La donna dello scrittore |
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Un film di Christian Petzold.
Con Franz Rogowski, Paula Beer, Godehard Giese, Lilien Batman.
continua»
Titolo originale Transit.
Drammatico,
durata 101 min.
- Francia 2018.
- Academy Two
uscita giovedì 25 ottobre 2018.
MYMONETRO
La donna dello scrittore
valutazione media:
3,27
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'anomalo melò di Petzold
di Luca Mosso La Repubblica
Un uomo (Franz Rogowski) prende un caffè al bar. "Georgl - lo chiama un altro appena entrato - che ci fai qui?" Il caso fa incontrare due tedeschi in fuga dal fascismo e fornisce l'innesco narrativo per una partenza a razzo: Georg segue le istruzioni dell'amico ma, invece dei soldi, trova una nuova identità. È la via della salvezza, ma non è facile abituarsi e lui conserva lo stupore dello spaesato anche quando il suo corpo reagisce con l'elastica prontezza dell'eroe senza causa. Dopo aver schivato la "retata di primavera", Georg arriva a Marsiglia, dove solo chi ha un visto può trattenersi, e il racconto rallenta. Un ragazzino gli chiede di fargli da padre, un'elegante signora disperata inganna il tempo con lui, una donna (Paula Beer) affascinante e sempre di corsa gli rivolge sguardi interrogativi. Tratto dal romanzo Transit di Anna Seghers, La donna dello scrittore lavora sulla sospensione del tempo per costruire un anomalo mélo, storico e politico a un tempo. I riferimenti all'occupazione nazista della Francia sono evidenti, cosi come i prestiti da Fino all'ultimo respiro e dallo Straniero, ma Christian Petzold (già autore dello straordinario Il segreto del suo volto) non si limita a giocare con le aspettative degli spettatori: la condizione "transitoria" del suo protagonista viene elevata a universale, la seduzione che subisce da figure fantasmatiche è figlia del nostro tempo oltre che intimamente cinematografica e il pesante anacronismo su cui si appoggia il film funziona come una cornice che, sbandierando l'intenzione, finisce per negarla in un mare di sottigliezze. Da una narrazione costruita su un gioco di specchi (il narratore è un osservatore quasi indifferente dell'intera vicenda), Petzold estrae una straordinaria riflessione sulla contemporaneità, dove la Storia, benché sia tutt'altro che finita, certo non ha grande considerazione per le storie degli uomini. Nel tempo e contro di esso, emozionante storia d'amore e allo stesso tempo saggio sul film storico - la dedica è per Harun Farocki, maestro nella critica delle immagini -La donna dello scrittore è uno di quei film che insieme al piacere immediato del racconto rilasciano lentamente i benefici della riflessione: meglio non perderlo.
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