Una coppia, lui regista si soap opere, lei attrice d'infimo ordine, decidono di partire per una vacanza in un cottage di montagna, sennonchè ambedue hanno l'intenzione di uccidere l'altro per impossessarsi si una consistente polizza sulla vita.
E' un film strano, perchè comincia in distensione e via via aumenta il pathos con l'arrivo (al momento opportuno) di personaggi sempre nuovi. Per cui si passa dalla crisi matrimoniale alla Bergman per approdare allo splatter più corrivo, chiaramente ispirato ad Hateful Height di Quentin Tarantino, il quale però è un regista di ben altra caratura.
Di Inverosimiglianza in inverosimiglianza si arriva alla resa dei conti finale, con un anziano signore bloccato nelle prime sequenze su di una carrozzina in casa di riposo che diventa una specie di vendicatore abbandonando rotelle e fin anco bastoni e stampelle.
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Una coppia, lui regista si soap opere, lei attrice d'infimo ordine, decidono di partire per una vacanza in un cottage di montagna, sennonchè ambedue hanno l'intenzione di uccidere l'altro per impossessarsi si una consistente polizza sulla vita.
E' un film strano, perchè comincia in distensione e via via aumenta il pathos con l'arrivo (al momento opportuno) di personaggi sempre nuovi. Per cui si passa dalla crisi matrimoniale alla Bergman per approdare allo splatter più corrivo, chiaramente ispirato ad Hateful Height di Quentin Tarantino, il quale però è un regista di ben altra caratura.
Di Inverosimiglianza in inverosimiglianza si arriva alla resa dei conti finale, con un anziano signore bloccato nelle prime sequenze su di una carrozzina in casa di riposo che diventa una specie di vendicatore abbandonando rotelle e fin anco bastoni e stampelle.
Happy end obbligatoria con addirittura un pallido ed irritante richiamo alle feroci regole della informazione, la tv del dolore.
Due ore perse per un'opera che richiama parecchi altri film col risultato di essere un pastiche indigeribile.
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