Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 105 min.
- Italia, Francia 1995.
- Mikado Film
uscita giovedì 6aprile 1995.
MYMONETROSostiene Pereira
valutazione media:
3,11
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Uno dei capolavori del regista Roberto Faenza, "Sostiene Pereira", racconta le avventure di un giornalista durante la dittatura di Salazar a Lisbona. Questi incontra un rivoluzionario, che insieme alla sua compagna si oppone al regime, e che sarà barbaramente ucciso. Il giornalista si ribbellerà anche lui, a modo suo, facendo pubblicare il necrologio pieno di elogi e contro la dittatura di tale rivoluzionario. E' un film antifascista, un inno alla libertà. L'interpretazione di Marcello Mastroianni è tra le più grandi della sua vita, la musica portoghese è stimolante, il finale è straordinario. Un film da vedere e rivedere. Grande anche l'autore del libro Antonio Tabucchi.
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Uno dei capolavori del regista Roberto Faenza, "Sostiene Pereira", racconta le avventure di un giornalista durante la dittatura di Salazar a Lisbona. Questi incontra un rivoluzionario, che insieme alla sua compagna si oppone al regime, e che sarà barbaramente ucciso. Il giornalista si ribbellerà anche lui, a modo suo, facendo pubblicare il necrologio pieno di elogi e contro la dittatura di tale rivoluzionario. E' un film antifascista, un inno alla libertà. L'interpretazione di Marcello Mastroianni è tra le più grandi della sua vita, la musica portoghese è stimolante, il finale è straordinario. Un film da vedere e rivedere. Grande anche l'autore del libro Antonio Tabucchi. Qui assistiamo a uno dei pochi casi in cui il film non toglie nulla al libro. Ma in questo Faenza è molto bravo, lui rispetta coloro che scrivono i libri da cui trae i suoi film. E' una persona gentile, molto umana e umile. [-]
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Lisbona, 1938. Anche in Portogallo, come nelle vicine Italia e Spagna si è instaurata una dittatura clerico-fascista: quella di Salazar. Pereira, mite e introverso giornalista di un periodico, il Lisboa, si occupa di una rubrica letteraria e cerca di tenersi lontano dai fatti politici. Ma un giovane collaboratore, Monteiro Rossi, attivista politica, lo trascina lentamente nell'opposizione al regime.
Roberto Faenza traspone in modo in modo fedele la fortunata opera letteraria di Antonio Tabucchi "Sostiene Pereira". Mastroianni, ormai anziano e rimesso, calza a pennello il ruolo di Pereira.
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Contro l'indifferenza collettiva, male comune anche al nostro tempo di esagerate modalità di comunicazione, questo film mette il dito nella piaga. Ho letto recensioni molto critiche e sfavorevoli, perchè non soddisfatte dal non detto da parte del regista, ma forse non hanno capito che questo non voleva essere un'opera di denuncia, ma un'opera di coscienza. E sicuramente Mastroianni, nella sua incomparabile maestria d'attore, lo ha ben capito e interpretato. Grazie Faenza per questo capolavoro.
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ho visto tristemente l'Italia (attuale e non di molti anni fa) in questo film, e nn solamente x la censura. Un grande Mastroianni, affaticato, come del resto vuole il suo personaggio. Un film da vedere, e soprattutto riflettere...
[+] vero (di antonio dess?/>
[ - ] vero
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Sarà perchè sono sempre stato un grande fan di Tabucchi-Pessoa-Mastroianni-Morricone, in ordine casuale e ognuno per le sue peculiarità e i suoi meriti, ma a me questo film è piaciuto tantissimo: l'atmosfera lisboneta ricreata dal regista Faenza è indimenticabile, la maschera attoriale di MASTROIANNI idem, le grandi musiche dell' "audiocine-compositore maximo vivente" Morricone, il duo italoportoghese di scrittori/poeti Tabucchi-Pessoa da primato! Ovviamente il romanzo è ancora meglio, ma la resa-trasposizione cinematografica è comunque valida e fedele all'80%; certo la figura del Dottore interpretato da D.
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Sarà perchè sono sempre stato un grande fan di Tabucchi-Pessoa-Mastroianni-Morricone, in ordine casuale e ognuno per le sue peculiarità e i suoi meriti, ma a me questo film è piaciuto tantissimo: l'atmosfera lisboneta ricreata dal regista Faenza è indimenticabile, la maschera attoriale di MASTROIANNI idem, le grandi musiche dell' "audiocine-compositore maximo vivente" Morricone, il duo italoportoghese di scrittori/poeti Tabucchi-Pessoa da primato! Ovviamente il romanzo è ancora meglio, ma la resa-trasposizione cinematografica è comunque valida e fedele all'80%; certo la figura del Dottore interpretato da D. Auteuil forse è l'unica pecca, poteva essere meglio caratterizzata vista poi la grande bravura dell'attore francese! nel complesso, assolutamnete da vedere specie per chi è come me e Tabucchi innamorato del Portugal! [-]
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Da un classico di Antonio Tabucchi prende vita il film di un regista del nostro panorama, Roberto Faenza, e il suo stile da vita ad un perfetto scisma letteratura-cinematografia. Ambientato nella spagna del dittatore Franco, il dott. Pereira, giornalista curatore della pagina culturale del giornale indipendente Lisboa, scopre le ingiustizie della sua nazione poco alla volta, aprendo gli occhi al mondo lentamente così come si scopre la luce nel risveglio del mattino. Il cambiamento morale nell'animo di questo piccolo uomo di cultura locale inizia con la conoscenza di Francisco Monteiro Rossi, di origine italiana, con nessuna speranza giornalistica, ma fomentato polticamente dalla sua Marta ( una giovane Nicoletta Braschi), che lo porterà alla morte dopo aver partecipato alla ricerca di "partigiani spagnoli" contro il regime.
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Da un classico di Antonio Tabucchi prende vita il film di un regista del nostro panorama, Roberto Faenza, e il suo stile da vita ad un perfetto scisma letteratura-cinematografia. Ambientato nella spagna del dittatore Franco, il dott. Pereira, giornalista curatore della pagina culturale del giornale indipendente Lisboa, scopre le ingiustizie della sua nazione poco alla volta, aprendo gli occhi al mondo lentamente così come si scopre la luce nel risveglio del mattino. Il cambiamento morale nell'animo di questo piccolo uomo di cultura locale inizia con la conoscenza di Francisco Monteiro Rossi, di origine italiana, con nessuna speranza giornalistica, ma fomentato polticamente dalla sua Marta ( una giovane Nicoletta Braschi), che lo porterà alla morte dopo aver partecipato alla ricerca di "partigiani spagnoli" contro il regime. Il film si muove su una regia leggera ma non sciatta, precisa ma non pedante, così come l'ineccepibile interpretazione di Mastroianni, che si lascia andare ad un duetto filosofico e allegro con il dott. Cardoso ( altrettanto giovane Daniel Auteul)della clinisca talassoterapica, luogo in cui Pereira si reca per perdere un pò di peso. L'approccio del dott. Cardoso spinge subito sulla passione letteraria di Pereira e lo porterà a capire l'importanza del proprio "io" dominante, la necessità di seguire la storia e la vita presente, consigliando al suo paziente di lasciar perdere la fotografia della moglie morta anni prima, con cui parla tutti giorni come fosse viva, per indirizzare l'attenzione su ciò che fanno i vivi. Se il libro è conciso e di immediata lettura, altrettanto gustoso risulta il film, che porta lo spettatore per mano all'interno delle vicissitudini di quest'uomo, diviso tra la bellezza della letteratura e la tristezza degli avvenimenti di guerriglia. Troverà con forza una unione in questi due aspetti pubblicando il necrologio del suo "collaboratore" Monteiro Rossi, attaccando le alte sfere del potere con la descrizione brutale dell'omicidio di un povero giovane: lo stesso omicidio che la dittatura attua sulla cultura dell'uomo e sulla sua libertà. Bello da vedere, profondo da riflette.
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Forse il film meno riuscito di Faenza, si regge solo per la recitazione maestrale di Mastroianni a cui tremano già le mani preannunciandoci la sua triste scomparsa. Dionisi e la Braschi recitano come cani, l'uno in questo film, l'altra sempre e comunque(è un vero pericolo per il cinema italiano). Molto belli gli interni e la colorazione politica franchista anche se non si capisce perchè(come tutti i suoi film) il film in questione sia considerato un bene culturale nazionale(si parla infatti della storia del Portogallo e tuttal'più della Francia e della Spagna).
Non era facile. Il libro di Tabucchi non si prestava alla trasposizione cinematografica. Ma si può dire che nei limiti del possibile questo film ci sia riuscito, con molta semplicità. Una regia solida, una bella fotografia, nessuna caduta di ritmo... e Mastroianni, Mastrioanni che riesce a iterpretare una parte diversissima dal solito, in modo pulito senza uscire dal personaggio e mostrando davvero un uomo che con aria malinconica tenta di ignorare la metamosfosi del mondo e quella, conseguente, in lui. Il film ha anche i suoi difetti, un poco di ingenuità, i personaggi di contorno poco curati... e la Braschi. La legnosa, inespressiva Braschi che (quasi) comprensibilmente recita nei film del marito, ma il fatto che riesca ad andare nei film degli altri è inspiegabile
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