veritasxxx
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lunedì 9 giugno 2014
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"perchè lui fa così"
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Aria, la protagonista del film, ha nove anni. Asia, la regista, trentanove. Qualcosa le accomuna: hanno genitori famosi che vivono nel mondo dell'arte e dello spettacolo, delle sorelle non proprio simpaticissime e una predisposizione all'originalità. Il problema è che Aria è un personaggio di celluloide, è interpretata da una promettente giovane attrice (Giulia Salerno) e ispira tenerezza nelle sue rocambolesce vicissitudini di figlia di coppia separata, sbattuta avanti e indietro tra casa del padre (Gabriel Garko in libera uscita tra una fiction e l'altra) e della madre (una Charlotte Gainsbourg che nel tentativo di assomigliare a Daria Nicolodi sembra più Patti Smith tra droghe, toyboys e rituali mistici).
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Aria, la protagonista del film, ha nove anni. Asia, la regista, trentanove. Qualcosa le accomuna: hanno genitori famosi che vivono nel mondo dell'arte e dello spettacolo, delle sorelle non proprio simpaticissime e una predisposizione all'originalità. Il problema è che Aria è un personaggio di celluloide, è interpretata da una promettente giovane attrice (Giulia Salerno) e ispira tenerezza nelle sue rocambolesce vicissitudini di figlia di coppia separata, sbattuta avanti e indietro tra casa del padre (Gabriel Garko in libera uscita tra una fiction e l'altra) e della madre (una Charlotte Gainsbourg che nel tentativo di assomigliare a Daria Nicolodi sembra più Patti Smith tra droghe, toyboys e rituali mistici). Asia, invece, è la figlia di Dario Argento e non risulta simpaticissima ai più, che eviteranno questo film al solo sentire il suo nome. La storia è disordinata e priva di una sceneggiatura convincente, ma la fotografia e la musica sono quanto di piu 80s si possa desiderare e il racconto sembra più un bel videoclippone che omaggia il film di Comencini (i paragoni con il quale sono comunque scomodi, e Asia lo sa bene), che una sua rivisitazione da terzo millennio. Ma forse il tentativo della nostra figlia d'arte, sicuramente aiutata dal suo cognome nel circondarsi di bravi assistenti (e non è da tutti avere Brian Molko che compone due pezzi per il tuo film, diciamolo) è più quello di dare del periodo adolescenziale una sua versione stralunata, innocente e vista dagli occhi di una bambina un po' sognatrice, che scopre troppo presto che un gatto nero è l'unico vero amico in questo mondo crudele. Anche se il film non può considerarsi riuscito nel senso classico del termine, lascia comunque un'impressione, il che è molto di più di quanto si possa dire di tanta produzione italiana. Una scena da sola vale il biglietto: Ken e Barbie che vanno fuori a cena con tanto di violenza sessuale finale sull'algida bambolina, "perchè lui fa così". Geniale.
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melvin ii
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venerdì 6 giugno 2014
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come sopravivere nonostante i genitori
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Il biglietto da pagare per “Incompresa” è :1) 4)Ridotto
“Incompresa” è un film del 2014 scritto, diretto e interpretato da Asia Argento, prodotto dalla Good Films , con:Giulia Salerno,Gabriel Garko, Charlotte Gainsbourg, Alice Pea, Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi.
Dimmi da dove vieni e ti dirò chi sei. Tale padre tale figlio. L’amore genitoriale non è automatico, spesso nei padri e madri 2.0 è totalmente assente.
Siamo egoisti e prima di mettere al mondo un figlio, sarebbe sano e opportuno che ognuno di noi si facesse un bell’esame di coscienza davanti allo specchio e magari si sottoponesse a una bella perizia psichiatrica.
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Il biglietto da pagare per “Incompresa” è :1) 4)Ridotto
“Incompresa” è un film del 2014 scritto, diretto e interpretato da Asia Argento, prodotto dalla Good Films , con:Giulia Salerno,Gabriel Garko, Charlotte Gainsbourg, Alice Pea, Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi.
Dimmi da dove vieni e ti dirò chi sei. Tale padre tale figlio. L’amore genitoriale non è automatico, spesso nei padri e madri 2.0 è totalmente assente.
Siamo egoisti e prima di mettere al mondo un figlio, sarebbe sano e opportuno che ognuno di noi si facesse un bell’esame di coscienza davanti allo specchio e magari si sottoponesse a una bella perizia psichiatrica.
I bambini chiedono protezione, amore e comprensione ai propri genitori.
L’assenza di uno o più di questi elementi incidono spesso nello sviluppo e personalità futura del bambino.
“Incompresa” è il racconto brutale, cinico e drammatico di come non dovrebbe essere cresciuta una bambina.
Lo spettatore fin dalla prima scena assiste attonito alla solitaria vita di Aria(Salerno) dolce bambina di 9 anni negli anni Ottanta, invisibile e fonte di fastidio per i due genitori anaffettivi ed egoistici e vessata dalle sorellastre Il padre(Garko) è un famoso attore, ma vanesio e ossessionato dalla scaramanzia,la madre (Gainsbourg) d’origini francese è invece una radical chic ed eccellente pianista. La coppia stremata da continui e furiosi litigi si divide, lasciando la figlia Aria tra due fuochi. Aria viene trattata dai genitori come un pacco postale spedita da un casa all’altra, a secondo dei loro umori e capricci La bambina ha come sostegno solo Angelica(Pea), compagna di scuola e amica del cuore. Sembrano inseparabili e unite dagli stessi sogni, ma anche la cara Angelica deluderà Aria che troverà conforto e compagnia in un gatto nero trovato per strada.
Aria si innamora di un suo compagno di classe, ma anche qui subirà una delusione sotto forma di un perfido scherzo organizzato dai suoi compagni di classe, a dimostrazione come la cattiveria dei bambini possa essere “ingenuamente”ancora più terribile di quella di un adulto.
Aria è sola , non sa con chi parlare e confidarsi, fuma e ha continui istinti suicidari, ma ha un talento innato per la scrittura.
Asia Argento al suo quattordicesimo film come regista dimostra talento e una capacità narrativa non comuni.
Ha mano ferma nel dirigere gli attori e fare uscire il meglio dai loro personaggi. La sceneggiatura seppure scarna e semplice è dirompente e colpisce lo spettatore. Riesce a trasmettere con forza l’atmosfera surreale della famiglia della protagonista.
Il limite del film è rappresentato da un ritmo lento e da un tono quasi monocorde. Si ha la sensazione più d’assistere a un piecè teatrale che a un film. Lo spettatore capito il messaggio dell’autore, fatica soprattutto nel secondo tempo a seguire il “festival” dell’incomunicabilità tra i personaggi.
Interessante e originale la colonna sonora, coprotagonista della storia.
Degna d’encomio l’interpretazione di Giulia Salerno, perfetta nel difficile e complesso ruolo e regala continue emozioni allo spettatore coinvolto e commosso dalle sue vicende. Si muove sulla scena come un attrice di grande esperienza.
Altrettanto brava Alice Pea, nel ruolo dell’amica del cuore. Per il cinema italiano sono due belle boccate d’ossigeno.
Convince la coppia Charlotte Gainsbourg –Gabriel Garko. Se per la prima è una conferma, è una piacevole sorpresa per il secondo. Pur interpretando due personaggi quasi macchiettistici e grotteschi, risultano credibili e riescono a dare loro spessore.
Cameo prezioso e riuscito per Gianmarco Tognazzi nel ruolo del ricco e superficiale amante della Gainsbourg.
Il finale tragico e nello stesso tempo onirico piace e convince e invita, lo spettatore mentre scorrono i titoli di coda, a rispondere alla domanda di fondo del film:”Saremo capaci d’ascoltare e di comprendere i nostri figli?”
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 7 giugno 2014
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film difficile, strano ma bello
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Se veramente, come sembra, la storia di Aria, protagonista di “Incompresa” è simile a quella vissuta dalla regista del film, Asia Argento, non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà alla regista e capire alcuni suoi atteggiamenti estrosi o particolari.
“Incompresa” è un film terribile, se visto dalla parte di una bambina bistrattata da genitori che definire tali è quasi impossibile per la freddezza con trattano la piccola.
Il film è strano così come sono strani tutti personaggi che ruotano attorno alla bravissima protagonista, Giulia Salerno, impeccabile nell’interpretare un personaggio tutt’altro che facile con due genitori artisti che pensano soprattutto a loro stessi e comunque all’alta figlia.
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Se veramente, come sembra, la storia di Aria, protagonista di “Incompresa” è simile a quella vissuta dalla regista del film, Asia Argento, non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà alla regista e capire alcuni suoi atteggiamenti estrosi o particolari.
“Incompresa” è un film terribile, se visto dalla parte di una bambina bistrattata da genitori che definire tali è quasi impossibile per la freddezza con trattano la piccola.
Il film è strano così come sono strani tutti personaggi che ruotano attorno alla bravissima protagonista, Giulia Salerno, impeccabile nell’interpretare un personaggio tutt’altro che facile con due genitori artisti che pensano soprattutto a loro stessi e comunque all’alta figlia. Aria, l’ultima è quella che nessuno vuole.
Aria è così bistrattata, presa in giro abbandonata da tutti e piena di problemi legati soprattutto alla mancanza di affetto.
Abilissima la regista nel descrivere certe situazioni e certi ambienti, gli amanti della mamma di Aria, le case e il carattere dei genitori, ma ciò che colpisce in tutto il film è l’atmosfera: sempre pesante, sempre stravagante ed estranea alla realtà.
Ottime le interpretazione dei due genitori: Gabriel Garko e Charlotte Gainsbourg decisamente credibili.
Il film, come noto è stato girato anche due giorni a Tortona lo scorso autunno: nella scena del teatro civico non si capisce molto che si tratta di Tortona, ma nella scena successiva si vede piazza Malaspina in tutto il suo splendore. Il nome di Tortona appare a caratteri cubitali sul giornale e perfettamente leggibile in due scene insieme a quello di Arena Derthona. Oltre a questo sono stati girati alcuni interni a Villa Cuniolo sul Castello.
E’ la prima che un film di così alto livello, peraltro presentato pure a Cannes viene girato a Tortona utilizzando per altro alcuni scenari che non possono essere considerati certo tra i migliori della zona, eppure Asia Argento, che a soli 33 anni è al suo terzo film da regista a cui si aggiungono oltre 40 pellicole in cui ha recitato come attrice ha apprezzato notevolmente le scenografie tortonesi che ha espressamente scelto per fare questo film.
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valentina
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martedì 22 agosto 2017
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più incompresi e meno soli
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Incompresa è un film che ha la pretesa di essere destinato inevitabilmente ad un èlite di incompresi. Insinuandosi timidamente nelle sale semivuote del 2014, l'ultimo film di Asia Argento delega alla piccola Giulia Salerno l'arduo compito di provare a riscattarsi e a far sentire quegli spettatori-vittime di un'infanzia infelice, un po' più compresi e un po' meno soli, attraverso le sue iperboliche mis-en-scène e la contraddittorietà grottesca dei suoi personaggi, parti illese dello spaccato di una famiglia spaccata. La A finale di IncompresA, preambolo al monologo finale della sfortunata bimba, strizza l'occhio ad un'autoreferenzialità che sembra quasi far prevalere l'aspetto autoelogiativo in luogo di quello palesemente autobiografico.
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Incompresa è un film che ha la pretesa di essere destinato inevitabilmente ad un èlite di incompresi. Insinuandosi timidamente nelle sale semivuote del 2014, l'ultimo film di Asia Argento delega alla piccola Giulia Salerno l'arduo compito di provare a riscattarsi e a far sentire quegli spettatori-vittime di un'infanzia infelice, un po' più compresi e un po' meno soli, attraverso le sue iperboliche mis-en-scène e la contraddittorietà grottesca dei suoi personaggi, parti illese dello spaccato di una famiglia spaccata. La A finale di IncompresA, preambolo al monologo finale della sfortunata bimba, strizza l'occhio ad un'autoreferenzialità che sembra quasi far prevalere l'aspetto autoelogiativo in luogo di quello palesemente autobiografico. Non che porre un inconfondibile accento sul proprio egocentrismo spesso dispiaccia: un regista del calibro di Gaspar Noè ne ha fatto, anzi, un suo amabile marchio di fabbrica.
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luca scialo
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martedì 16 giugno 2020
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una favola per nessuno
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Asia Argento propone una sorta di favola moderna. L'intro con tante immagini iconiche anni '80 che scorrono, lascia ben sperare. Tuttavia, la pellicola scorre in modo sempre più deludente. Con Gabriel Garko che si conferma attore di Serie B e il talento di Charlotte Gainsbourg quasi umiliato. La giovane protagonista, Giulia Salerno, se la cava, risultando perfino quasi sprecata in quel contesto. Comunque, malgrado tutto, come ogni favola riserva un finale che lascia sperare e una morale.
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flyanto
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lunedì 9 giugno 2014
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la sofferta adolescenza di asia argento
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Film in cui si racconta di una ragazzina adolescente che vive insieme ai genitori appartenenti al mondo dello spettacolo (il padre è un attore e la madre è una pianista) subendone suo malgrado i loro differenti e contrastanti umori, i loro atteggiamenti egoistici ed egocentrici, la loro separazione ed i loro continui rimproveri. Ella pertanto vive uno stato ed un'esistenza all'insegna di un disagio interiore che le fa intuire e sentire di essere differente dagli altri suoi coetanei. L'unica che sembra capirla ed accettarla è una sua compagna di classe da cui però verrà abbandonata. Pertanto la sua breve e giovane vita è in un continuo stato di infelicità alternato a momenti di effimera gioia ed azioni sconsiderate ed azzardate.
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Film in cui si racconta di una ragazzina adolescente che vive insieme ai genitori appartenenti al mondo dello spettacolo (il padre è un attore e la madre è una pianista) subendone suo malgrado i loro differenti e contrastanti umori, i loro atteggiamenti egoistici ed egocentrici, la loro separazione ed i loro continui rimproveri. Ella pertanto vive uno stato ed un'esistenza all'insegna di un disagio interiore che le fa intuire e sentire di essere differente dagli altri suoi coetanei. L'unica che sembra capirla ed accettarla è una sua compagna di classe da cui però verrà abbandonata. Pertanto la sua breve e giovane vita è in un continuo stato di infelicità alternato a momenti di effimera gioia ed azioni sconsiderate ed azzardate.
Questa pellicola costituisce l'ultima opera di Asia Argento ed in pratica è la biografia stessa della regista adolescente. Il padre regista qui però è divenuto attore mentre la madre attrice è qui diventata pianista ma i riferimenti a Dario Argento e Daria Nicolodi, i suoi reali genitori, sono fin troppo espliciti, anche esteticamente parlando. Il film termina con la scritta da parte dell'Argento che il film è stato girato al fine di far capire al pubblico la motivazione per cui lei è cresciuta e divenuta quella che e da quello che ella presenta in esso sicuramente non funge da elogio nei confronti di entrambi i propri genitori. Insomma, sebbene meno estremo del suo precedente "Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa", Asia Argento ritorna sul tema delle infanzie bruciate o negate e, comunque molto sofferte, schierandosi ovviamente dalla parte degli adolescenti che diventano in pratica le vittime in quanto strumenti e materiale da plasmare nelle mani dei propri genitori, per lo più irresponsabili e molto egocentrici. Ed anche il modo in cui racconta queste infanzie violate e sofferenti è sempre il suo proprio: e cioè molto caricato ed esasperato. Così anche 'Incompresa" risulta appunto altamente e volutamente esagerato, sotto certi aspetti persino poco realistico (probabilmente una distorsione voluta o meno dei suoi ricordi) e dunque eccessivo, quasi, comunque, a volere stupire ad ogni costo lo spettatore. Ed il risultato finale è quello di avere appunto creato un'opera ad effetto nonchè quasi di "captatio benevolentiae" nei confronti di se stessa, e pure un poco prolissa dal momento che il tema poteva essere stralciato di parecchi minuti. Altri registi prima di lei hanno affrontato le problematiche dell'infanzia sofferta, violata ed incompresa ma questi (basti pensare solo a Comencini e Francois Truffaut) sono riusciti nell'intento in una maniera molto più egregia, per non dire più toccante e sublime. Peccato, un' occasione sprecata!
Da elogiare, invece, per la sua efficace interpretazione è la piccola Giulia Salerno nella parte di Aria/Asia come pure quello della stessa Anna Lou Castoldi, figlia vera di Asia, nella parte dell'amichetta della protagonista. A questo punto, però, viene quasi spontaneo domandarsi, come la piccola Anna Lou stia vivendo la propria esistenza e soprattutto chissà se e come ne parlerà una volta cresciuta. Vedremo....
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