Vice - L'Uomo nell'Ombra

'Vice', l'ultimo ottimo film di Adam McKay riflette sul potere, su come conquistarlo, esercitarlo e mantenerlo; cerca di far luce su uno dei politici americani più discussi degli ultimi anni; ma si misura anche con le convenzioni cinematografiche per poterle trascendere. A rendere quindi questa pellicola interessante ed affascinante sono le tante trovate narrative e visive, lo stile eccentrico e il ritmo spedito, validi strumenti usati per scoprire e decifrare l'enigmatica personalità di Cheney e la sua 'diabolica' idea di politica. Un uomo caratterizzato da contraddizioni e ambiguità, che, coadiuvato e spinto dalla moglie, riuscirà a manovrare nell'ombra l'amministrazione Bush nella politica estera e le sorti del mondo. Questa coppia, perversamente devota al potere, per il puro e assoluto piacere di esercitarlo, ha trovato nell'opera un duo di interpreti eccezionali, Christian Bale (ingrassato per la parte) e Amy Adams, di nuovo insieme sul set, di nuovo in gara di bravura camaleontica e di immedesimazione vibrante di vita propria. Ma anche il resto del cast è di altrettanto valore: vedi Bush Jr. interpretato da Sam Rockwell, o Donald Rumsfeld col volto di Steve Carell. L'altro punto forte dell'opera è la coinvolgente sceneggiatura: giocando sulla cronologia della biografia (non autorizzata, appassionante ed efficace, capace di intrattenere e far riflettere), con spiazzanti e godibili siparietti, e con inserti televisivi e di documentario, questa regala alla messinscena una feroce e pungente satira che, mettendo in luce gli aspetti più bui di una politica statunitense di potere (focalizzata verso interessi personali e mai veramente funzionale al popolo e al paese) diventa anche un'amara riflessione politica della società americana. Insomma, un gran bel film, uno dei migliori dell'anno, e quindi imperdibile.