samanta
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martedì 20 settembre 2022
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che fatica fare l''attore!
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Il film uscito in B/N nel 1950 non è considerato tra i migliori di Hitchcock, giudizio a mio avviso da rivedere perché è un ottimo giallo/thriller (noir), anche se a differenza di altri film del regista non può considerarsi un capolavoro.Ebbe comunque un ottimo successo commerciale con quasi 2 milioni di $ di utili Valore di allora).
L'inizio avviene con l'utilizzo (non nuovo in Hitch) di un piano sequenza suggestivo di Londra vista dall'alto, per poi seguire in un flashback con un "falso colpevole" scelta contestata dalla critica anche se in realtà si tratta di un falso testimone che indica un "falso colpevole".
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Il film uscito in B/N nel 1950 non è considerato tra i migliori di Hitchcock, giudizio a mio avviso da rivedere perché è un ottimo giallo/thriller (noir), anche se a differenza di altri film del regista non può considerarsi un capolavoro.Ebbe comunque un ottimo successo commerciale con quasi 2 milioni di $ di utili Valore di allora).
L'inizio avviene con l'utilizzo (non nuovo in Hitch) di un piano sequenza suggestivo di Londra vista dall'alto, per poi seguire in un flashback con un "falso colpevole" scelta contestata dalla critica anche se in realtà si tratta di un falso testimone che indica un "falso colpevole". Jonathan Cooper (Richard Todd) ha una vita sentimentale complessa: è innamorato e amante di Charlotte (Marlene Dieetrich) fredda e calcolatrice attrice e cantante, sposata, viene coinvolto nell'omicidio del suo marito. Chiede aiuto all'ex fidanzata Eve (Jane Wyman) brava ragazza aspirante attrice che vive con la madre ed è ancora innamorata di lui. Jonathan ha con sé la gonna insanguinata di Charlotte che si è tolta per andare a teatro. Eve lo porta dal padre il commodoro Gil (Alastair Sim) che lo ospita e aiuta la figlia ad indagare sull'omicidio, poi Jonathan si trasferisce dalla madre di Eve separata dal marito. Padre e figlia incontrano l'ispettore Wilfred Smith (Michael Widing attore inglese : Il peccato di Lady Considine, Sinuhe, secondo marito di Elisabeth Taylor) che indaga sul delitto che viene abbordato dalla ragazza per avere notizie, ma poi i 2 s'innamorano. Le vicende si susseguono fino al colpo di scena finale che rivela il vero colpevole.
La contestazione per l'introduzione di un "falso colpevole" da parte della critica e che lasciò deluso il pubblico, fu ammesso dallo stesso Hitch come un errore, in realtà con il tempo è stata riconosciuta come un'abile trovata. Si tratta infatti di una scelta originale, tipica del regista che spesso "sparigliava le carte" e a cui piaceva cambiare il suo "cliché" di direttore.Se poi si esamina con attenzione la trama si evince il vero colpevole da vari indizii, per tutti: il gesto inconsulto di Jonathan che brucia la gonna insanguinata che avrebbe dovuto costituire la prova della sua innocenza. Il MacGuffin (mezzo per attirare l'attenzione del pubblicco espesso usato da Hitch) è proprio la gonna. Il film si basa su un solido cast: in primis Marlene Dietrich che, unico caso nella carriera di Hitchcock, fu lasciata libera di scegliere luci, inquadrature, trucco e vestiti, mai permesso dal regista (note le liti con Kim Novak per questo motivo), gli altri protagonisti: Richard Todd (Acqua alla gola) discreto attore che qui grazie al regista, esprime l'eccellente interpretazione di una persona ambigua che passa da momenti di sofferenza remissiva a scatti incontrollati d'ira; molto bravi Jane Wyman (aveva appena ricevuto l'Oscar per Johnnny Belinda e divorziato da Ronald Reagan) e Michael Wilding perfetto nella parte del compassato ispettore dilaniato tra il dovere e il travolgente amore per Eve. La colonna sonora suggestiva e romantica è di Leighton Lucas, noto compositore musicale.
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aabbaa
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giovedì 9 giugno 2016
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ben fatto
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gianleo67
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sabato 21 aprile 2012
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un angelo azzurro dal cuore nero
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Giovane allieva di teatro briga insieme all'eccentrico genitore per stornare dal suo innamorato il sospetto di aver ucciso il marito della sua amante ,una bellissima e ambigua attice di teatro. A capo delle indagini un tenente di bell'aspetto di cui finira' per innamorarsi. Coup de théâtre finale. Giallo a tesi precostituita dal registro brillante ed uno humor tipicamente british. L'assunto iniziale si basa sull'ingannevole racconto d'un assassino psicotico che si rivela solo nel concitato e precipitoso finale. Le dinamiche del giallo si sviluppano e si dipanano con la solita ambivalenza prospettica. Il meccanismo (caro all'autore) del 'doppio gioco delle coppie' (2 assassini + 2 investigatori) si inserisce in un processo meta-teatrale dove ciascuno recita la propria parte.
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Giovane allieva di teatro briga insieme all'eccentrico genitore per stornare dal suo innamorato il sospetto di aver ucciso il marito della sua amante ,una bellissima e ambigua attice di teatro. A capo delle indagini un tenente di bell'aspetto di cui finira' per innamorarsi. Coup de théâtre finale. Giallo a tesi precostituita dal registro brillante ed uno humor tipicamente british. L'assunto iniziale si basa sull'ingannevole racconto d'un assassino psicotico che si rivela solo nel concitato e precipitoso finale. Le dinamiche del giallo si sviluppano e si dipanano con la solita ambivalenza prospettica. Il meccanismo (caro all'autore) del 'doppio gioco delle coppie' (2 assassini + 2 investigatori) si inserisce in un processo meta-teatrale dove ciascuno recita la propria parte. E' il teatro nel teatro (o il teatro nel cinema) che pirandellianamente ci restituisce una straniante e gustosa commistione di realtà e finzione che lascia lo spettatore disorientato e divertito. Il corpo del reato (un candido vestito insanguinato) aleggia come come uno spettro di colpevolezza per tutto il film e benchè venga distrutto sin dall'inizio, rimane oggetto onnipresente nelle ossessioni dei complici e torbidi amanti. Almeno due le sequenze degne di nota: la bambola con l'abitino insanguinato portata da un innocente bimbetto al cospetto della colpevole Dietrich che si cimenta in una romantica versione de 'La vie en rose'; la voce della colpevolezza che echeggia nel teatro vuoto dal microfono occultato dietro le quiente:arguto espediente tecnico e scenografico per l'inconsapevole e beffarda confessione d'una consumata attrice di teatro. Un giallo-rosa che ha nell'arguzia e nel dinamismo le sue principali qualità ma che tuttavia appare a tratti eccessivamente macchinoso e non privo di forzature e inverosimiglianze. Finale precipitoso e privo di ironia.La Dietrich è un 'Angelo azzurro' dal cuore nero. Istrionico.
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flegiàs tn
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mercoledì 14 maggio 2008
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comunque sia...su il sipario
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Il teatro ? vita, ma si potrebbe affermare che vale anche il contrario, la vita ? una rappresentazione teatrale spesso
In questo film, diretto da Alfred Hitchcock nel 1950, viene appunto trattato questo tema Il Regista inglese aveva da tempo il desiderio di realizzare un film ambientato nel mondo del teatro, dove mescolare realt? e finzione
Sul difficile tema della rappresentazione teatrale si impernia la trama e lo spettatore rimane disorientato fino al (sorprendente) finale
Lo stesso Hitchcok utilizza per la prima ed unica volta un espediente insolito: un falso flash-back (pi? tardi ebbe a dire che si sentiva quasi in colpa per aver "ingannato" lo spettatore) Questo espediente per? riesce perfettamenrte nel suo intento di confondere le carte e disorientare lo spettatore ?
In questo film assistiamo alla vicenda umana dei tre protagonisti e facciamo nostri i dubbi di Eve, fino allo sconvolgente finale Un film atipico, perch? Hitchcock ci ha abituati al tema dell'innocente in fuga e cos? sembrerebbe anche questa volta (anche se ci sembra di vedere il bonario sorriso del Maestro)
Stupenda ed affascinante Marlene Dietrich, non pi? giovanissima (fatichiamo ad immaginare che era alla soglia dei cinquant?anni) all'apice del suo successo Nel film ha una piccola parte anche Patricia, la (non certo brillante per bellezza) figlia di Hitchcock Da gustare le sue interpretazioni canore (ad es LA VIE EN ROSE)
Il film inaugura un decennio d?oro (i favolosi anni ?50 de LA FINESTRA SUL CORTILE, CACCIA AL LADRO, INTRIGO INTERNAZIONALE, tanto per citarne alcuni tra i pi? famosi) per il regista inglese negli USA, in bianco e nero, dura circa 110 minuti ed il suo titolo originale ? "STAGE FRIGHT" Basato su un romanzo di Selwyn Jepson, adattato dalla moglie del Regista Alma Reville.
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Il teatro ? vita, ma si potrebbe affermare che vale anche il contrario, la vita ? una rappresentazione teatrale spesso
In questo film, diretto da Alfred Hitchcock nel 1950, viene appunto trattato questo tema Il Regista inglese aveva da tempo il desiderio di realizzare un film ambientato nel mondo del teatro, dove mescolare realt? e finzione
Sul difficile tema della rappresentazione teatrale si impernia la trama e lo spettatore rimane disorientato fino al (sorprendente) finale
Lo stesso Hitchcok utilizza per la prima ed unica volta un espediente insolito: un falso flash-back (pi? tardi ebbe a dire che si sentiva quasi in colpa per aver "ingannato" lo spettatore) Questo espediente per? riesce perfettamenrte nel suo intento di confondere le carte e disorientare lo spettatore ?
In questo film assistiamo alla vicenda umana dei tre protagonisti e facciamo nostri i dubbi di Eve, fino allo sconvolgente finale Un film atipico, perch? Hitchcock ci ha abituati al tema dell'innocente in fuga e cos? sembrerebbe anche questa volta (anche se ci sembra di vedere il bonario sorriso del Maestro)
Stupenda ed affascinante Marlene Dietrich, non pi? giovanissima (fatichiamo ad immaginare che era alla soglia dei cinquant?anni) all'apice del suo successo Nel film ha una piccola parte anche Patricia, la (non certo brillante per bellezza) figlia di Hitchcock Da gustare le sue interpretazioni canore (ad es LA VIE EN ROSE)
Il film inaugura un decennio d?oro (i favolosi anni ?50 de LA FINESTRA SUL CORTILE, CACCIA AL LADRO, INTRIGO INTERNAZIONALE, tanto per citarne alcuni tra i pi? famosi) per il regista inglese negli USA, in bianco e nero, dura circa 110 minuti ed il suo titolo originale ? "STAGE FRIGHT" Basato su un romanzo di Selwyn Jepson, adattato dalla moglie del Regista Alma Reville.
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