Il documentario di Mati Diop segue il ritorno nella Repubblica del Benin di ventisei sculture saccheggiate durante il colonialismo, affrontando i temi della memoria, del presente e dell'identità: Orso d'Oro a Berlino 74
di Paolo Bertolin La Rivista del Cinematografo
Ritorno in Africa. Mati Diop, nipote di uno dei padri del cinema africano Djibril Diop Mambety e rappresentante di un cinema della diaspora che già con Atlantics (Grand Prix di Cannes 2019) s'era interrogata sul rapporto tra le due sponde della rotta Africa/Europa attraverso il filtro del fantastico, segue il viaggio a ritroso di ventisei sculture del Regno di Dahomey portate in Francia dalle truppe coloniali nel 1892 e restituite nel 2021 all'attuale Repubblica del Benin.
E la cifra fantastica attraversa pure il primo movimento di questo documentario premiato con l'Orso d'Oro della Berlinale 2024. [...]
di Paolo Bertolin, articolo completo (3574 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 26 febbraio 2024