gaara
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giovedì 13 gennaio 2011
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piacevole scoperta. amare sensazioni.
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Celentano cantava, accompagnato da una piacevole ed orecchiabile melodia: “la pelle è la cosa più importante di te”.
Per D'Alatri, regista e sceneggiatore della pellicola in oggetto, la pelle diventa l'ultimo nostro confine. La barriera tra noi ed il mondo esterno. Il contenitore, parzialmente impermeabile, dei nostri sentimenti, come se questi fossero acqua capace a lungo tempo di corrodere le pareti interne della nostra struttura, plasmandoci.
Vivere senza essa sembrerebbe impensabile. Ciò che è certo, durante la visione ci si rende conto di averla. Brividi la percorrono facendola divenire d'oca, palesandoci i nostri limiti.
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Celentano cantava, accompagnato da una piacevole ed orecchiabile melodia: “la pelle è la cosa più importante di te”.
Per D'Alatri, regista e sceneggiatore della pellicola in oggetto, la pelle diventa l'ultimo nostro confine. La barriera tra noi ed il mondo esterno. Il contenitore, parzialmente impermeabile, dei nostri sentimenti, come se questi fossero acqua capace a lungo tempo di corrodere le pareti interne della nostra struttura, plasmandoci.
Vivere senza essa sembrerebbe impensabile. Ciò che è certo, durante la visione ci si rende conto di averla. Brividi la percorrono facendola divenire d'oca, palesandoci i nostri limiti.
La storia “dipinge” Saverio, interpretato da un disarmante Kim Rossi Stuart, un ragazzo di famiglia facoltosa, colto da una profonda depressione in seguito alla morte del padre, che disinibisce i suoi malesseri. Saverio è un ragazzo solo, condannato dalla sua sensibilità a sopravvivere “senza pelle”, “ossessionato” dal trovare legami col mondo esterno. E' per questo che si innamora di una sconosciuta - Gina, interpretata da un'affascinante Anna Galiena – magari incontrata per puro caso, ma per chi non gode del suddetto limite è impensabile frenare le sensazioni del momento, facendo passare tutto in secondo piano, anche la presenza del geloso compagno Riccardo, interpretato da Massimo Ghini.
Saverio dice: “perché ci sia qualcosa che si trova ci deve essere sempre qualcosa che si perde” e questo principio, purtroppo, vale anche per lui. Di fatto quando inizia a concedersi troppo e la sua sensibilità travolge sia Gina che Riccardo, comincia a svuotarsi colmando fino all'esaurimento chi gli sta attorno, ma al contempo riduce la propria capacità a reggersi, arrendendosi al peso delle emozioni provate. Perdendosi nel peso delle sue grevi parole. Scivolando fra i meandri delle sue toccanti poesie. E cade esausto, ma cosciente di vivere “l'anima negli occhi, il vento caldo di chi vola in basso, la vita senza aria..."
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kronos
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domenica 27 giugno 2010
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kim rossi stuart diventa grande
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L'opera seconda di d'Alatri a suo tempo non passò inosservata e faceva presagire a una carriera più importante del regista, mentre per Kim Rossi Stuart è stata un trampolino di lancio verso un cinema d'autore che pochi anni prima nessuno avrebbe preventivato.
E' un bel Film "Senza pelle": un'analisi del disagio mentale drammatica, a tratti volutamente sgradevole, ma allo stesso tempo tenera e poetica, coadiuvata da una fotografia funzionale e una splendida colonna sonora. Gli interpreti funzionano (Ghini forse un pò ripetitivo nelle sue nevrosi da coatto) ma Rossi Stuart riesce addirittura a sorprendere.
Peccato solo per una certa frammentarietà narrativa che si avverte nella parte centrale del film.
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L'opera seconda di d'Alatri a suo tempo non passò inosservata e faceva presagire a una carriera più importante del regista, mentre per Kim Rossi Stuart è stata un trampolino di lancio verso un cinema d'autore che pochi anni prima nessuno avrebbe preventivato.
E' un bel Film "Senza pelle": un'analisi del disagio mentale drammatica, a tratti volutamente sgradevole, ma allo stesso tempo tenera e poetica, coadiuvata da una fotografia funzionale e una splendida colonna sonora. Gli interpreti funzionano (Ghini forse un pò ripetitivo nelle sue nevrosi da coatto) ma Rossi Stuart riesce addirittura a sorprendere.
Peccato solo per una certa frammentarietà narrativa che si avverte nella parte centrale del film.
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paride86
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lunedì 28 dicembre 2009
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interessante
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Un ragazzo disturbato si innamora di una bella impiegata sconvolgendo gli equilibri della sua famiglia.
Una commedia audace e fuori dagli schemi, considerando i temi che affronta. C'è anche un buon ritratto dell neo-proletariato dei giorni d'oggi.
Attori convincenti, anche l'acerbo Rossi-Stuart.
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lina
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domenica 24 agosto 2008
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perchè d'alatri non ha continuato così?
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Avevo una repulsione a prescindere per il cinema iitaliano. Nella fase "pseudointellettualoide" che ho attraversato dal 1989 al 1999, circa, mi sono lasciata sfuggire perle come "Senza pelle". Sto rivalutando il cinema italiano e proprio grazie a questo film ho scoperto quanto é bravo Rossi Stuar, Anna Galiena, Massimo Ghini. Purtroppo ho visto gli altri film del regista, ma non sono tanto validi per non parlare di commedia sexi- orribile-; però ho visto gli altri film di Rossi Stuart e li ho trovati bellissimi: Cuore cattivo, La ballata dei lavavetri, Romanzo criminale. Vorrei dire a D'Alatri che sono contenta di aver avuto la possibilità di vedere "Senza pelle" e che ho ammirato la sua bravuta nel trattare la malattia mentale con tanta delicatezza.
[+] **rivalutare** ciò che non conosci?
(di zen)
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[+] vorrei dire a zen che é un gran maleducato.
(di ilan)
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