto esordiente, ha (ri)cominciato già molto bene!
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ligagian
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mercoledì 31 dicembre 2008
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ricomincio da...massimo
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Se devo esser sincero gli anni 80 hn sfornato veri e propri capolavori cinematografici ma per un esordiente non è facle avvalersi di simile fregio.Dopo La Smorfia,trio simpatico anni 70 Arena Troisi De caro, ecco il tentativo di sfondare nel cinema del napoletanissimo Massimo Troisi e devo dire che non poteva andar meglio,specie se si pensa che Troisi anni prima aveva subito un delicatissimo intervento chirurgico al cuore.Da notare le espressioni che riportano alla pura filosofia della risata tipiche del grande Totò a cui Troisi si avvicina molto godendo cmq di un proprio modo di gestirla e di un personale modo di portarla sullo schermo.Ricordiam quando Raffaele,Lello Arena,dice di aver scritto una frase poetica che faceva così:Chi parte sa da cosa fugge ma non sa cosa cerca.
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Se devo esser sincero gli anni 80 hn sfornato veri e propri capolavori cinematografici ma per un esordiente non è facle avvalersi di simile fregio.Dopo La Smorfia,trio simpatico anni 70 Arena Troisi De caro, ecco il tentativo di sfondare nel cinema del napoletanissimo Massimo Troisi e devo dire che non poteva andar meglio,specie se si pensa che Troisi anni prima aveva subito un delicatissimo intervento chirurgico al cuore.Da notare le espressioni che riportano alla pura filosofia della risata tipiche del grande Totò a cui Troisi si avvicina molto godendo cmq di un proprio modo di gestirla e di un personale modo di portarla sullo schermo.Ricordiam quando Raffaele,Lello Arena,dice di aver scritto una frase poetica che faceva così:Chi parte sa da cosa fugge ma non sa cosa cerca.Troisi colpito la ripropone alla sua ragazza che lo redarguì dicendo che lui parlava con frasi altrui.Al che Gaetano,Toisi,si stupì pensando che anche lei conoscesse Lello, ma lei ribadì che quella fosse una frase di Montaigne facendo intimidire tantissimo il povero Gaetano.Poi la scena in cui il padre di Gaetano dice al fratello antipatico di quest ultimo che aveva telefonato una ragazza ma il nome:NON L HO CAPITO seppur ripetuto 2 o 3 volte,al che sdegnato il presuntuoso dice:non lo potevi scrivere e Troisi:MA se ti ha detto che NON HA CAPITO che doveva scrivere NON HO CAPITO,giusto commento alla scarsa capacità di apprendimento di suo fratello.Tutte le scene del film viagian su queste botte e risposta comunque da capire e seguire.Ottimo film
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nino p.
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venerdì 6 marzo 2009
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opera prima di troisi
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Troisi, reduce dalla sua esperienza di cabaret e della sua già buona raggiunta notorietà grazie soprattutto alla trasmissione televisiva Non stop, esordisce cinematograficamente con quest'opera prima che mette subito d'accordo critica e pubblico. Il film risente soprattutto nella prima parte forse di qualche ingenuità tipica di un esordio, ma poi culmina in una trama ricca di momenti riflessivi e che decretano il successo di Troisi come attore e come regista. La storia. Una partenza da Napoli per raggiungere Firenze. Le difficoltà ambientali e poi l'amore; in questo film già risulta evidente la notevole capacità espressiva di Troisi capace di regalarci una serie di battute anche se all'apparenza non evidenti e che, tra i diversi momenti simpatici del film, trova la propria apoteosi nel curioso monologo che il protagonista intraprende nel bagno dopo che la fidanzata gli aveva comunicato di aver avuto una storia con un altro uomo.
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reservoir dogs
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domenica 9 gennaio 2011
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si sente sempre la mancanza di attori come lui
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Gaetano (Troisi), un giovane napoletano, decide di partire per un viaggio lasciando la famiglia per "ricominciare da tre" perché nella sua vita un paio di cose buone le ha fatte.
A Firenze Gaetano trova una zia "ancora giovane"(Pagano), il parroco Frank (Gentile) e Marta (Marchegiani), una dottoressa di una casa di cura per malati mentali di cui il "non - emigrante"(perché a Napoli aveva un lavoro) si innamorerà.
Dopo una confessione di adulterio da parte di Marta e una serie di incertezze, Gaetano accetta di fare da padre ad un bambino che Marta aspetta e che non sa se è suo.
Opera prima che impose l'attenzione di Troisi come nuovo esponente del teatro partenopeo dopo Totò e De Filippo; vi è quasi una regressione al cinema delle origini, al mimo che si contraddistigueva per la sua espessività e gestualità.
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Gaetano (Troisi), un giovane napoletano, decide di partire per un viaggio lasciando la famiglia per "ricominciare da tre" perché nella sua vita un paio di cose buone le ha fatte.
A Firenze Gaetano trova una zia "ancora giovane"(Pagano), il parroco Frank (Gentile) e Marta (Marchegiani), una dottoressa di una casa di cura per malati mentali di cui il "non - emigrante"(perché a Napoli aveva un lavoro) si innamorerà.
Dopo una confessione di adulterio da parte di Marta e una serie di incertezze, Gaetano accetta di fare da padre ad un bambino che Marta aspetta e che non sa se è suo.
Opera prima che impose l'attenzione di Troisi come nuovo esponente del teatro partenopeo dopo Totò e De Filippo; vi è quasi una regressione al cinema delle origini, al mimo che si contraddistigueva per la sua espessività e gestualità.
Benigni parlando di Troisi disse che dalle sue opere si percepiva la fretta che albergava nell'attore, la fugacità della vita e la voglia di utilizzare il tempo a disposizione nel miglior modo possibile (facendo buon cinema), ne è un dimostrazione la sequenza con l'automobilista che medita il suicidio; Gaetano sale nell'auto e potrebbe morire.
Riflessivo e spassosissimo allo stesso tempo: Giuda ha sicuramente avuto dei buoni motivi per tradire Gesù; il denaro gli serviva per pagare i debiti che aveva la famiglia!
Si sente sempre la mancanza di attori come lui.
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great steven
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lunedì 25 novembre 2013
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l'esordio nel cinema di troisi, in triplice veste.
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RICOMINCIO DA TRE (IT, 1981) di MASSIMO TROISI con MASSIMO TROISI – LELLO ARENA – FIORENZA MARCHEGIANI – RENATO SCARPA § Protagonista è il 26enne Gaetano, napoletano col problema della timidezza che lascia la famiglia e si trasferisce, senza aver le idee troppo chiare, al Nord dalla zia. Affianca di malavoglia un predicatore americano che passa di casa in casa e conosce un'infermiera di cui s'innamora. Continua però a vivere con incertezza sia il rapporto con lei che quello con l'amico un po' irritabile e filosofo Lello, finché si ritrova ad affrontare una gravidanza della compagna, che non sa chi sia il padre del nascituro.
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RICOMINCIO DA TRE (IT, 1981) di MASSIMO TROISI con MASSIMO TROISI – LELLO ARENA – FIORENZA MARCHEGIANI – RENATO SCARPA § Protagonista è il 26enne Gaetano, napoletano col problema della timidezza che lascia la famiglia e si trasferisce, senza aver le idee troppo chiare, al Nord dalla zia. Affianca di malavoglia un predicatore americano che passa di casa in casa e conosce un'infermiera di cui s'innamora. Continua però a vivere con incertezza sia il rapporto con lei che quello con l'amico un po' irritabile e filosofo Lello, finché si ritrova ad affrontare una gravidanza della compagna, che non sa chi sia il padre del nascituro. Esordio di Troisi nel cinema italiano nella triplice veste di attore, regista e sceneggiatore, premiato da un alto incasso e da una critica entusiasta. Accantonando il discorso che fu fatto sulla presunta somiglianza con i grandi del teatro napoletano prestati anche al cinema (i fratelli De Filippo e Totò), lui ha saputo seguire un percorso d'autore totalmente personale che portò un soffio innovativo nella commedia italiana fra gli anni '80 e '90, pur consapevole che intendeva appellarsi ai modelli degli illustri predecessori. Meritò il David di Donatello speciale, ma non andò oltre la media come autore, trovando invece la sua forza in una recitazione genuina, non forzata e coinvolgente che fece propria, fuorviando spesso dal copione; e probabilmente nulla, più delle improvvisazioni, lo consacrò come attore, dalle performance inconfondibili e riconoscibili da tutte le altre. Non a caso, in questo suo 1° film, eccelle nei lunghi monologhi (quattro sono davvero fortissimi: il sogno della guerra, San Francesco che parla agli uccelli, le tecniche per far l'amore e la scelta del nome del bambino). Alla fine è lui che regge tutta la storia, anche se non sfigurano i bravi attori in secondo piano. Peccato, però, per il tormentone di Gaetano che vuole attirare a sé gli oggetti con quella specie di magia, che è bello ma non arriva mai al momento giusto. Marco Messeri compare brevemente come il malato mentale all'ospedale.
Comico; giudizio personale: 7½ (più che discreto)
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alessandro rega
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venerdì 3 gennaio 2014
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gaetanoooooooo…gaetààààà !!
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“Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre!”
Primo film di Massimo Troisi che qui recita la parte di Gaetano, un personaggio ricco di fissazioni ed abitudini bizzarre, molto timido ma tipicamente napoletano, estremamente divertente pur non mancando della maestria conferitagli dall’attore napoletano che rende “vivo” il suo personaggio.
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“Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre!”
Primo film di Massimo Troisi che qui recita la parte di Gaetano, un personaggio ricco di fissazioni ed abitudini bizzarre, molto timido ma tipicamente napoletano, estremamente divertente pur non mancando della maestria conferitagli dall’attore napoletano che rende “vivo” il suo personaggio.
Inutile dire che Troisi è il fulcro di tutta l’opera, il perno su cui si basa la storia, non priva però di altri personaggi divertenti fra cui l’amico Lello, interpretato da Lello Arena.
E’ un film spassosissimo da vedere, con battute esilaranti e personaggi che prendono letteralmente vita.
Certi dialoghi sono stupendi, ma soprattutto quelli tra Gaetano e l’insopportabile Lello, sempre fra i piedi pur essendo suo caro amico. Indimenticabile la scena finale !
E’ vero che il film è piuttosto banale e fine a se stesso, ma non si può non amarlo ed amare il grande Massimo Troisi, che qui offre la sua solita comicità napoletana, così semplice, quasi come se stessi scherzando con un amico; eppure così magica e divertente. La SUA, diciamo, una comicità che noi tanto amiamo e di cui avremmo bisogno.
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