Non essere cattivo |
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Un film di Claudio Caligari.
Con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D'Amico, Roberta Mattei, Alessandro Bernardini.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Italia 2015.
- Good Films
uscita martedì 8 settembre 2015.
MYMONETRO
Non essere cattivo
valutazione media:
3,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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'a brutta!di FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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lunedì 5 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non essere cattivi di Claudio Caligari. E' il 1995: due giovani, amici per la pelle, Cesare (Luca Marinelli) e Vittorio (Alessandro Borghi), vivono una realtà disperata alla periferia di Roma. Non lavorano e sono preda delle pericolose "Smart Drugs", le anfetamine di nuova formulazione, a dosaggio casuale con effetti allucicinogeni ed eccitanti; "chicche" che possono essere persino mortali se associate con alcool e cocaina. Si credono furbi perché non si bucano facendosi di eroina, ma forse sono già due morti che camminano. Tirano avanti tra spaccio delle pasticche residuate dal loro personale consumo e furti con la sgangherata banda del Brutto (Alessandro Bernardini), che frequenta il piccolo bar del posto. Vittorio e' inutilmente corteggiato da Viviana (Silvia D'Amico) che va nello stesso bar per legarlo a lei in una vita di coppia. Cesare e' già nella tragedia: sua sorella e' morta di AIDS ed anche la figlia nata dalla sfortunata relazione ha lo stesso male. Cesare manifesta un rozzo istinto paterno con la piccola, che chiama Brutta, ed un sentimento di protezione verso la madre che non sopporterebbe di perdere anche la nipote dopo la figlia. Dopo una serata di sballo troppo potente dei due, Vittorio decide di cambiare vita: si allontana dall'amico, cerca un lavoro da manovale e si lega a Linda (Roberta Mattei) e al figlio di lei vicino alla maggiore età. Esce dal giro malavitoso, ma Cesare non accetta "il tradimento" e cerca di strappare l'amico a quella vita di lavoro umile. Entra anche lui di prepotenza nel cantiere e truffa il capomastro con una "sola". Ma ormai la divergenza tra le loro vita e' insanabile e a nulla serve che anche Cesare costruisca un rapporto di coppia con Viviana, la ex di Vittorio, occupando con lei una catapecchia abbandonata: la vicenda è agli sgoccioli e sta per precipitare in tragedia ... Caligari descrive con toni crudi, quasi irritanti all'inizio, un'epoca del recentissimo passato con un dialogo elementare, ma attento ed accurato nello studio dei caratteri e del gergo n voga. Disegna un affresco disperato con primi piani e sfondi dai colori smorti di due "vite violente", una riscattata ed un no. Una sorta di doppia possibile evoluzione di Accattone. Cesare, "predatore dell'attimo",apparentemente il più forte tra i due, e' destinato a soccombere;Vittorio, "costruttore di futuro", trema e vacilla, ma non cade. La borgata di Pasolini non è' più il Mandrione o il Pigneto con il suo baretto degli anni '60, ma l'Ostia (o Fiumicino) degli anni '90, carcerariamente periferica e generatrice di vite "coatte". Il legame con il grande Regista ed autore e' fecondo e non imitativo o rimasticato: prova ne è' la rivisitazione in chiave evolutiva della scena della lotta di Accattone con il fratello, descritta con immagini dure ma sublimate dalla stupenda aria classica della musica, e il violento scontro tra i due amici fraterni che si conclude con un abbraccio pacificatorio. Una bella auto citazione il piano sequenza iniziale, "anticata" con predominanza di colori caldi su uno sbiadito sfondo marino e, forse, una citazione del Fellini visionario nelle allucinazioni provocate dalla perfida "Smart drug". Recitazione eccellenti, pure se spesso obbligate ad essere sopra le righe come nei film di Scorsese. Il film rappresentera' l'Italia per il premio Oscar per i film stranieri, ma il premio sarebbe postumo, perché Caligari è morto di recente. Un film denso, sanguigno, da non mancare. Valutazione **** FabioFeli
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