carloalberto
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martedì 7 dicembre 2021
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tanta noia per essere un action movie
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Christian Gudegast riesce nell’impresa impossibile di annoiare girando un action movie tutto sparatorie, inseguimenti e scazzottate, con un ottimo cast e basato su un soggetto già visto mille altre volte, ma proprio per questo divenuto un topos del thriller poliziesco. La sceneggiatura è troppo complessa e cerebrale per un film di questo genere che dovrebbe puntare tutto sulla spettacolarizzazione dell’azione e poco sulla psicologia dei personaggi che peraltro non è in grado di rendere adeguatamente. Il protagonista, l’agente Big Nick, interpretato dignitosamente da Gerard Butler, è il solito poliziotto divorziato a causa del suo impossibile lavoro, anche questo un luogo comune di tutti i film di questo tipo.
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Christian Gudegast riesce nell’impresa impossibile di annoiare girando un action movie tutto sparatorie, inseguimenti e scazzottate, con un ottimo cast e basato su un soggetto già visto mille altre volte, ma proprio per questo divenuto un topos del thriller poliziesco. La sceneggiatura è troppo complessa e cerebrale per un film di questo genere che dovrebbe puntare tutto sulla spettacolarizzazione dell’azione e poco sulla psicologia dei personaggi che peraltro non è in grado di rendere adeguatamente. Il protagonista, l’agente Big Nick, interpretato dignitosamente da Gerard Butler, è il solito poliziotto divorziato a causa del suo impossibile lavoro, anche questo un luogo comune di tutti i film di questo tipo.
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simone pasquali
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domenica 28 giugno 2020
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onesto thriller poliziesco
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compliessivamente tenuto conto che si tratta di un'"opera prima" alla regia se non sbaglio, godibile; attenzione però perchè lo stile (lo dico da amante del genere) non è quello dei polizieschi realistici bensì quello che ricalca di più le produzioni attente alla spettacolarizzazione a tutti i costi della trama, poco attento alla realisticità dello svolgimento della stessa (senza spoilerare nulla, vi sono almeno 3 scene in cui ho pensato che fosse perlomeno fantasioso il comportamento dei personaggi; sempre a tal proposito, ho trovato un pochino eccessiva l'interpretazione di Butler, rischia a mio parere alla fine di apparire quasi una caricatura del suo personaggio.
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compliessivamente tenuto conto che si tratta di un'"opera prima" alla regia se non sbaglio, godibile; attenzione però perchè lo stile (lo dico da amante del genere) non è quello dei polizieschi realistici bensì quello che ricalca di più le produzioni attente alla spettacolarizzazione a tutti i costi della trama, poco attento alla realisticità dello svolgimento della stessa (senza spoilerare nulla, vi sono almeno 3 scene in cui ho pensato che fosse perlomeno fantasioso il comportamento dei personaggi; sempre a tal proposito, ho trovato un pochino eccessiva l'interpretazione di Butler, rischia a mio parere alla fine di apparire quasi una caricatura del suo personaggio.
morale: se vi appassionano ancora le storie alla "Arma Letale" o "Die Hard" - tirati in ballo solo perchè il buono è spaccone e alla fine comunque vadano le cose trionfa, allora il film fa per voi; se invece vi trovate più a vostro agio vedendo altri tipi di polizieso - ad esempio alla "I padroni della notte" allora lasciate perdere.
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giorgiodll
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domenica 5 maggio 2019
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film action originale su rapina
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Bel film action con Gerard Butler.tutto ruota intorno ad una rapina a Los Angeles ma la storia è fica ed originale. Ti tiene attaccato allo schermo.finalmente un film originale e con attori molto bravi
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felicity
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martedì 2 ottobre 2018
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poliziesco divertente e onesto
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Poliziesco divertente e onesto, mantiene le promesse del trailer.
Niente di nuovo per carità, ma la sfida tra i due lupi a capo degli schieramenti avversi è ben orchestrata.
La sceneggiatura ha qualche buco perdonabile, ma è compensata dagli ottimi scontri a fuoco e dagli inseguimenti sulle strade.
Consigliato agli amanti del genere "colpo grosso".
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markym
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venerdì 13 luglio 2018
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americanata
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Solita storia dei ladri che scappano dai poliziotti , ma aggiungete un gran Gerard Butler come policeman e Pablo Shreiber ex marine o special forces , e avete un film con tante sparatorie e colpi di scena da non farvi uscire di casa.
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kasparlo
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mercoledì 18 aprile 2018
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azione, ma poco consistente
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L'azione c'è, ci sarebbe anche l'idea, buona la meccanica della rapina, ma alcune cose non tengono. La trama è inconsistente, ci sono dei buchi nella logica dello svolgimento
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kaipy
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domenica 15 aprile 2018
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orrendo
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Un poluziotto grezzissimo, arrogante e insopportabile. Dei ladri addestrati e disciplinati. Un colpo di scena in attesa già dal titolo... l'unica cosa decente le sparatorie.
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loland10
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domenica 15 aprile 2018
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...soldi e cibo...
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“Nella tana dei lupi” (Den of Thieves, 2018) è il primo lungometraggio del regista-sceneggiatore-produttore di Los Angeles, Christian Gudegast.
Prodotto di genere, godibile con colpi di scena e irriverenze assortite.
Personaggi divisi, poliziotti e banda, linguaggio caricato, rughe e sudore, corpi tatuati e fin troppe pallottole. Ambienti ruvidi, fotografia sporca e facce stereotipate: per centoventi minuti (la versione originale è di centoquaranta, tagli ad hoc o questioni di spazi al cinema, chi sa…) non ci si addormenta affatto. Tutto caricato, niente è lasciato al caso, la ‘sana’ violenza non manca, l’ansiogeno è metallico e il debordare del fragore è in prima fila.
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“Nella tana dei lupi” (Den of Thieves, 2018) è il primo lungometraggio del regista-sceneggiatore-produttore di Los Angeles, Christian Gudegast.
Prodotto di genere, godibile con colpi di scena e irriverenze assortite.
Personaggi divisi, poliziotti e banda, linguaggio caricato, rughe e sudore, corpi tatuati e fin troppe pallottole. Ambienti ruvidi, fotografia sporca e facce stereotipate: per centoventi minuti (la versione originale è di centoquaranta, tagli ad hoc o questioni di spazi al cinema, chi sa…) non ci si addormenta affatto. Tutto caricato, niente è lasciato al caso, la ‘sana’ violenza non manca, l’ansiogeno è metallico e il debordare del fragore è in prima fila.
In ogni caso da tutto ciò bisogna togliere la superficie e molto di crosta esterna perché la pellicola una buona storia (certo ripresa e rifatta, vista e rigirata) con movimenti e riprese non banali fino ad avere alcune sequenze ben girate e di buona costruzione.
Nick O’Brien (Gerard Butler), uomo solo, testardo è capo di una squadra anticrimine a Los Angeles: dalla uccisione di poliziotti per l’assalto ad un furgone blindato, si indaga su alcuni personaggi, un gestore di un bar, i clienti, il movimento presunto per ‘fare la rapina’ cinquantaquattresima giusta alla ‘Fedral Reserve Bank. Le altre tutte a vuoto. La Banca delle Banche ha ostacoli che sembrano impossibili scansare. Denaro sporco, denaro contante, denaro schedato e denaro scaduto (non subito). Tra pass e scarichi, foto e cibo, sacchetti e furgoni, la spazzatura in sacchetti può essere utile. Sembra tutto tranquillo…
Film ‘medio’che racchiude accenni e rimando di altro cinema. Opera prima da non sottovalutare dove la forza, l'eccesso, i rumori, il linguaggio e il tono muscolare paiono degli escamotage per ‘timbrare’ la narrazione. I segni tatuati sui corpi sono altri luoghi (comuni) delle persone: fidate, lontane e sicuramente poco sincere come false, agguerrite e solamente amorali.
Cosa fare per rapinare la banca delle banche Los Angeles. Nessuno vi è mai riuscito . Dopo 53 volte andate a vuoto e malissimo, la cinquantaquattresima è la prove del nove. Tutto preparato meticolosamente con coraggio, faccia tosta e rifiuti. Ecco quello che di solito non immagini (mai) succede. L'ultimo ruota del carro che fa l'autista e non sa nulla di nulla e quindi non può sputare quello che non sa, riesce a portare a domicilio del cibo a alcune donne del personale. Un telefono, un contatto, due buste. Chi sa perché una viene nascosta. Altro cibo, armi, vestiti...o chi sa cosa. Meglio non dire nulla anche se il cibo caldo va mangiato subito...non certamente dopo ...un giorno e più. E perché poi girare con indumenti rossi da servizio? Ti aspettano, si affiancano, saranno dolori per te o per gli altri? E non bastano le manette per bloccare una persona. Donnie Wilson (O'Shea Jackson Jr ) sa cosa fare…vero Nick…
Personaggi doppi, duri, da una parte all'altra; e la legge o meglio il suo ‘iceberg tamarro’....da il suo meglio: ‘ti sembra che qui arrestiamo...noi ammazziamo’ (oppure). Non si va molto sul sottile con muscoli scolpiti, pallottole a iosa, fumo veloce e alt che qui ci sono io. Ecco in questo (tipo di) film (e altri da cui si riflette) l'ego è partecipativo, integrante e importante. Il resto passa tutto in secondo piano. La rapina alla Banca inviolabile come ultima (ultima?) frontiera della (il)legalità per un gruppo di giocatori che costruiscono l'antefatto con il non visto per il pubblico (conoscenze, incontri, bevute, sguardi e altro). E’ ovvio che il rimpallo tra ‘poliziotti’ e ‘ladri’ è linearmente asimmetrico per chi guarda: sai troppo e non sai nulla. Il finale adombra qualche dubbio (dubbio?) su un seguito… (e infatti si legge che c’è la prospettiva di un secondo capitolo….per una rapina altra…o altra…).
Film western urbano e thriller da avamposto bancario: si leggono evidenti ammiccamenti: ‘Heat. La Sfida’ (1995) di Michael Mann (nella struttura generale e si veda la parte iniziale); poi ‘Il braccio violento della legge’ (1971) di William Friedkin (vedi il movimento auto e la guerriglia); infine ‘Quel pomeriggio di un giorno da cani’ (1976) di Sidney Lumet (solo una sensazione personale appena entrano nella banca…laterale). Ma è “Il colpo” (2001) di David Mamet (Gene Hackman e Danny DeVito) che regala la sorpresa all’ultimo fotogramma. Ecco ‘Nella tana dei lupi’ il troppo ‘bordeggiare’ delle pistole fa perdere il gusto dei colpi di scena (che ci sono) e (forse) zittiscono troppo l’idea di fondo di un film non ‘proprio convenzionale’.
Cast muscoloso e tatuato con Gerard Butler (Nick)che sa il fatto suo e non si scompone di nulla in mezzo al caos di fumo; O’Shea Jackson Ir. (Donnie) e 50Cent (Levi) che seguono la corsa con impeto di vittoria.
Regia con un marchio crudo e polveri che si alzano ad ogni cambio di ambiente: movimentata e asimmetrica.
Voto: 7–/10 (***).
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gustibus
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domenica 15 aprile 2018
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questi tagli al film!...
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Mi permetto di intervenire una seconda volta,dopo la visione di questo buon film di C.Gudegast al Cinema,dopo una settimana l'ho visto in internet via streaming in versione extended.7/8minuti in piu'(versione originale senza sottotitoli!)..non so se tagliati da noi in Italia o per tutto il circuito internazionale.Sta di fatto che erano tagli rilevanti per me.Big Nick(G.Butler)il capo gang sceriffo di contea,che sembra un toro per voler prendere il capo banda dei rapinatori"Merimen"Lotta tra due leoni,con finalita'diverse.Negli 8minuti di taglio si vede la moglie che lascia Nick con le due figlie,poi che lui va a scuola per abbracciare la piu'bravi e che poi piange..
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Mi permetto di intervenire una seconda volta,dopo la visione di questo buon film di C.Gudegast al Cinema,dopo una settimana l'ho visto in internet via streaming in versione extended.7/8minuti in piu'(versione originale senza sottotitoli!)..non so se tagliati da noi in Italia o per tutto il circuito internazionale.Sta di fatto che erano tagli rilevanti per me.Big Nick(G.Butler)il capo gang sceriffo di contea,che sembra un toro per voler prendere il capo banda dei rapinatori"Merimen"Lotta tra due leoni,con finalita'diverse.Negli 8minuti di taglio si vede la moglie che lascia Nick con le due figlie,poi che lui va a scuola per abbracciare la piu'bravi e che poi piange....si piange!in macchina.Tutto lieve ma che da un senso piu'umano alla storia.Poi rivisto il film non e'male,sfiora leggermente la tematica di HEAT di A.Mann(1990)ma impossibile eguagliarlo sia per la regia che per gli attori..De Niro,Al Pacino sono di un altro pianeta!..Comunque visto che anche questo"Nella tana dei Lupi"e'cinema vero!dico ai distributori,non tagliate scene anche importanti per pochi minuti..In fondo anche nelle multisala prima che inizi il film all'ora prefissata ci sono sempre 10/15minuti di pubblicita'e trailers...perche'storpiare l'opera?bella o brutta che sia.Fate i bravi!
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muttley72
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domenica 15 aprile 2018
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tre stelle ma imparate ad usare meglio la "s.a.w."
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Come già detto da critici ed in altre recensioni il film assomoglia a "Heat" (film molto amato di questo genere con De Niro e Pacino) di cui. peraltro, non è ancora uscito il Bluray in italiano (almeno fino a qualche tempo fa): il film ci assomoglia per il tema delle rapine ai portavalori-banche e per le armi usate (in strada), ma ne differisce però su altri aspetti perchè (senza svelare la trama) qui il colpo finale è pianificato in modo più ragionato ed ambizioso visto che mira ad un deposito federale di denaro...anzichè ad una semplice banca. Anche le famiglie e le storie dei protagonisti sono meno descritte rispetto al film "cult" di M.
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Come già detto da critici ed in altre recensioni il film assomoglia a "Heat" (film molto amato di questo genere con De Niro e Pacino) di cui. peraltro, non è ancora uscito il Bluray in italiano (almeno fino a qualche tempo fa): il film ci assomoglia per il tema delle rapine ai portavalori-banche e per le armi usate (in strada), ma ne differisce però su altri aspetti perchè (senza svelare la trama) qui il colpo finale è pianificato in modo più ragionato ed ambizioso visto che mira ad un deposito federale di denaro...anzichè ad una semplice banca. Anche le famiglie e le storie dei protagonisti sono meno descritte rispetto al film "cult" di M.Mann, ad eccezione di una scena familiare a casa di 50Cent (...il rapper recita nel film). Gli attori sono adatti al ruolo loro richiesto e sono "a loro agio" nell'interpretare ex militari e carcerati o poliziotti non proprio integerrimi nello svolgere i loro compiti, tutti tatuati e iclini al vizio (quasi) di ogni genere. Bella la prova del protagonista ed dell'antagonista, cioè i 2 a capo delle "opposte fazioni".
Il risultato finale è un thriller (con 2-3 scene di azione, cioè sparatorie) superiore alla media. Per chi ami le armi troverà pistole semiautomatiche, M4 e una migltragliatrice di squadra "SAW" ("Squad Automatic Weapon"), usata però in modo non proprio professionale o da militare esperto (la scaricano subito all'inizio senza utilizzarla per "coprirsi" la fuga....forse il "consulente militare" del film nell'insegnare agli attori il maneggio professionale e credibile delle stesse, poi si sarà distratto).
Tre stelle meritate, alcune (perdonabili) ingenuità non solo sulle armi, ma anche in riferimento al piano del colpo finale....molto rischioso ed eccessvamente elaborato.
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