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Il regista rumeno disegna sapientemente un'immagine spietata e truce della società rumena, seguendo la protagonista attraverso episodi di grottesca quotidianità, becera maleducazione e desolante inciviltà nei quali, purtroppo, rivediamo molti tratti comuni alla società moderna tutta. Questa prima parte del film risulta forse troppo lunga e ad un certo punto noiosa. Il confronto tra l'insegnante ("rea" di aver girato un film porno amatoriale con il proprio marito finito accidentalmente in rete) e i genitori degli alunni, solleva inesorabilmente il velo dell'ipocrisia del pensiero patinato dei benpensanti, intriso di luoghi comuni, stereotipi, razzismo, sessismo (non solo maschile), complottismo e nostalgie nazionalistiche. Peccato per l'incipit, con cui Jude ha voluto necessariamente sorprendere con un vero e proprio spezzone di porno che, purtroppo, rende il film vietato ai minori di 18 anni e che, invece, con un approccio meno esibizionista, avrebbe potuto essere visto anche dagli adolescenti, visto il tema così attuale del Revenge Porn.
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