Decision To Leave |
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Un film di Park Chan-wook.
Con Hae-il Park, Wei Tang, Go Kyung-pyo, Yong-woo Park.
continua»
Titolo originale Haeojil Gyeolsim.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 138 min.
- Corea del sud 2022.
- Lucky Red
uscita giovedì 2 febbraio 2023.
MYMONETRO
Decision To Leave
valutazione media:
4,02
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una vertigine made in Corea
di Fabio Ferzetti L'Espresso
L'ultimo erede di Hitchcock si chiama Park Chan-wook, è coreano, ha al suo attivo film molto diversi e molto premiati, ma stavolta guarda addirittura a Vertigo - La donna che visse due volte", da cui riprende la struttura bipartita e il dubbio che tortura il protagonista per l'intero film. La malinconica Seo-rae, immigrata cinese dal coreano imperfetto, cosa che la rende ancora più indecifrabile (e affascinante), è un'assassina manipolatrice, la donna del destino - o magari le due cose insieme?
Il resto è stile, ricercatissimo ma mai vistoso, perché un film naturalmente non è solo ciò che mostra, è anche ciò che tace o nasconde, lasciando allo spettatore il compito (e il piacere) di capire cosa è accaduto fra una scena e l'altra. Ovvero cosa passa nella mente, nel cuore e sotto la pel- le dei protagonisti, l'impeccabile e sposatissimo ispettore Hae-joon (Park Hae-il) e quella giovane badante con un marito troppo vecchio per lei, morto cadendo da una montagna, che in Corea è arrivata su un barcone e potrebbe già avere sulle spalle altri delitti.
Anche se più gli indizi si accumulano (indizi e false piste, Park Chan-wook e la co-sceneggiatrice Chung Seo-kyung sono maestri delle sottotrame), più il detective, oggetto anche di ire e gelosie professionali, cade preda di un sentimento irresistibile. Espresso con un'eleganza e un pudore che possono evocare il Wong Kar-wai di "In the mood for love" ma sono in realtà frutto di un gusto per l'allusione sorprendente nel regista sfrenato di "Old Boy" e "Mademoiselle". Una frase ricorrente, uno sguardo sospeso, un dettaglio che si riaffaccia, ed eccoci sprofondare negli abissi della passio- ne o nei tormenti del dubbio. E dell'insonnia che lo accompagna: l'unica scena "di letto" che ci viene con- cessa è quella, bellissima, in cui Seo-rae rilassa l'amante inquieto invitandolo a scendere nelle profondità marine "come una medusa che non ha occhi, né naso, né pensieri". Gli elementi della Natura sono del resto fondamentali in questo film che coniuga Hithcock e Confucio, thriller e melodramma, azione vertiginosa (è il caso di dire) e vampate d'ironia. Ma soprattutto esalta la bellezza, mistero, insomma la bravura davvero superlativa di Tang Wei (già protagonista di "Lussuria" di Ang Lee). Premio per la regia a Cannes, già nella shortlist dell'Oscar al miglior film straniero, Park-Chan-wook ritrova il gusto dello spettacolo - e dei sentimenti - con sottigliezza insolita, oggi che si tende a dire e mostrare tutto. E tanto più necessaria.
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