figliounico
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sabato 17 febbraio 2024
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valore divulgativo
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La sceneggiatura di Escape from Pretoria del regista inglese Francis Annan diverge inopinatamente dalla storia vera, documentata nell’omonimo libro autobiografico di Tim Jenkin cui il film è ispirato, su un punto chiave della vicenda, che ovviamente non si rivela per non spoilerare, ma che si può dire tranquillamente non aggiunga nulla anzi sottragga pathos al dramma vissuto dai tre protagonisti e dai loro compagni di sventura, tutti prigionieri politici del regime razzista del Sudafrica sul finire degli anni ’70. I personaggi non hanno spessore e sono appena caratterizzati, tutta l’attenzione del regista si concentra sul particolare della costruzione delle chiavi e del loro occultamento agli aguzzini.
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La sceneggiatura di Escape from Pretoria del regista inglese Francis Annan diverge inopinatamente dalla storia vera, documentata nell’omonimo libro autobiografico di Tim Jenkin cui il film è ispirato, su un punto chiave della vicenda, che ovviamente non si rivela per non spoilerare, ma che si può dire tranquillamente non aggiunga nulla anzi sottragga pathos al dramma vissuto dai tre protagonisti e dai loro compagni di sventura, tutti prigionieri politici del regime razzista del Sudafrica sul finire degli anni ’70. I personaggi non hanno spessore e sono appena caratterizzati, tutta l’attenzione del regista si concentra sul particolare della costruzione delle chiavi e del loro occultamento agli aguzzini. Nonostante non manchi la suspense, soprattutto nelle sequenze finali, il film risulta piatto e non basta l’ottima interpretazione di Radcliffe a risollevare le sorti di un film mediocre che ha l’unico merito di divulgare le nefandezza dell’apartheid e di quanti eroicamente gli si opposero sacrificando la propria libertà e finanche la vita.
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enzo70
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venerdì 16 aprile 2021
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storia di un recente passato che sembra lontano
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La guerra contro l’Apartheid in Sudafrica non è stata una battaglia combattuta solo delle persone di colore. Ma molti bianchi si sono battuti contro le regole che facevano dell’inciviltà e della segregazione la regola. E in questo bel film il regista, Francis Annan, racconta la storia vera di tre uomini imprigionati a Pretoria per aver manifestato contro l’Apartheid. E che sono riusciti a realizzare una clamorosa evasione. Come detto il film racconta una storia vera, anzi tre storie vere, ed ha il merito di dare spazio alla memoria perché questi fatti accadevano circa 30 anni fa. Un passato recente che sembra lontano molto più di quanto sia. Un buon film con ottimi attori, anche se il tono della narrazione appare a tratti asfittico.
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La guerra contro l’Apartheid in Sudafrica non è stata una battaglia combattuta solo delle persone di colore. Ma molti bianchi si sono battuti contro le regole che facevano dell’inciviltà e della segregazione la regola. E in questo bel film il regista, Francis Annan, racconta la storia vera di tre uomini imprigionati a Pretoria per aver manifestato contro l’Apartheid. E che sono riusciti a realizzare una clamorosa evasione. Come detto il film racconta una storia vera, anzi tre storie vere, ed ha il merito di dare spazio alla memoria perché questi fatti accadevano circa 30 anni fa. Un passato recente che sembra lontano molto più di quanto sia. Un buon film con ottimi attori, anche se il tono della narrazione appare a tratti asfittico. E alcune storie lo sono da sole.
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