The Wife - Vivere nell'ombra |
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Un film di Björn Runge.
Con Glenn Close, Jonathan Pryce, Christian Slater, Max Irons.
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Titolo originale The Wife.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- USA, Svezia, Gran Bretagna 2017.
- Videa
uscita giovedì 4 ottobre 2018.
MYMONETRO
The Wife - Vivere nell'ombra
valutazione media:
3,24
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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storia debole di un grande amoredi fabioruggeFeedback: 13 |
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domenica 7 ottobre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ok. Ottima prova di attori (protagonisti) e regista. Ma la storia si reggebbe meglio (non ho detto bene) se adattata al teatro e spostata di qualche decennio all'indietro. Per carità, non c'è bisogno di risailre tanto nel tempo per trovare storie di talento femminile negato. Ma, insomma, la sarda Grazia Deledda ha pur vinto il Nobel nel 1926. Davvero una talentuosa donna americana riesce a esprimersi dagli anni '50 in avanti, solo all'ombra del marito tombeur compulsivo? Bjorn Runge gira tutto in interno e così non corre il rischio di incontrare cortei del women's lib e di dovere spiegare a noi tutti dov'erano gli intellettuali Joan e Joe quando il movimento cambiava molte regole nell'editoria. A teatro (dove si capisce che si trova più a suo agio) Runge se la sarebbe cavata con tre atti: l'incontro, il patto, il vincitore. Ma una pellicola poteva contenere più storia - in modo da farci capire meglio la misteriosa Joan. La quale d'improvviso, dopo una vita da signora Maigret, si trasforma in... Nora. Accetta l'invito al bar di un petulante, stucchevole scrittore arrivista, sebbene sia scontato che non ha niente da dirgli. Lui è talmente antipatico che neppure per un attimo si ha la sensazione che Joan stia per cedere al tentativo dell'arivista di insinuarsi nella sua vita di coppia. Abbastanza scontato anche il personaggio del figlio di Joe. Pure lui è scrittore, frustrato dai mancati riconoscimenti del padre e impacciato e imbronciato come un adolescente. Non credo leggerò il romanzo di Meg Wolitzer, da cui il film è tratto. Anche se può darsi benissimo che, in questo caso, il regista (maschio) abbia reso un cattivo servizio a una buona scrittrice.
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