carloalberto
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mercoledì 6 ottobre 2021
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la pornografia della violenza
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Pellicola di pura azione, a suo modo spettacolare, come un vecchio film di Bruce Lee. E’ tutto un susseguirsi ininterrotto di scazzottate, sparatorie, lotte all’arma bianca, con ammazzamenti di vario tipo, in tutte le salse e nei posti più impensati. E’ pornografia della violenza allo stato puro. declinata in mille modi differenti. Le scene delle lotte si guardano come si sfogliano con curiosità e divertimento i riquadri delle immagini di un libro di Kamasutra e, tuttavia, si tratta di un Kamasutra alla rovescia, in cui all’amore è sostituito l’odio, agli accoppiamenti erotici gli scontri fisici. Negli scontri virili all’ultimo sangue e nelle amicizie maschili di Wick, il direttore del Continental ed il malavitoso re degli straccioni, si intravede una latente vena omosessuale nascosta nel plot che si manifesta per segni.
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Pellicola di pura azione, a suo modo spettacolare, come un vecchio film di Bruce Lee. E’ tutto un susseguirsi ininterrotto di scazzottate, sparatorie, lotte all’arma bianca, con ammazzamenti di vario tipo, in tutte le salse e nei posti più impensati. E’ pornografia della violenza allo stato puro. declinata in mille modi differenti. Le scene delle lotte si guardano come si sfogliano con curiosità e divertimento i riquadri delle immagini di un libro di Kamasutra e, tuttavia, si tratta di un Kamasutra alla rovescia, in cui all’amore è sostituito l’odio, agli accoppiamenti erotici gli scontri fisici. Negli scontri virili all’ultimo sangue e nelle amicizie maschili di Wick, il direttore del Continental ed il malavitoso re degli straccioni, si intravede una latente vena omosessuale nascosta nel plot che si manifesta per segni. Non a caso l’organizzazione criminale invia come supremo giudice dei protagonisti maschili, colpevoli per aver infranto le regole, una giovane algida donna dalle sembianze androgine. In una sola sequenza di cinque minuti ho contato circa cento morti, quindi in tutto il film il nostro eroe, il Baba Jaga, uccide un migliaio di persone. Non c’è da stupirsi, il regista è Stahelski, un ex stuntman ed esperto di arti marziali. Reeves, come in tutta la serie dei Wick, colpisce per l’assoluta inespressività. Un film di puro intrattenimento di una serie di cui non si vede la fine e siamo solo al terzo episodio.
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vincenzo ambriola
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venerdì 17 maggio 2019
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niente di niente
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Tutti danno la caccia a John Wick, ma lui non si fa prendere. Ne ammazza così tanti che alla fine si perde il conto. Ambientato a NewYork (dove piove) e a Casablanca (nella casba) con interni raffinati anche se un po' deco, il tutto accompagnato da una musica accattivante. Un film che si fatica a distinguere da una sessione dei video giochi "sparatutto", tipo Fortnite. Gli aggressori sono sempre con un casco, con il viso coperto da una sciarpa oppure asiatici (tutti uguali). Difficile dispiacersi per la morte di persone di cui non sappiamo assolutamente nulla. I dialoghi sono praticamente inesistenti, spesso in giapponese, in bielorusso, in arabo (tutti sottotitolati), con l'unica funzione di spiegare la ragione della successiva sequenza di spari, coltellate e colpi di kung fu.
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Tutti danno la caccia a John Wick, ma lui non si fa prendere. Ne ammazza così tanti che alla fine si perde il conto. Ambientato a NewYork (dove piove) e a Casablanca (nella casba) con interni raffinati anche se un po' deco, il tutto accompagnato da una musica accattivante. Un film che si fatica a distinguere da una sessione dei video giochi "sparatutto", tipo Fortnite. Gli aggressori sono sempre con un casco, con il viso coperto da una sciarpa oppure asiatici (tutti uguali). Difficile dispiacersi per la morte di persone di cui non sappiamo assolutamente nulla. I dialoghi sono praticamente inesistenti, spesso in giapponese, in bielorusso, in arabo (tutti sottotitolati), con l'unica funzione di spiegare la ragione della successiva sequenza di spari, coltellate e colpi di kung fu. La trama è minimale e senza alcuna possibilità di essere fraintesa. Nonostante tutto si passano due ore in totale relax: niente temi sentimentali, nessun argomento sociale, niente di niente.
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