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lunedì 6 maggio 2024
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buono, peccato per quel passaggio
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Non condivido la lettura politicistica del film. sicuramente c'è uno sguardo angosciato e critico sulla società americana, ma il nemico viene da fuori e non è nemmeno identificato. La tensione regge abbastanza, e l'inquietudine non scompare quando -caduta di livello - si svelerebbe la strategia di attacco al sistema in tre fasi. Il finale è calante e quel passaggio non in linea con il resto del film. La scoperta del bunker sa di filo di speranza in un film che aveva dosato bene la perdita di tutte le certezze...
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felicity
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mercoledì 13 marzo 2024
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abbastanza efficace per turbare
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Attraversato da una certa ironia, con una Julia Roberts perfetta nei panni della nevrotica insopportabile e Ethan Hawke istantanea del maschio in crisi del giorno d'oggi, Il Mondo Dietro di Te si protende verso l'essenza di microcosmo della società americana, per quanto in modo non abbastanza approfondito.
Da questo punto di vista risulta essere davvero importante il personaggio di Mahershala Ali, con cui ritorna l'incubo dell'11 settembre, l'impossibilità di un reale controllo, assieme ad un egoismo sotterraneo che la stessa figlia riporta a galla ogni volta che può.
Il futuro è alle spalle, è in Friends che la giovanissima Rose adora e cerca di vedere in tutti i modi, anche in mezzo all'Apocalisse, ricordo di quegli anni ‘90 in cui “ci annoiavamo a morte” ricorda Amanda, ma la vita era più semplice.
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Attraversato da una certa ironia, con una Julia Roberts perfetta nei panni della nevrotica insopportabile e Ethan Hawke istantanea del maschio in crisi del giorno d'oggi, Il Mondo Dietro di Te si protende verso l'essenza di microcosmo della società americana, per quanto in modo non abbastanza approfondito.
Da questo punto di vista risulta essere davvero importante il personaggio di Mahershala Ali, con cui ritorna l'incubo dell'11 settembre, l'impossibilità di un reale controllo, assieme ad un egoismo sotterraneo che la stessa figlia riporta a galla ogni volta che può.
Il futuro è alle spalle, è in Friends che la giovanissima Rose adora e cerca di vedere in tutti i modi, anche in mezzo all'Apocalisse, ricordo di quegli anni ‘90 in cui “ci annoiavamo a morte” ricorda Amanda, ma la vita era più semplice.
Ma proprio in Rose e nel fratello vi è la mancanza di empatia e la totale autoreferenzialità della Generazione Z, incapace di uscire da uno schermo, di riportare le relazioni umane e il concetto di comunità al centro della propria vita.
Di chi è la colpa? Ma di chi è venuto prima ovviamente, di chi gli ha insegnato che tutto sarebbe stato più facile con un iPhone in mano, tranne per l’appunto vivere nel mondo reale, quello dove cervi e uccelli ci guardano con fare accusatore, per aver distrutto il Pianeta in cui viviamo. Sì, c'è anche un po' di crisi climatica in questo film, non abbastanza originale, ma abbastanza efficace per turbare la vostra visione dell'oggi.
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luigiluke
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lunedì 4 marzo 2024
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due ore buttate
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Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male.
Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va.
In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura di cui almeno una quarantina potevano essere tagliati senza far danno.
La storia, nel romanzo da cui è tratta la pellicola poteva (forse) essere avvincente, ma riprodurla come sequenza di capitoli a se stanti, con un finale che ti fa dire: "tutto qui?", dopo che ti sei perso dietro piccoli episodi che a quel punto diventano insignificanti, ti fa pensare ad un prequel di un disaster movie stile Emmerich.
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Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male.
Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va.
In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura di cui almeno una quarantina potevano essere tagliati senza far danno.
La storia, nel romanzo da cui è tratta la pellicola poteva (forse) essere avvincente, ma riprodurla come sequenza di capitoli a se stanti, con un finale che ti fa dire: "tutto qui?", dopo che ti sei perso dietro piccoli episodi che a quel punto diventano insignificanti, ti fa pensare ad un prequel di un disaster movie stile Emmerich.
E a quel punto ti chiedi cosa ti è servito ascoltare per le due ore precedenti dialoghi di ricchi borghesi annoiati che si trovano costretti ad ammettere l'uno con l'altro che senza tecnologia non sanno più che fare e a che cosa serve un uomo ed altre profondità del genere.
Il successo che questo film ha ottenuto non è sorprendente, visto che ci sono gli Obama alla produzione. È piuttosto la conferma che l'americano medio (ma a questo punto si può dire l'uomo occidentale medio, vedi ad esempio il recente l'Ordine Del Tempo della Cavani) vuole solo essere rassicurato che il bombardamento mediatico di banalità e bugie a cui è sottoposto è infinitamente migliore di quello vero che potrebbe arrivare dai "villain" di turno - qui coreani o cinesi (i russi questa volta no e neppure gli iraniani, ma forse sì, chi può dirlo?).
E quindi, per impedire che il mantra "morte all'America" trionfi, facciamo prevalere il "volemose bene" generalizzato. Bianchi e neri, uomini e cervi, inquilini e proprietari. Come vuole il MacGuffin del film, la bambina che incurante di una possibile fine del mondo sembra interessata a vedere l'ultimo episodio di Friends.
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luigiluke
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lunedì 4 marzo 2024
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due ore buttate
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Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male. Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va. In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura di cui almeno una quarantina potevano essere tagliati senza far danno. La storia nel romanzo da cui è tratta la pellicola poteva (forse) essere avvincente, ma riprodurla come sequenza di capitoli a se stanti, con un finale che ti fa dire: "tutto qui?", dopo che ti sei perso dietro piccoli episodi che a quel punto diventano insignificanti, ti fa pensare ad un prequel di un disaster movie stile Emmerich.
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Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male. Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va. In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura di cui almeno una quarantina potevano essere tagliati senza far danno. La storia nel romanzo da cui è tratta la pellicola poteva (forse) essere avvincente, ma riprodurla come sequenza di capitoli a se stanti, con un finale che ti fa dire: "tutto qui?", dopo che ti sei perso dietro piccoli episodi che a quel punto diventano insignificanti, ti fa pensare ad un prequel di un disaster movie stile Emmerich. E a quel punto ti chiedi cosa ti è servito ascoltare per le due ore precedenti dialoghi di ricchi borghesi annoiati che si trovano costretti ad ammettere l'uno con l'altro che senza tecnologia non sanno più che fare e a che cosa serve un uomo ed altre profondità del genere. Il successo che questo film ha ottenuto non è sorprendente, visto che ci sono gli Obama alla produzione. È piuttosto la conferma che l'americano medio (ma a questo punto si può dire l'uomo occidentale medio, vedi ad esempio il recente l'Ordine Del Tempo della Cavani) vuole solo essere rassicurato che il bombardamento mediatico di banalità e bugie a cui è sottoposto è infinitamente migliore di quello vero che potrebbe arrivare dai "villain" di turno - qui coreani o cinesi (i russi questa volta no e neppure gli iraniani, ma forse sì, chi può dirlo?). E quindi, per impedire che il mantra "morte all'America" trionfi, facciamo prevalere il "volemose bene" generalizzato. Bianchi e neri, uomini e cervi, inquilini e proprietari. Come vuole il MacGuffin del film, la bambina che incurante di una possibile fine del mondo sembra interessata a vedere l'ultimo episodio di Friends.
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kyotrix
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domenica 3 marzo 2024
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amato o odiato dagli spettatori...ma amato da chi?
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Film orribile. L'ho visto senza saper nulla, l'avevo in lista perchè amato oppure odiato, mi incuriosiva. Comportamento dei protagonisti a dir poco irrealistico, situazione irrealistica, tutto è una farsa. Sconsigliato decisamente.
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paolorol
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venerdì 23 febbraio 2024
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potrebbe succedere oggi stesso
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Ottima trasposizione dell'omonimo romanzo di Rumaan Alam, edito in Italia da La Nave di Teseo. Ottima ma non fedelissima. Il romanzo lascia più spazio al mistero ed è meno esplicativo ed esplicito. Poco male, il film prende vita percorrendo una strada diversa ed in parte autonoma, conservando appieno il messaggio di Alam.
Ho letto qui diverse recensioni negative di persone che il messaggio non sono state in grado di recepirlo. Pazienza, tanto meglio per loro che non hanno compreso quanto inquietante e realistico sia l'intreccio del film nel suo descrivere fatti che potrebbero accadere davvero oggi stesso, scatenando la rivoluzione nelle nostre vite, tutte quante appese al filo di un qualche dispositivo informatico.
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Ottima trasposizione dell'omonimo romanzo di Rumaan Alam, edito in Italia da La Nave di Teseo. Ottima ma non fedelissima. Il romanzo lascia più spazio al mistero ed è meno esplicativo ed esplicito. Poco male, il film prende vita percorrendo una strada diversa ed in parte autonoma, conservando appieno il messaggio di Alam.
Ho letto qui diverse recensioni negative di persone che il messaggio non sono state in grado di recepirlo. Pazienza, tanto meglio per loro che non hanno compreso quanto inquietante e realistico sia l'intreccio del film nel suo descrivere fatti che potrebbero accadere davvero oggi stesso, scatenando la rivoluzione nelle nostre vite, tutte quante appese al filo di un qualche dispositivo informatico. Si sa che i computer, anche quelli più aggiornati e costosi, possono lasciarci a piedi in modo inatteso ed imprevedible. Nel flm questo ed altri temi, che non spoilero, sono descrtt in modo da minare le nostre certezze e le nostre sicurezze. Ottma regia,interpreti strepitosi.Consigliato a chi non cerca in un film solo un divertimento superficiale ma anche un'occasione per riflettere. Di questi tempi un messaggio attualissimo che ci terrorizza facendoci capire che siamo soltanto piccole ed impotenti formiche alla mercè di...qualsiasi cosa, nota o ignota.
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ivo carrer
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lunedì 8 gennaio 2024
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piacevole e diverso !
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Ottimi attori, tensione, amibiente, etc..tutto quello che deve contenere un film di questo tipo. Unico e bello !
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cres-tek
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sabato 6 gennaio 2024
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piacevole
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Potrebbe essere un prequel per qualcosa di più. Va bene il lasciar sospeso, ma qui alla fine...
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giovanni
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mercoledì 3 gennaio 2024
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un diluvio di assurdità
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La recensione coglie indubbiamente alcuni aspetti importanti del film. Ma è curioso che non sottolinei la totale assurdità dei comportamenti dei protagonisti e dei loro dialoghi: assurdità, quest'ultima, che è nell'edizione originale, cosicché non si può darne la colpa - come a volte capita - al doppiaggio.
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marco
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mercoledì 27 dicembre 2023
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a me è piaciuto
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Ho apprezzato l'originalità della pellicola, dove la suspence cresce piano piano, trovo ottimamente evidenziata l'incapacità dell'essere umano a fidarsi dei propri simili, veramente un bel film, doverso dai soliti dove il bene trionfa sempre, dove gli inseguimenti e le pallottole lo fanno da padrone...spero non succeda quello che è successo per altri film....premonitori....diciamo così...
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