La notte del giudizio - Election Year |
|||||||||||||
Un film di James DeMonaco.
Con Frank Grillo, Elizabeth Mitchell, Mykelti Williamson, Joseph Julian Soria.
continua»
Titolo originale The Purge: Election Year.
Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- USA 2016.
- Universal Pictures
uscita giovedì 28 luglio 2016.
- VM 14 -
MYMONETRO
La notte del giudizio - Election Year
valutazione media:
2,48
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il terzo è sempre il peggiore!di ashtray_blissFeedback: 29534 | altri commenti e recensioni di ashtray_bliss |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 5 ottobre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prendo in prestito una battuta abbastanza significativa ed emblematica (tratta dall'ultimo film della nuova trilogia di X-men) perchè purchè stereotipata si riconferma ogni volta come vera. The Purge, trilogia a budget contenuto che si è rivelata un successo mondiale, era partita con un primo episodio promettente, un ottimo secondo capitolo e apparentemente chiude con un terzo episodio scialbo e amorfo. Election Year non offre nulla di nuovo, il solito motivo viene ripetuto e rimescolato ad elementi e personaggi nuovi, come appunto la senatrice democratica che lotta per vincere la presidenza e abolire definitivamente il giorno dello sfogo. In questo capitolo il vero protagonista è la politica, che viene anche sfruttata come metafora attualissima in un'America in proncinto di eleggere il suo futuro presidente. Così molto risalto viene dato alla tensione razziale, che infatti ha caratterizzato gli USA degli ultimi 3 anni, e molto sentiti sono i richiami ad una politica fallimentare che non si schiera dalla parte di chi resta sempre in ultimo, in questo caso le minoranze di afroamericani e latinos. Ecco allora che si parla di resistenza e di gruppi antigovernativi pronti a tutto, compreso ovviamente l'omicidio, per sbarazzarsi dei Nuovi Padri Fondatori che hanno costruito una nazione ancora più violenta e moralmente disorientata di quella precedente. Ma se le riflessioni sociali ed etiche sono onnipresenti e inequivocabili, la trama in se lascia molto a desiderare. La storia segue dall'inizio alla fine le vicende di questa tenacie senatrice Charlie (che risulta vagamente antipatica dal modo in cui si pone non riuscendo a creare un legame di empatia) che lotta per restare viva la notte dello sfogo, quando viene tradita da alcuni degli uomini della sicurezza venduti all'opposizione, con l'obbiettivo di eliminarla. Con l'aiuto di Leo, riuscira' a superare numerosi agguati e attacchi programmati per arrivare sana e salva allo scoccare del termine delle 12 ore più cruente dell'anno. Ma il problema è come si arriva a superare queste ore: lo script oltre che essere notevolmente prevedibile, cosa che delude parecchio gli spettatori, risuta altresì piena zeppa di scene al limite del grottesco, surreali e decisamente improbabili -la scena in chiesa, le batte tutte per il livello di demenzialità e surrealità raggiunta-. Che queste scene, volutamente forzate, servissero da metafora o monito enfatizzato di quello che potrebbe accadere se il popolo americano votasse per il personaggio sbagliato nell elezioni 2016? Probabilmente sì, a quello lascia presagire anche il finale vittorioso della senatrice Charlie, ma DeMonaco non aiuta a mantenere il giusto livello tra il potenzialmente reale e verosimile da scene ampiamente esagerate. DeMonaco, in poche parole, condanna la crudeltà e la violenza insensata ed illogica, che per mezzo di questa trilogia sono rappresentate come il culmine dell'irrazionalità che predomina su qualsivoglia valore etico e morale. Ma altresì sfrutta questa paranoica ondata di violenza illimitata trasformandola visivamente in una macabra festa per scuotere e turbare lo spettatore. Una parata festiva dove i partecipanti, mascherati e travestiti celebrano la gratuiticità della violenza, della morte, del dolore. Anche questa è una metafora di una nazione crepuscolare, che ha perso la propria bussola morale ed è incapace di distinguere il giusto dal sbagliato. Una nazione prossima alla completa disgregazione sociale. Ma linea distintiva tra spettacolarità gratuita della morte e dunucia sociale non è sempre evidente.
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di ashtray_bliss:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | ashtray_bliss 2° | carloalberto 3° | felicity 4° | dian71cinema 5° | themaster 6° | filippo catani |
|