fabio
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lunedì 17 giugno 2019
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una riflessione sull'esistenza
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Una riflessione sulla vita e i passaggi che attraversiamo: la foresta come purgatorio e specchio della nostra vita. Solitudine, incomprensione, meschinità; l'amore, il matrimonio e quella senzazione che succeda sempre tutto troppo tardi.
Un film che cerca l'intensita anche a rischio di sfiorare il melodramma.
Bella fotografia e bravi interpreti per un opera non semplice.
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giovedì 21 giugno 2018
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la foresta dei sogni
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Gentile Marzia prima stavo scrivendo ma il commento si è chiuso e quindi credo non ti sia arrivato niente. Io credo che lei sia stata un po' troppo severa nella sua recensione. Ho visto il film e a me è piaciuto molto. Io credo che coloro che amiamo e che non ci sono più restino in the contatto con noi e in questo film i filo conduttore è come l'amore possa superare le barriere spazio tempo. Potrebbe essere amore madre figlio, amiche, sorelle.. Non è questa la questione.. Lei vuole che lui si perdoni e lo aiuta nelle suo percorso. Come dice nel film io non voglio morire ma non voglio vivere.. Ambiente suggestivo, lui che può sembrare poco espressivo ma quando il dolore è profondo non vi sono espressioni.
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Gentile Marzia prima stavo scrivendo ma il commento si è chiuso e quindi credo non ti sia arrivato niente. Io credo che lei sia stata un po' troppo severa nella sua recensione. Ho visto il film e a me è piaciuto molto. Io credo che coloro che amiamo e che non ci sono più restino in the contatto con noi e in questo film i filo conduttore è come l'amore possa superare le barriere spazio tempo. Potrebbe essere amore madre figlio, amiche, sorelle.. Non è questa la questione.. Lei vuole che lui si perdoni e lo aiuta nelle suo percorso. Come dice nel film io non voglio morire ma non voglio vivere.. Ambiente suggestivo, lui che può sembrare poco espressivo ma quando il dolore è profondo non vi sono espressioni.. Il fiore, il suo salvataggio, il nome del colore e della stagione preferita che sono i nomi della moglie e figlia dello sconosciuto che incontra.. Tutto ci porta per mano, per farci capire che l'amore va oltre. Grazie per aver letto il mio pensiero Mariarosaria
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totybottalla
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venerdì 4 maggio 2018
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un bel racconto fantastico e credibile!
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La foresta sotto il monte Fuji in Giappone che accoglie suicidi concede ad Arthur aspirante tale di salvarsi la vita non senza lottare trovando risposte e pace...Un racconto fantastico che però pianta bene i piedi per terra risultando credibile, la solitudine di una foresta come metafora di un mondo interiore in cui ritrovarsi si trasforma in un'avventura tortuosa e misteriosa che si svela in un finale leggero e commovente, un lavoro da 3,5 stelle. Saluti.
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folgore94
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lunedì 19 giugno 2017
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tema interessante
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Non il miglior film del regista, pecca un po' nella sceneggiatura,ma fotografia attori ed il tema trattato ti fanno lentamente attrarre alla pellicola, sicuramente da vedere
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lalla
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giovedì 11 maggio 2017
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un film pieno di significato
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Ottimo Film, sicuramente per la morale e che ti fa riflettere sullo stile di vita che viviamo. Il regista per me è stato geniale perchè ti mette davanti un film che scorre senza grandi colpi di scena ma che ti permetti di analizzare e analizzarti come una seduta dal psicoterapeuta. Inoltre lancia dei messaggi di Amore senza confini, amore che va oltre la morte, la moglie si presenta sotto le spoglie di un uomo, e l'ostacolo a non vedere i segni che la vita tutti i giorni di offre, il vivere accanto ad una persona e non rendersi conto che in realtà è una sconosciuta e il rendersi conto che solo quando si perde, quando il dolore ci investe ci rende anche più sensibili e più propensi a liberarci di tutto ciò che è supeficiale.
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Ottimo Film, sicuramente per la morale e che ti fa riflettere sullo stile di vita che viviamo. Il regista per me è stato geniale perchè ti mette davanti un film che scorre senza grandi colpi di scena ma che ti permetti di analizzare e analizzarti come una seduta dal psicoterapeuta. Inoltre lancia dei messaggi di Amore senza confini, amore che va oltre la morte, la moglie si presenta sotto le spoglie di un uomo, e l'ostacolo a non vedere i segni che la vita tutti i giorni di offre, il vivere accanto ad una persona e non rendersi conto che in realtà è una sconosciuta e il rendersi conto che solo quando si perde, quando il dolore ci investe ci rende anche più sensibili e più propensi a liberarci di tutto ciò che è supeficiale. Lo sconosciuto (la moglie) incontrato nella foresta sicuramente aiuta il protagonista a liberarsi del suo grande senso di colpa e lo porta a ragionare con il cuore aperto e non come aveva sempre fatto solo con la ragione.
Per me è stato un bellissimo film
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liuk!
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venerdì 27 gennaio 2017
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insipido
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Plot molto banale non adatto ad una pellicola che si propone come introspettiva e complessa. Gli attori sono bravi ma non basta. Prodotto insufficiente, sconsigliato.
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peer gynt
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sabato 12 novembre 2016
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film banale e pieno di difetti...ma piace!
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Assai difficile valutare un film come questo. Non crediamo che meriti i fischi che gli sono piovuti addosso quando è stato proiettato a Cannes, eppure è infarcito di banalità e luoghi comuni da regista alle prime armi (con ingenuità che non ti aspetteresti da Van Sant). Un'atmosfera intrigante riesce a crearla e il racconto, che alterna il vagabondare dell'aspirante suicida Arthur nella famosa foresta giapponese e i flash-back che ci raccontano la sua vita di coppia con Joan, non è sviluppato male, non annoia e si lascia vedere, eppure alla fine in parte ti commuovi e in parte ti arrabbi, per come tutta la vicenda è stata condotta. E ancora, da una parte siamo di fronte ad un dramma metafisico che non scivola mai nell'horror (e questo è un bene), dall'altra ad un film che spesso precipita nel melodramma sentimentale (e questo è un male).
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Assai difficile valutare un film come questo. Non crediamo che meriti i fischi che gli sono piovuti addosso quando è stato proiettato a Cannes, eppure è infarcito di banalità e luoghi comuni da regista alle prime armi (con ingenuità che non ti aspetteresti da Van Sant). Un'atmosfera intrigante riesce a crearla e il racconto, che alterna il vagabondare dell'aspirante suicida Arthur nella famosa foresta giapponese e i flash-back che ci raccontano la sua vita di coppia con Joan, non è sviluppato male, non annoia e si lascia vedere, eppure alla fine in parte ti commuovi e in parte ti arrabbi, per come tutta la vicenda è stata condotta. E ancora, da una parte siamo di fronte ad un dramma metafisico che non scivola mai nell'horror (e questo è un bene), dall'altra ad un film che spesso precipita nel melodramma sentimentale (e questo è un male).
Insomma, un film controverso, che ti fa pensare ma che ti lascia anche l'amaro in bocca. La valutazione è più generosa di quanto in realtà il film meriterebbe per una ragione che siamo costretti a confessare: scene strappalacrime, un misticismo non approfondito ma superficialmente new age, una sceneggiatura che cerca la frase poetica ma che non sembra del tutto riuscita, una recitazione alle volte troppo scopertamente soffert, aeppure il film non ci è dispiaciuto. Perché? Misteri insondabili del cinema. A raccontarlo, soprattutto in certi dettagli, sembra risibile, eppure... eppure...quella foresta di silenzi, quel mare di alberi...
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kyotrix
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domenica 16 ottobre 2016
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interessante
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Ma noioso, il viaggio nella foresta non mi ha preso.
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astromelia
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domenica 2 ottobre 2016
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bello....e impossibile
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questo è un bel film,al di là delle critiche fuorvianti e di qualche imperfezione narrativa e stilistica,è un film che si gode sopratutto per la fotografia bellissima, girato ad alta definizione,con maestria,ottimi dialoghi e qualche riflessione su vita/morte il che non guasta mai,sempre ottimo mc conaughey, e direi anche la colonna sonora
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shinyval86
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sabato 17 settembre 2016
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profondo e delicatamente potente
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Ogni cosa dà di sé un'impressione a seconda di chi la guarda. Evidentemente chi ha scritto recensioni negative si trova in uno stato che non permette loro di godere della bellezza profondissima di questo film. Se ci siete arrivati, c'è una ragione. Non perdetevelo.
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