andrea
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sabato 10 febbraio 2018
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meno male che ci sono robert e lin!
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Una nuova pellicola riguardante un rito che evoca un'oscura presenza. Sono andato a vedere il film per pura curiosità e perchè sono amante degli horror movie. Devo dire che un film così deludente non lo ho mai visto! Molto difficilmente a me un film non piace, ma questo ha davvero quasi toccato il fondo (naturalmente parlo a parere mio).
L'idea di base poteva anche essere interessante, ma la regia ballerina ed insicura fa cadere a mano a mano il film nei soliti clichè della maggior parte dei film horror in commercio e anche in momenti parecchio imbarazzanti (il Midnight Man in versione Bugs Bunny...). Anche l'interpretazione dei protagonisti lascia molto a desiderare, molto impacciati e (sempre secondo me) insicuri su quello che fanno.
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Una nuova pellicola riguardante un rito che evoca un'oscura presenza. Sono andato a vedere il film per pura curiosità e perchè sono amante degli horror movie. Devo dire che un film così deludente non lo ho mai visto! Molto difficilmente a me un film non piace, ma questo ha davvero quasi toccato il fondo (naturalmente parlo a parere mio).
L'idea di base poteva anche essere interessante, ma la regia ballerina ed insicura fa cadere a mano a mano il film nei soliti clichè della maggior parte dei film horror in commercio e anche in momenti parecchio imbarazzanti (il Midnight Man in versione Bugs Bunny...). Anche l'interpretazione dei protagonisti lascia molto a desiderare, molto impacciati e (sempre secondo me) insicuri su quello che fanno. L'unico punto che mi permette di dare alla pellicola due stelle e che può parzialmente salvarla, è dato dalla scelta di due volti molto noti ormai nei film dell'orrore: sto parlando dell'abile Robert Englund (reduce della fortunata saga di Nightmare) e di Lin Shaye (della saga di Insidious e altri horror di buona fattura). Essi, essendo già abili nel campo, riescono a dare un po' di vita a questa pellicola con una buona recitazione, ma questo putroppo non basta per poter dire che un film sia bello. Fare un buon film horror è molto complesso, in quanto se non si è molto abili nel settore si rischia di cadere in scene già viste, riviste e straviste; rovinando un'idea che di base poteva essere buona.
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elgatoloco
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sabato 18 settembre 2021
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francamente only trash and gore
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"The MIdnight Man"(Travis Nicholas Zariwny, che ha anche scritto il film, 2016)racconta di un gioco-rito , a suo tempo, circa 60 anni prima, praticato anche dai bambini di allora, tra cui la nonna della protagonista, ancora viva e dal suo medico e amico fedele, che l'ha in cura, che la nipote e un amico(innamorato)ritrovano e voglono mettere in atto, coinvolgendo anche un'amica. Si tratta di evocare, ma senza lasciarsi coinvolgere direttamente, una figura"arcehtipica", the Midgnight Man. Sarà un jeu au massacre... Nato da una creepypasta, ossia da una leggenda metropolitcana dalle tinte non solo forti, ma assolutamente"horror", il film francamente non ha particolari meriti, calcando molto la mano sugli effettacci trash e gore, in cui rimane, volendo esprimersi così, "impantanato".
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"The MIdnight Man"(Travis Nicholas Zariwny, che ha anche scritto il film, 2016)racconta di un gioco-rito , a suo tempo, circa 60 anni prima, praticato anche dai bambini di allora, tra cui la nonna della protagonista, ancora viva e dal suo medico e amico fedele, che l'ha in cura, che la nipote e un amico(innamorato)ritrovano e voglono mettere in atto, coinvolgendo anche un'amica. Si tratta di evocare, ma senza lasciarsi coinvolgere direttamente, una figura"arcehtipica", the Midgnight Man. Sarà un jeu au massacre... Nato da una creepypasta, ossia da una leggenda metropolitcana dalle tinte non solo forti, ma assolutamente"horror", il film francamente non ha particolari meriti, calcando molto la mano sugli effettacci trash e gore, in cui rimane, volendo esprimersi così, "impantanato". IN un film che non ha meriti particolari, nè a livello registico nè di scrittura(screenplay)nè di interpretazione, il ritrovare una leggenda irlandese, che è nel film di cui questo è un remake("Midnight Man", insomma senza articolo determinativo all'inizio, di Rob Kennedy, 2013)sarebbe un piccolo merito, se il film ne fosse all'altezza, ma non è il caso. Che tradizionalemnte, quasi in ogni cultura, mezzanotte(Midnight, la Medianoche, Minuiti., Mitternacht)sia l'ora degli spettri.ghosts è cosa nota, ma che, a parte una disceta scenografia, soprattutto iniziale, tutto sia un"play"farraginoso, inutile, complessivamente molto ripetitivo, francamente non rende onore alla tematica trattata, con interpreti complessivamente legnosi, dove emergono sono Robert Englund, l'eroe di"Nightmare", stavolta però nei panni borghesi.accettabili, che sarebbero ben più inquietanti se il film fosse di vaglia, di un medico e Lin Shaye, altra inteprete classica nella parte della medium, che qui è la nonna, comunque ancora"medium"-veggente, mentre Gabrielle Haugh(la nipote, sostanzialmente protagonista), Grayson Gabriel(l'amico innamorato) Emily Haine(l'altra amica)sono come bloccati nel ruolo da intepretare, rendendolo in maniera inferiore a quanto sarebbe richiesto e ciò sicuramente per la difficoltà che incontra Zariwny, relativamente nuovo alla regia, (ha iniziato nel 2013 con"Scavengers")menttre prima era sempre stato impegnato come scenografo, costumista etc. e lo si vede nella resa deludente sul piano registico. El Gato
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