St. Vincent

Film di esordio come regista dello sceneggiatore Ted Melfi, “St. Vincent” è una storia sulla scoperta della vera identità di un uomo, che non si può del tutto rinnegare, malgrado la si nasconde a sé e agli altri. La pellicola è una commedia umana ricca di humour, freschezza e mordente, che si regge soprattutto su brillanti performance attoriali. A cominciare dal protagonista Vincent, un Bill Murray in stato di grazia nel suo dosare sottrazione ed accelerazione e in un ruolo che gli riesce meglio, quello del cinico indolente dal cuore d’oro; e poi gli ottimi comprimari, dal piccolo Jaeden Lieberher a Naomi Watts e Melissa McCarthy in ruoli inediti. Interpretazioni che, però, se da una parte evidenziano il talento del cast, dall’altra rischiano di offuscare un po’ il percorso di maturazione di Oliver, la linea emotiva e ogni complessità nella sua ricerca di una figura paterna. Molte scene funzionano bene, altre meno, ma nel complesso l’opera è abbastanza riuscita e soprattutto godibile.