L'uomo fedele |
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Un film di Louis Garrel.
Con Laetitia Casta, Lily-Rose Depp, Joseph Engel, Louis Garrel.
continua»
Titolo originale L'Homme Fidèle.
Drammatico,
durata 75 min.
- Francia 2018.
- Europictures
uscita giovedì 11 aprile 2019.
MYMONETRO
L'uomo fedele
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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I confini incerti dell'assurditàdi cardclauFeedback: 11799 | altri commenti e recensioni di cardclau |
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lunedì 22 aprile 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nell’uomo fedele Louis Garrel regista e attore nella parte di Abel, cerca di cavalcare, a suo modo, alcuni temi fondamentali dell’essere umano, quali la relazione adulta maschio femmina e il suo significato alla prova del tempo, il senso della genitorialità, l’attaccamento del figlio al genitore di sesso opposto, la perdita ed il lutto. Invece di affliggerci con un pesante, frigido, e plumbeo drammone, visto gli argomenti trattati, preferisce cimentarsi in qualcosa di leggero e frizzante, secondo lui, nel contempo assurdo e paradossale; sebbene dovrebbe far riflettere. Lo ammetto che a momenti mi ha strappato delle risate liberatorie. Come quando, all’inizio del film, la donna che “ama” gli dice, direi emotionless, senza un movimento mimico del volto, che aspetta un figlio da Paul, avendo in contemporanea due amanti, per poi (dopo nove anni, alla morte improvvisa di Paul) rivelare innocentemente ad Abel che, non sapendo chi dei due fosse il padre, aveva affidato al testa croce della monetina l’attribuzione della paternità. Ci sarebbe di che piangere ad amare lacrime, ma visto che ci salviamo con l’ironia, di fronte all’assurdità permettiamoci di fare alcune risate, senza dimenticare la nostra umanità di esseri pensanti. Durante la proiezione, al mio fianco c’era una famigliola con una figlia adolescente, mi chiedo ancora cosa possa aver imparato da un mondo degli adulti così squinternato, fragilissimo, misterioso paese senza confini in cui regna il caos, il tutto e il contrario di tutto. E adesso al cast, Abel (Louis Garrel) è capace di fare solo il bel bamboccio, ma dove sia di casa la virilità rimane un mistero; a momenti la sorpresa e l’assurdità sembrano sfociare nell’idiozia. Marianne (Laetitia Casta), al di là della bellezza, un po’ freddina, non riesce a trasmettere un affetto che sia uno. Sembra che al cimitero non ci sia finito solo il supposto padre, Paul, ma anche i suoi attributi, e la femminilità. Che cosa siano, “nessun lo sa”!
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